Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
SACRIFICIO, e SACRIFIZIO
Apri Voce completa

pag.293


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
SACRIFICIO, e SACRIFIZIO.
Definiz: Culto, o Venerazione fatta a Dio con offerirgli per mezzo de' sacerdoti, la vittima per placarlo, o ringraziarlo, o lodarlo. Lat. sacrificium. Gr. ἱερεῖον.
Esempio: Bocc. nov. 1. 27. Niuna cosa si convien tener netta, come il santo tempio, nel quale si rende sacrificio a Dio.
Esempio: Dant. Par. 8. Perchè non pure a lei faceno onore Di sacrificj, e di votivo grido Le genti antiche.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. L'orazione è sacrificio mentale, il quale a Dio l'anima offerisce delle sue viscere.
Definiz: §. I. Per le Vittime di animali, o altre cose, che si offerivano da' Gentili, o che dagli stregoni si offeriscono a' demonj.
Esempio: Maestruzz. 2. 14. Ancora sarebbe più grave, se si facesse sacrifizio, e riverenzia al chiamato demonio.
Definiz: §. II. Per similit.
Esempio: Dant. Par. 5. Duo cose si convegnono all'essenza Di questo sacrificio (tratta del voto)