Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
DERIVARE, e DIRIVARE
Apri Voce completa

pag.251


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DERIVARE, e DIRIVARE.
Definiz: Dependere, trarre origine, procedere. Lat. dependere, derivare, originem ducere.
Esempio: M. Vill. 9. 44. E ciò non volle, perchè quasi niente derivava da' ragionamenti fatti con gli ambasciadori.
Esempio: Passav. 223. Ogni vizio, e peccato grave deriva, e nasce dalla superbia.
Esempio: E Passav. car. 224. La superbia è il peccato massimo, ec. perciocchè è il primo, e 'l principale, dal quale gli altri si derivano.
Esempio: Amet. 24. Le nostre in fonti chiare dirivate Di viva pietra, beon con sapore.
Definiz: ¶ Per isgorgare.
Esempio: Dan. Purgat. c. 33. Ma vedi Eunoè, che là deriva.
Esempio: E Dan. Parad. 4. Cotal fu l'ondeggiar del Santo rio, Ch'uscì del fonte, onde ogni ver deriva.
Esempio: E Dan. Par. can. 30. Chinandomi all'onda, Che si deriva, perchè vi s'immegli.
Esempio: Cresc. 1. 6. 2. Le piove, che vi caggiono, agevolmente se ne dirivino, e scolino fuori. [cioè si divertiscano]
Definiz: ¶ Per travalicare.
Esempio: G. Vill. 9. 179. 1. I suoi baroni erano dirivati più dinanzi alle frontiere della Scozia [cioè passati avanti per le riviere, quasi nello stesso modo, che noi diciamo SCOLLINARE, che è travalicar le colline.]