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1) Dizion. 4° Ed. .
GRADO
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GRADO.
Definiz: Scaglione. Lat. gradus. Gr. βῆμα.
Esempio: Bocc. nov. 15. 7. Alla quale come Andreuccio fu presso, essa incontrogli da tre gradi discese.
Esempio: E Bocc. g. 6. f. 8. Come ne' teatri veggiamo dalla lor sommità i gradi infino all'infimo venire successivamente ordinati, sempre ristrignendo il cerchio loro.
Esempio: Nov. ant. 1. 7. Discese giù per le gradora, e andossi via.
Esempio: G. V. 6. 91. 2. E ciò fece maggiormente per un dispetto, e sdegno, che poco dinanzi le tre sue maggiori sirocchie ec. le aveano fatto, di farla sedere un grado più basso di loro.
Esempio: Gr. S. Gir. 1. Lo primo grado di questa iscala, cioè credenza, è che credere dobbiamo Padre, e Figliuolo, e Spirito Isanto.
Esempio: Buon. rim. 5. Ed è spesso il suo ardore Il primo grado, ond'al suo Creatore Non ben contenta quì l'anima sale.
Definiz: §. I. Per metaf. vale Spezie, Parte. Lat. gradus, species. Gr. εἶδος.
Esempio: Com. Inf. 8. Dico, che arroganzia è uno grado, o vogli spezie di superbia.
Esempio: Pass. 220. Un'altra distinzione pone santo Bernardo della superbia nel libro de' dodici gradi dell'umiltà, e dice, che dodici sono i gradi della superbia.
Definiz: §. II. Per Dignità, Stato, Posto, perchè chi è più degno, ha luogo in grado più alto. Lat. gradus, dignitas, honos, conditio. Gr. κλῆρος, τιμή.
Esempio: Amet. 72. Le poste mense nulla altro espettanti si riempierono d'uomini, e di donne, e ciascuna tenne secondo il suo grado lo scanno.
Esempio: Dant. Inf. 16. Fu di grado maggior, che tu non credi.
Esempio: Petr. cap. 8. Poichè a sì alto grado il ciel sortillo.
Esempio: Arrigh. 71. È maggior virtù tenere benignamente e' servigiali, che coloro, che egli ha di maggior grado.
Definiz: §. III. Per Dimensione astronomica, ed è una delle trecensessanta parti, in cui si divide il cerchio. Lat. gradus. Gr. μοῖρα.
Esempio: G. V. 11. 2. 2. E poi appresso all'entrante di Luglio fu congiunzione a grado di Saturno con Mars alla fine del segno della vergine.
Esempio: E G. V. num. 3. Il sole si trovò nell'opposizione del suo eclissi a gradi 19. dello scorpione.
Definiz: §. IV. Grado, presso i medici, vale Participazione di caldo, o di freddo, o d'altra qualità manifestata nel soggetto, nel quale ell'opera.
Esempio: Cr. 5. 10. 16. Il ficosecco è caldo nel principio del secondo grado, e secco nel mezzo del primo.
Definiz: §. V. Per Misura di prossimità, o lontananza di parentado. Lat. gradus. Gr. βαθμός.
Esempio: Maestruzz. 1. 75. Come si conta il grado della consanguinitade? Rispondo. Nella linea de' salenti ciascheduna persona aggiunta fa grado, onde il padre, e 'l figliuolo sono nel primo grado, il nipote nel secondo ec.
Esempio: G. V. 12. 22. 2. Si corresse, che non toccasse, se non a' suoi propinqui, infino terzo grado per diritta linea, e dove mancasse il terzo grado, toccasse al quarto.
Esempio: Arrigh. 72. Più cara ti fia ec. che il grado medesimo del parentado.
Definiz: §. VI. Per Misura di quantità, come negli strumenti detti termometri, e simili.
Definiz: §. VII. Per Volontà, Compiacenza, Piacere. Lat. voluntas. Gr. εὐδοκία.
Esempio: Dant. Par. 3. Ma poichè pur al mondo fu rivolta, Contra sua grado, e contra buon'usanza Non fu dal vel del cuor giammai disciolta.
Esempio: But. ivi: Contra suo grado, cioè contra suo piacere; Grado si dice, cioè grato, e grato significa piacere, o piacevile.
Definiz: §. VIII. Per Grazia, Pregio.
Esempio: G. V. 8. 115. 1. Mandaro cavalieri, e pedoni in servigio della Chiesa al Cardinal Pelagrù, nipote, e Legato di Papa ec. onde il detto Legato ebbe a gran grado da' Fiorentini ec.
Esempio: Dant. Par. 15. Poi seguitai lo 'mperador Currado, Ed ei mi cinse della sua milizia, Tanto per ben oprar gli venni in grado.
Esempio: Petr. canz. 49. 10. E prendi in grado i cangiati desiri (cioè sienti grati)
Esempio: Tav. Rit. E molto la venía lusingando, e mettendomela in grado.
Esempio: Alam. Colt. 3. 57. Molti ne vidi ancor, ch'ebbero in pregio La querce annosa, ed hanno avuto in grado Quel salvatico odor, che porta seco.
Definiz: §. IX. Mal grado, A mal grado, o simili; vagliono A dispetto, Contro voglia. Lat. invitè. Gr. παρὰ γνώμην, ἀκοντί.
Esempio: Amet. 101. La casa oscura, e muta, e molto trista Me ritiene, e riceve a mal mio grado.
Esempio: M. V. 11. 17. Il dì seguente passarono il fosso a mal grado della forza de' Pisani.
Esempio: Petr. son. 6. Che mal mio grado a morte mi trasporta.
Esempio: Vit. Plut. Che vogliate stare a guardarmi a mio mal grado.
Definiz: §. X. Venire in grado; vale Pervenire a fortuna migliore. Lat. meliore fortuna uti, in meliorem fortunam venire. Gr. εὐδαιμονεῖν.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 11. Se io venuto in alcun grado gli farò alcun piacere, si chiamerà, che io l'abbia benificato, non ristorato.
Definiz: §. XI. Grado, per Obbligo, o Gratitudine; onde Saper grado, Sentir grado, vagliono Restar obbligato, Aver gratitudine. Lat. gratiam habere, acceptum referre. Gr. χάριν εἰδέναι.
Esempio: Bocc. nov. 99. 12. Signori, di ciò, che iersera vi fu fatto, so io grado alla fortuna.
Esempio: E Filoc. 7. Niuna ragion vuole, che grado si senta del non ricevuto beneficio.
Esempio: Vit. Plut. Se essi non passarono Gange, non ne sapeva loro nè grado, nè grazia.
Esempio: Morg. 18. 182. Quel, che si ruba, non s'ha a saper grado.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 11. Qual s'è l'una di queste, quanto la dimostraremo essere stata più pericolosa, e spaventevole, tanto ce ne sarà saputo il grado maggiore.
Definiz: §. XII. A grado; posto avverbialm. vale, In piacere, Con soddisfazione. Lat. ad voluntatem, è sententiâ, iuxta votum.
Esempio: Bocc. nov. 16. 16. E quivi per ventura con Currado Malespina si mise per famigliare, lui assai acconciamente, e a grado servendo.
Esempio: E Bocc. nov. 19. 24. Lo incominciò a servire sì bene, e sì acconciamente, che egli gli venne oltre modo a grado.
Esempio: E Bocc. nov. 67. 5. Tanto bene, e sì a grado cominciò a servire ad Egano, che egli gli pose tanto amore ec.
Esempio: E Bocc. nov. 95. 12. E quando a grado vi sarà, liberamente vi potrete partire.
Esempio: Nov. ant. 2. 4. E lo Re rispose: non mi rispondere a grado, dimmi sicuramente la veritade (cioè: non per piacermi, nè per adularmi)
Esempio: Petr. canz. 18. 5. Per li quali io ringrazio La vita, che per altro non m'è a grado.
Esempio: E Petr. cap. 12. O felice colui, che trova il guado Di questo alpestro, e rapido torrente, Ch'ha nome vita, che a molti è sì a grado.
Definiz: §. XIII. A grado, coll'aggiunto di grande, e simili, vale lo stesso, ma contiene maggiore espressione.
Esempio: M. V. 2. 65. Fatto era quanto egli aveva comandato a grande grado, e piacere di santa Chiesa.
Definiz: §. XIV. A grado a grado, e Di grado in grado; posti avverbialm. vagliono Grado per grado, Successivamente. Lat. gradatim. Gr. βάδην, κλιμακηδόν.
Esempio: Cr. 4. 9. 4. E a grado a grado quelle (viti) che più tosto si maturano, prima riporre.
Esempio: Gal. Sist. 448. Voi, signor Salviati, mi avete di grado in grado tanto soavemente guidato, che ec.
Definiz: §. XV. Di grado, posto avverbialm. vale Spontaneamente. Lat. ultro. Gr. ἐκ προαιρέσεως.
Esempio: Sen. Pist. 95. Che difendesse la sua franchezza, e libertà, e che non si mettesse di grado in servitudine, perocchè maggior vituperio è sostenere servitudine di proprio grado, che per forza.
Definiz: §. XVI. Grado, maniera latina, per Passo. Lat. gradus. Gr. βαθμός.
Esempio: Amet. 61. Deh ferma un poco il grado a riguardare costoro.