Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
A GRADO.
Apri Voce completa

pag.53


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
A
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
A GRADO.
Definiz: Posto avverbialmen. In grado, in piacere. Latin. gratiose.
Esempio: Petr. canz. 18. 5. La vita, che per altro non m'è a grado.
Esempio: E Petr. cap. 12. C'ha nome vita, ch'a molti è sì a grado.
Esempio: Nov. Ant. 2. 4. Non mi rispondere a grado, dimmi sicuramente la veritade [cioè, ne per piacermi, ne per adularmi]
Esempio: Boc. 19. 24. Lo incominciò a servire sì bene, e sì acconciamente, che egli li venne oltre modo a grado.
Esempio: E Bocc. Introd. 11. E molto più ciò per l'altrui case faccendo, solamente che cose vi sentissero, che loro venissero a grado, o in piacere.
Definiz: §. Servire a grado vale con aggradimento del Signore.
Esempio: Boc. Nov. 67. 5. Tanto bene, e sì a grado cominciò a servire ad Egano, che egli gli pose tanto amore, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 16. 16. E quivi per ventura con Currado Malespina si mise per famigliare, lui assai acconciamente, e a grado servendo.