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1) Dizion. 5° Ed. .
OFFENSIONE.
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OFFENSIONE.
Definiz: Sost. femm. L'offendere, Offesa, riferito sia a persona sia a cosa materiale o morale; ma non è voce di uso frequente: anche figuratam.
Dal lat. offensio. ‒
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 70: Tutto siccome foste fedele e benigno e obbidiente ad alcuno buon signore.... da cui teneste tutto il poder vostro affiato, guardereste non farli offensione...; a mercè servente siate ad esso, da cui solo tenete core e corpo e podere.
Esempio: Dant. Inf. 6: La parte selvaggia Caccerà l'altra con molta offensione.
Esempio: E Dant. Inf. 21: Giù t'acquatta Dopo uno scheggio che alcun schermo t'haia. E per nulla offension che a me sia fatta, Non temer tu.
Esempio: Quist. Filos. S. 5: La gravezza dell'offensione si piglia dall'offeso e dall'offendente, secondo il grado di ciascheduno.
Esempio: Ceff. Dicer. 22: S'elli non guardassero la vostra riverenza e la franchigia della nostra terra, tostamente, con maggiore ingiuria e con più sfrenato oltraggio ch'elli non hanno ricevuto, vendicherebbero la loro offensione.
Esempio: Vill. G. 694: Guardavano la città di dì e di notte di sbanditi, e di zuffe e offensioni, e di giuoco, e d'arme; e furono chiamati Bargelli.
Esempio: Machiav. Scritt. ined. 299: Nè per questa ci occorre se non ricordarvi che abbiate cura sopra ogn'altra cosa alla defensione delle cose nostre; e quanto alla offensione de' nimici, vi andiate a partito retto e securamente, e non altrimenti.
Esempio: Bern. Orl. 49, 18: E sotto a quello un elmo tanto fino, Che non teme di brando offensïone.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Med. L. Op. 4, 212: Dal quale (del pianto) desto il core, cioè svegliato, quasi d'un dolce pensiero che prima lo teneva occupato, dalla nuova offensione delle lacrime, quasi come uno che dorma, da una nuova ed orrida voce, ec.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 141: Come fa ancora l'acqua chiara, che resiste senza offensione a i raggi de gli occhi, non gli lasciando disperdere in tutto.
Definiz: § II. Trovasi per Mezzo di offesa. ‒
Esempio: Liv. Dec. 1, 446: Poi fu la rocca assediata; e non si potea pigliare per forza; però che v'aveva poca offensione, e gente assai per difendere il luogo.
Definiz: § III. per Trasgressione alla legge morale o divina; Colpa, Peccato. ‒
Esempio: Dant. Purg. 17: Dolce mio padre, di', quale offensione Si purga qui nel giro, dove semo?
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 46: Siamo così pronti al pianto, come noi fummo a commettere la colpa, e cotale come fu la 'ntenzione lieta del peccato, così facciamo letizia della pena, e facciamo con diletto la punigione, siccome noi facemmo l'offensione.
Esempio: S. Bern. Cosc. 76: La conscienza mia merita dannazione, e la penitenza mia non basta a soddisfare: ma certa cosa è, che la misericordia tua cancella ogni offensione. Adunque, piatoso Signore, cancella la iniquità mia ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 403: Di qual offensione; cioè di qual peccato, Si purga qui ec.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 3, 23: E poi che le sue colpe fece note, D'aver fatto nel padre offensione.... Constretto fu di far promissïone D'andar pellegrinando, ec.
Definiz: § IV. Trovasi per Scandalo. ‒
Esempio: Bibb. N. 10, 168: Non diate ad alcuno niuna offensione o cagione di peccare, chè non sia vituperato il nostro servigio.