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DOGE.
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DOGE.
Definiz: Sost. masc. Titolo che aveva il Capo delle repubbliche di Venezia e di Genova; nella prima delle quali la dignità era a vita, mentre nella seconda fu cambiata di perpetua in biennale.
Dal lat. dux, probabilmente per mezzo della forma veneta dose; e doge infatti fu anche usato per Duce o Capitano supremo. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 101: Fue preso il carroccio loro (de' Milanesi) e il loro podestà, ch'era figliuolo del doge di Vinegia.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 212: Ed havvi letti che vi parrebber più belli che quello del doge di Vinegia.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 173: E' non fu dubbio il doge e il popolo di Genova essere stati in favore di Giovan Galeazzo.
Esempio: Giannott. Op. 2, 41: Ma i Tribuni, perciocchè non pacificamente amministravano la repubblica, furono cagione (l'anno della salute DCCIII, secondo la commune opinione) di fare creare i dogi, CCLXXXII anni dopo l'edificazione di Vinegia. Governavano i dogi la repubblica nel medesimo modo, che avevano osservato i tribuni,... e quella riputazione ed autorità ch'era prima divisa ne' tribuni, tutta si ridusse e congregò nel Doge; tal che l'autorità e riputazione sua divenne grandissima.
Esempio: E Giannott. Op. 2, 42: Tutti quanti i dogi innanzi a Sebastiano Ciani erano creati.... a voce di popolo molto tumultuariamente: dove, se allora il Consiglio fusse stato nel modo secondo il quale fu poi ordinato,... si sarebbe usato eleggere i dogi nel Consiglio, sì come gli altri magistrati.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 397: Rappresenta il doge la regia maestà, come quello la cui dignità è perpetua, e in somma venerazione presso a tutti gli ordini de' cittadini: però in nome di lui sono pubblicate tutte le più importanti deliberazioni, scritte e ricevute le lettere pubbliche, come di capo che tutta la repubblica rappresenti.
Esempio: Ammir. Stor. 2, 613: Simone Boccanegra doge di Genova, per i beneficj ricevuti da' Pisani, faceva ogni opera perchè i Genovesi facessero lega con esso loro contra de' Fiorentini.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 543: Ma Battista,... dichiarato doge di Genova da tutto 'l Consiglio della città, entrò nel palagio armato, e quivi fu salutato doge da tutti.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 123: Importava la constituzione (data dal Buonaparte) che un senato reggesse con potestà esecutiva la repubblica [di Genova]; presiedesselo un doge, ec.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 8: Doge, non sei che dei soggetti il primo; Tel ricordano i Dieci.
Definiz: § I. Abusivamente, o per una certa enfasi, la voce Doge si trova adoperata a designare il Gonfaloniere della repubblica Fiorentina. –
Esempio: Bus. Lett. 160: Creato Raffaello [Girolami] doge nostro, riprese ardire la parte de' Medici, e seguitò ne' suoi umori.
Esempio: Adim. Pros. sacr. 3: Poi nella quasi democratica repubblica tredici volte sederono [i Pazzi] fra gli eccelsi Signori di essa, e quattro si ornarono del sovrano grado di doge; che tal mi giova di nominare il nostro gonfaloniere, per esprimere, con voce di più magnifico suono e più conosciuta in oggi, la grandezza di tal dignità.
Definiz: § II. Doge della repubblica Fiorentina, fu detto, nei primordj del principato, il Capo del nuovo Stato, perchè quegli aveva titolo e prerogative di principe, e questo qualche forma di repubblica ristretta. –
Esempio: Nerl. Comment. 266: In luogo del Gonfaloniere di giustizia ordinarono dovere essere il duca Alessandro de' Medici, il quale vollono che per l'avvenire si dovesse chiamare il Doge della repubblica Fiorentina.
Esempio: Varch. Stor. 2, 453: Dichiararono il duca Alessandro capo e principe di tutto lo stato e governo, con titolo di doge della repubblica Fiorentina, durante la vita sua, e dopo lui i suoi ligittimi figliuoli e successori in perpetuo.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 454: Aveva dunque questo nuovo Stato [di Firenze] tre membri principali: il Doge, i Quarantotto e i Dugento; e tutti e tre questi gradi e dignità, o ufficj, o magistrati, duravano a vita.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 455: In luogo del Gonfaloniere, anzi in luogo del tutto, era il Doge, perchè senza lui, o suo luogotenente o sostituto, non si poteva non che vincere cos'alcuna, proporre partito nessuno; ed egli solo poteva proporgli tutti, e si vincevano per tre fave nere.
Definiz: § III. Stare come un doge; dicesi familiarmente, e in maniera proverbiale, per Stare, Vivere, con agiatezza, e senza cure moleste.
Definiz: § IV. Non volerne saper più del doge; si disse proverbialmente per Darsi poca briga delle cose. –
Esempio: Arrighett. N. Cical. III, 1, 120: Io non credo che quei buon'uomini all'antica, che lasciavano andare l'acqua alla china, e non ne volevano saper più del doge, pensassino a tanta sottigliezza, bastando loro solo d'empire il corpo, e di campare senza pensare a nulla insino alla morte.