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MITE.
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MITE.
Definiz: Add. Piacevole, Benigno, Soave, d'indole e di maniere; ed altresì Mansueto.
Dal lat. mitis. –
Esempio: Dant. Purg. 15: E il signor mi parea benigno e mite Risponder lei con viso temperato.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 357: Benigno e mite; cioè misericordioso e mansueto,... rispondere a lei.... con viso temperato; cioè non turbato nè mosso a furore.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 243: Questo medesimo caso fece al Papa mutar consiglio, e dove prima non aveva mai voluto ascoltare alcun oratore Fiorentino, diventò in tanto più mite, ch'egli udiva qualunque della universale pace gli ragionava.
Esempio: Cas. Pros. 3, 34: Ma lodato sia Dio, che noi parliamo d'un principe, e per natura e per instituzione tanto mite e mansueto, che non abbiamo da temere che in lui cada così strano e crudele appetito.
Esempio: Mont. Iliad. 23, 376: I miseri (i cavalli d'Achille) perduto Hanno il lor forte condottiero e mite, Che ec.
Definiz: § I. Pure per Benigno, Soave, Mansueto, Dolce, detto figuratam., di animo, natura; ed altresì, di pensieri, qualità, e simili, e poeticam. anche di atti. –
Esempio: Giust. Vers. 98: Fortificando il mite animo oppresso, Per via d'affanni ti conduci al meglio.
Esempio: Niccol. Strozz. 3, 4: Qual v'ha mite pensier, che in noi la cieca Indole affreni che ci fa crudeli?
Esempio: Manz. Poes. 827: Sì, quel sangue sovr'essi discenda; Ma sia pioggia di mite lavacro.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 310: Bella diremo l'usanza che sembra condurre a un vivere casalingo anche gli uomini più scioperati, e che rende alle miti virtù l'onore usurpato dal vizio procace e dalla forza soverchiatrice.
Definiz: § II. Pure per Mansueto, detto, più che altro poeticam., di animali. –
Esempio: Bocc. Rim. 136: Pasconsi quivi (le pecorelle) timidette e mite (per miti).
Definiz: § III. E figuratam., detto di dottrina, per Indulgente, Condiscendente. –
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 142: Una dottrina (la stoica) non punto moderata nè mite; ma, come pare a me, un poco più aspra e più dura, che la verità e la natura non patisce.
Definiz: § IV. Altresì figuratam., e poeticam., detto di luogo, per Che ha in sè, Che spira, soavità, mansuetudine, e simili. –
Esempio: Manz. Poes. 845: In che lande selvagge, oltre quai mari Di sì barbaro nome fior si coglie, Che non conosca de' tuoi miti altari Le benedette soglie?
Definiz: § V. Dicesi comunemente di clima, aria, stagione, o simili, per Temperato.
Definiz: § VI. E pur figuratam., detto di mare, vale Placido, Tranquillo. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 5, 31: Sciogli.... pur tutte le vele: Lasciamo al ciel di noi la cura piena; Egli ci faccia il mar mite o crudele.
Definiz: § VII. E detto di rimedio o medicamento, vale Che opera, produce l'effetto suo, in modo temperato e piacevole. –
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 151: Questi miti e piacevoli mercuriali con grandissima efficacia assottiglieranno e scioglieranno la viscosità della gruma del sangue.
Esempio: E Mei C. Metod. Cur. trad. 187: Una totale dieta lattea e vegetabile, oppure di carni bianche, l'aria, l'esercizio, con i miti mercuriali e dolcificanti,... sono ec.
Definiz: § VIII. Mite, di cuore, di animo, o simile, vale Che ha l'animo, il cuore, dolce, benigno. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 291: Orrendo Secol fuggimmo: infetto Di tutte colpe, il perfido Di noi, miti di cor, degno non fu.
Definiz: § IX. Mite, in forza di Avverb., vale Mitemente. –
Esempio: Mont. Poes. App. 106: Ben volentieri; dignitoso e mite Rispose il buon Francese al fier Britanno.
Definiz: § X. E in forza di Sost., Chi è mite. –
Esempio: Bibb. N. 9, 28: Beati li miti, imperocchè possederanno la terra.