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ZANZARA, e ZENZARA
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ZANZARA, e ZENZARA.
Definiz: Animaletto noto volatile. Lat. culex. Gr. κώνωψ.
Esempio: Dant. Inf. 26. Come la mosca cede alla zanzara.
Esempio: Lab. 202. Se per forte disavventura una zenzara si fosse per la casa udita, checchè ora si fosse stata di notte, convenía, che 'l fante, o la fante, o tutta l'altra famiglia si levasse, e co' lumi in mano si metteano alla 'nchesta della malvagia, e perfida zenzara.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 25. Maravigliomi, che tu, uomo di tanta prudenzia, ti dolghi di non avere quel lume, che hanno le mosche, e le formiche, e le zenzare.
Esempio: Car. Matt. son. 3. Apposta, che sien tutti in una frotta Le zanzare, e le lucciole, e i mosconi.
Esempio: Burch. 1. 105. Ch'eran dalle zanzare stati rotti.
Esempio: E Burch. 2. 28. Cimici, e pulci con molti pidocchi Ebbi nel letto, e al viso zanzare.
Esempio: Alleg. 89. Quasi notturna, e maghera zanzara, Lo minaccia, e l'assale.
Esempio: Red. esp. nat. 89. Non solamente le mosche, ma le zanzare, i tafani, ed altri simili improntissimi insetti, che volano.
Esempio: Tass. rim. Una zenzara zufulava intorno Per quella dolce riva.
Esempio: E Tass. rim. appresso: Questa lieve zenzara Quanto ha sorte migliore Della farfalla!
Definiz: §. Mettere una zanzara nella testa, figuratam. vale Dire altrui cosa, che il tenga in confusione, o dia da pensare. Lat. scrupulum alicui iniicere.
Esempio: Lasc. Sibill. 5. 11. Tu m'hai messo una zanzara nella testa, che mi fa dubitare di quello impiccato di Fuligno.