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AVANZO
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AVANZO.
Definiz: Il Rimanente, che ancor diciamo il Restante. Lat. reliquum. Gr. λοιπόν.
Esempio: Bocc. nov. 80. 19. E per l'avanzo, se più presta via non troverrò, impegnerò tutte queste mie cose.
Esempio: Petr. son. 233. Che l'avanzo di me convien, che rompa.
Definiz: §. I. Per Acquisto, e Guadagno. Lat. lucrum, compendium. Gr. κέρδος.
Esempio: M. V. 9. 54. Con certo soldo limitato da potersi passar con avanzo.
Esempio: Bocc. nov. 98. 51. Quali stati, qua' meriti, quali avanzi avrebbon fatto Gisippo non curar di perdere i suoi parenti?
Esempio: Dant. Purg. 31. E quali agevolezze, o quali avanzi Nella fronte degli altri si mostrano?
Esempio: Cas. lett. Tuo padre mi ha liberato il segretariato, cioè rimborsato del costo di esso, di avanzi fatti in quella regione per mio conto.
Definiz: §. II. D'avanzo. Posto avverbialm. vale Più del giusto, Più del dovere, Di soprappiù.
Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 94. Gli sarà d'avanzo aver terminata la vita al servigio d'un tanto principe.
Esempio: Fir. Trin. 2. 6. E sarà ver d'avanzo, Voce di popol, voce del signore.
Definiz: §. III. Mettere a avanzi, termine mercatantesco, e vale Mettere a conto d'utili.
Definiz: §. IV. In maniera proverb.
Esempio: Pataff. 3. Ecco l'avanzo del grosso Cattani.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 2. 2. Io veggo ben, che tu N'ha' arrecato l'avanzo del Cibacca, che a capo d'anno avanzava i piedi Fuora del letto.
Definiz: Ed oggi in modo basso: L'avanzo del Cazzetta, che bruciava il panno di Spagna per far la cenere morbida; e si usano quando si vuole esprimere, che dove alcuno si credeva avanzare, o non ci avanza, o ci scapita.