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Dizion. 4° Ed. .
CALLO.
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CALLO.
Definiz: | Carne indurita per continuazion di fatica, o per altro accidente. Lat. callus,
callum. Gr. τύλος. |
Esempio: | Dant. Inf. 33. E avvegna che, sì come di un callo Per la freddura, ciascun
sentimento Cessato avesse del mio viso stallo. |
Esempio: | Cavalc. Frutt. ling. Per lo molto inginocchiare orando, aveva i calli alle
ginocchia, come di cammello. |
Definiz: | §. I. Far il callo, vale Incallire, Divenir calloso. Lat. callum
obducere. |
Esempio: | Fir. Luc. 5. 1. I' ho già fatto il callo al culo, come le bertucce.
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Definiz: | §. II. Per metaf. Fare il callo ad una cosa, vale Assuefarvisi, Ostinarvisi. |
Esempio: | Petr. cap. 11. Non fate contra 'l vero al cuore un callo. |
Esempio: | Cavalc. Pung. Poiché l'uomo si vede vituperato, fa callo, e fronte, e gettasi
disperatamente ad ogni male. |
Esempio: | E med. cuor. Ingannandosi per vana speranza della misericordia di Dio, e
di ritornare a penitenza a sua posta e fa callo, e dispera, e diventa ostinato. |
Esempio: | Bocc. lett. Nelle quali cose essendo indurato, e callo avendo fatto.
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