Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
CALLO.
Apri Voce completa

pag.512


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CALLO.
Definiz: Carne indurita per continuazion di fatica, o per altro accidente. Lat. callus, callum. Gr. τύλος.
Esempio: Dant. Inf. 33. E avvegna che, sì come di un callo Per la freddura, ciascun sentimento Cessato avesse del mio viso stallo.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Per lo molto inginocchiare orando, aveva i calli alle ginocchia, come di cammello.
Definiz: §. I. Far il callo, vale Incallire, Divenir calloso. Lat. callum obducere.
Esempio: Fir. Luc. 5. 1. I' ho già fatto il callo al culo, come le bertucce.
Definiz: §. II. Per metaf. Fare il callo ad una cosa, vale Assuefarvisi, Ostinarvisi.
Esempio: Petr. cap. 11. Non fate contra 'l vero al cuore un callo.
Esempio: Cavalc. Pung. Poiché l'uomo si vede vituperato, fa callo, e fronte, e gettasi disperatamente ad ogni male.
Esempio: E med. cuor. Ingannandosi per vana speranza della misericordia di Dio, e di ritornare a penitenza a sua posta e fa callo, e dispera, e diventa ostinato.
Esempio: Bocc. lett. Nelle quali cose essendo indurato, e callo avendo fatto.