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1) Dizion. 5° Ed. .
CASTELLO
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CASTELLO.
Definiz: Sost. masc., che al plur. fa anche Castella, di gen. femm.; Rocca, Fortezza, Cittadella.
Dal lat. castellum. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Quale dove per guardia delle mura Più e più fossi cingon li castelli, La parte dov'ei son rende figura, Tale ec.
Esempio: E Dant. Inf. 22: Con tamburi e con cenni di castella.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 568: Cenni di castella, cioè fummi, se è di dì, o con fuochi, se è di notte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 54: Nel golfo di Laiazzo in vêr Soria Sopra una gran città si trovò sorto, E sì vicino al lito che scopria L'uno e l'altro castel che serra il porto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 22: Lo mena a tal, che non gli lascia terra, Fuor ch'un castel ch'alte pendici fanno Fortissimo.
Esempio: Varch. Stor. 1, 345: Essendosi il signor Teodoro Trivulzi, governator regio, per la medesima cagione ritirato nel castello.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 147: Ben consapevole era il Re quanto più sicuro presidio sia quel ch'hanno i prencipi ne' cuori de' sudditi, che ne' castelli delle città.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 138: L'uso di valersi ne' tempi bassi degli antichi edifizj per fortezze, è comprovato da molti documenti:.... il Mausoleo d'Adriano è castello ancora.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Tass. Dial. 2, 31: Questo nome Giuoco.... significa ancora alcune imitazioni di cose vere, le quali per lo più sono imitazioni di guerra: perciocchè giuochi sono i torneamenti e le barriere, e giuochi gli assalti de' castelli, e giuoco è quel de le canne e de' caroselli.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 260: E chi sono queste Virtudi? Ella [la Filosofia] disse: Gli cortesi costumi e li belli e piacevoli reggimenti. E ove istanno? Ed ella disse: Nel nobile castello della mente. E ov'è questo castello? Ed ella disse: Dentro laove si ricogliono i sensi e i sentimenti del corpo; e in quello luogo hanno una magione molto forte, tutta di fortissimo osso murata, ed è in tre parti divisa.
Esempio: Liv. Dec. 1, 325: Riguardate, dicea egli agli uomini, il seggio che fu castello e fortezza di tutti i misfatti e di tutta niquitade.
Definiz: § III. E pure figuratam., detto della Guarnigione d'un castello. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 228: Sciarra... era, col favore del castello, entrato con gente nella terra.
Esempio: Giambull. P. F. Appar. 6: Con tanta artiglieria le fece reverenzia il castello.
Definiz: § IV. Per Edifizio vasto e ordinariamente munito a modo di castello, ad uso d'abitazione di gran signori, per lo più in contado: e dicesi per similit. di Qualunque grandioso edifizio che serva d'abitazione. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Venimmo al piè d'un nobile castello.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 130: Descrive lo castello nel quale finge che fossono li virtuosi esercitati nelli esercizj mentali.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 129: Madama Beritola con Currado e colla sua donna sopra il lor legno montò,.... e con buon vento tosto infino nella foce della Magra n'andarono, dove smontati, alle lor castella ne salirono.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 203: Per che da quegli del castello di messer Guiglielmo Guardastagno, e da quegli ancora del castello della donna, con grandissimo dolore e pianto furono i due corpi ricolti, e nella chiesa del castello medesimo della donna in una medesima sepoltura fur posti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 63: E che 'l Soldano v'abita [in Cairo] un castello, Mirabil di grandezza, e ricco e bello.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 119: Presso alla porta ove Grifon venia, Siede a sinistra un splendido castello, Che, più che forte e ch'a guerra atto sia, Di ricche stanze è accomodato e bello.
Definiz: § V. Quantità di case circondate da mura, Piccola terra difesa da mura. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 15: Per la quale cosa cominciarono gli uomini a edificarvi delle case e abitarvi, e in poco tempo si fece un castello buono e grande.
Esempio: Comp. Din. Cron. 10: I Fiorentini si tennono le castella aveano prese, cioè Castiglione, Laterina, Civitella, Rondine, e più altre castella, e alcuno se ne disfece.
Esempio: Dant. Inf. 15: E quale i Padovan lungo la Brenta, Per difender lor ville e lor castelli ec.
Esempio: Vill. G. 2, 309: Fece rubellare incontro a' Sanesi uno forte castello del contado di Siena, che si chiamava Poggio Santa Cicilia.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 28: E per avventura vide una casa sopra le mura del castello, sportata alquanto in fuori, sotto il quale sporto diliberò d'andarsi a stare infino al giorno.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 111: Santa Fiore, castello di cento case.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 60: Di trarlo seco e di mostrarlo stima Per ville, per cittadi e per castella.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 63: Seimila Elvezj, audace e fera plebe, Dagli alpini castelli avea raccolto.
Definiz: § VI. E Termine militare. Macchina simile ad una grossa torre di legname, la quale accostata alle mura nemiche, serviva specialmente a cacciarne i difensori e ad entrare, calando da quella un ponte, nella fortezza. –
Esempio: Stor. Pistol. 159: Le castella loro non poteano conducere alle mura per combattere.
Esempio: E Stor. Pistol. appr.: Quelli dentro ordinarono d'ardere le castella di legname del campo de' Pisani.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 241: Di molta legna facea mestiere, sì a più castella che di fare si apprestavano, e sì ancora per coprir le barche delle navi.
Esempio: E Bemb. Stor. appr.: In quel mezzo, mentre alla Cefalonia i legnami si tagliano e le castella e altre cose, delle quali molte avea mestiere a quella impresa, per li fabbri si facevano,.... diliberarono d'assalir la terra.
Definiz: § VII. E Term. di marina, significa Ciascuno di quei mezzi ponti più elevati, che sono nelle navi, l'uno da poppa e l'altro da prua; onde diconsi Castello di poppa o Cassero, e Castello di prua. –
Esempio: Frescobald. Viagg. 14: Perchè la cocca non era ancor compiuta la coverta nè i castelli, vi vennero su molti maestri.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 16: Non giova calar vele, e l'arbor sopra Corsìa legar, nè ruinar castella.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 19, 44: Castello e ballador spezza e fracassa L'onda nimica e 'l vento ognor più fiero.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 61: Il castello di proda, lungo palmi 21 ed alto palmi 6.
Esempio: E Cresc. B. Naut. Medit. appr.: Il castello di poppa, lungo palmi 25, alto 5.
Esempio: Giulianell. Nav. turr. 147: Fino nel presente linguaggio di mare s'è perpetuato il nome di castello di prora, di poppa nelle nostre navi.... E quel che è più, una elevazione egli è questo castello sulla coperta d'un vascello o sul tavolato superiore, come appunto ec.
Definiz: § VIII. E Term. idraulico. Recipiente, Serbatoio, spesso elevato dal suolo, che si fa negli acquedotti, a fine di purgare o conservare le acque. –
Esempio: Giamb. Vegez. 156: Molte volte sono luoghi più secchi;.... ne' quali luoghi si debbono fare fuori delle mura castelli, i quali raccolgano le vene dell'acqua.
Esempio: Soder. Agric. 103: Ancora fia bene murarvi quanti più bottini o castelli potrassi all'intorno [della cisterna] col medesimo ordine della conserva.
Esempio: E Soder. Agric. 106: Se a sorte i doccioni o condotti o bottini o castelli da rattenere, prima che cali l'acqua della cisterna, si riturassero per causa di fango o altra materia, mettavisi dentro ec.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 437: Non vi è apparenza, che sopra di questi muraglioni fosse alzato uno stanzone, che servisse di castello o purgatoio dell'acquidotto.
Definiz: § IX. Castello è anche nome di Quella macchina di legname, che per mezzo della berta, ad essa raccomandata, serve a ficcare pali in terra. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 30, 2: Castello. Strumento di legno, che serve a ficcare i pali, detti palefitte, per saldezza de' fondamenti degli edifizj, e per riparo de' fiumi. È composto di alcune travette ritte, ed altre spianate in fondo, ed incrocicchiate fra di loro. Ha una ruota pure di legno, coll'aiuto della quale si tira in alto un maglio, che è un grosso tronco di figura tonda, armato di ferro in più luoghi, e particularmente nella parte più bassa; il quale poi cadendo precipitosamente a piombo sopra il capo del palo, sì lo percuote, che in non molti colpi lo ficca nel terreno.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 87, 2: È un arnese [il maglio] appartenente alla macchina detta castello, col quale si danno colpi per ficcare i pali nel fare le palafitte.
Esempio: Soder. Agric. 146: Siano battuti [i pali] con colpi piuttosto spessi che gravi, o col mazzo del castello, o a mano con otto o dieci manichi guidati da altrettanti uomini tutti d'accordo, o col tetto nel mezzo del castello, acciocchè il renone vi venga meglio a consolidarsi ed a fermarsi.
Definiz: § X. Quindi A castello vale Per mezzo del castello; e aggiunto a Palo a castello, dicesi per Palo fitto con tal macchina. –
Esempio: Vill. M. 5, 188: Vennono [le acque] insin presso alle mura sopra la Porta alla giustizia, e quelle tosto arebbono con la porta e colla torre del canto gittate in terra, se non fosse stato il presto argomento di buoni maestri, i quali con pali a castello e con altri ripari sollecitamente e di dì e di notte puosono riparo.
Esempio: Vinc. Nat. Pes. Acq. 2, 40: Le chiuse de' fiumi di non troppo larghezza si facciano in questo modo: in ogni tre braccia sia fitto un palo a castello, grosso quanto puoi ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 113: Questi [legni] metteva egli [Cesare] nel fiume con certi instrumenti, ficcandoli a castello, non diritti a piombo a guisa di pertiche, ma a pendìo, ritirandoli alquanto di sopra che pendessino secondo il corso del fiume.
Definiz: § XI. Castello è altresì una Macchina o Edifizio di legnami congegnati insieme, per poter giungere, in certi lavori, a una data altezza, ovvero per sostenere o per trasportare con maggior facilità e sicurezza cose pesanti, come statue, colonne e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 186: Tutta quest'opera aveva messa sopra un castel di legname alto quattro braccia, con un ordine di ruote sotto, le quali mosse da uomini dentro, erano fatte camminare.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 12, 173: Giuliano da Sangallo ed Antonio suo fratello fecero un castello di legname fortissimo, e quella figura con i canapi sospeso a quello,.... e con le travi per terra piane con argani la tirarono e la missero in opera.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 406: Finalmente fu dallo stesso Volterrano inventato e stabilito il pensiero della seguente bellissima macchina, da loro nominata castello: la quale con occupare per altezza tutto lo spazio delle ventisette braccia soprannotate, per lunghezza venti, per larghezza dalla parte del centro quattro, e dodici di verso la circonferenza della cupola, venisse ad esser composta d'una immensa quantità di legname.
Esempio: Bottar. Dial. 116: Avendo costruito con immensa spesa un fortissimo castello di legname tutto collegato e fasciato di spranghe di ferro, quale ci voleva a sostenere quello smisurato peso;.... quando gli argani cominciarono a lavorare, e la colonna a non riposarsi più totalmente in terra, principiando ad aggravarsi anche sul castello, questo cominciò malamente a stridere, come se si fosse voluto allora allora schiantare.
Definiz: § XII. È anche una Macchina da tirar su pesi. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 30, 2: Castello. Macchina da tirar su pesi.
Definiz: § XIII. E per Sorta di macchina della quale si servono gli argentieri per tirare lastre metalliche: onde Argento a castello, vale Argento tirato o lavorato con tal macchina. –
Esempio: Casalb. Mel. Ricord. 20: Giovanni setaiolo.... mi de' dare.... l. 7, s. 11. One (ne ho) per segnio una cintula d'ariento a castello.
Definiz: § XIV. Castello dicesi pure Quell'arnese di legni congegnati insieme, nel quale si distendono a più ordini le stoie pe' bachi da seta.
Definiz: § XV. Castello trovasi per similit. a significare Una determinata quantità di cose piccole, della medesima specie e da poterle facilmente tener raccolte e ammucchiate in una particolar forma. –
Esempio: Lanc. Riform. volg. F. 20: Neuna persona possa o le sia licito in alcune nozze o convito, avere o ricevere fibbiette o fanfaluche, se non due castelli di fibbiette o fanfaluche, sotto pena ec.
Definiz: § XVI. Castel de' burattini o da burattini, dicesi Quella piccola baracca a foggia di palco scenico, dove il burattinaio fa lavorare i burattini. –
Esempio: Bellin. Bucch. 147: De' giuochi tutti sonvi i materiali,.... Ed infino il castel de' burattini.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 476: Burattini, figurine fatte di cencio, da maneggiarsi in palco o in piazza nel castello che si dice da burattini.
Esempio: Fag. Rim. 2, 263: Ma quel che valse più d'ogni piacere.... Fu quello del castel de' burattini. Oh che diletto mai, che cosa bella, Di vedere armeggiar quei figurini!
Definiz: § XVII. E Castello da burattini dicesi per similit. e familiarm. di Edifizio meschino, e più particolarmente di Casa alta e troppo stretta.
Definiz: § XVIII. Castello dell'oriuolo, dicesi Il complesso delle ruote e degli altri ordigni ond'è formato il meccanismo di esso.
Definiz: § XIX. Castello della stufa, dicesi La parte superiore della stufa da stillare. –
Esempio: Red. Esp. nat. 27: Ho fatto stillare la vitriuola.... nel castello della stufa, con orinali e di vetro e di terra invetriata.
Esempio: E Red. Esp. nat. 29: L'acque poi che si stillano nel castello della stufa,.... quasi tutte generalmente sogliono intorbidare.
Definiz: § XX. Castello in aria, vale figuratam. Disegno fantastico, Imaginazione vana di cose impossibili o difficili a riuscire. –
Esempio: Bellinc. Rim. 16: Certi savj.... Giudican como il cieco di colori, A dir facciam così, così si vuole; Castelli in aria, e pur disegnon fole.
Esempio: Deput. Decam. 24: Confuterebbono i sofistichi argumenti, e, come li soglion chiamar i nostri, castelli in aria di questi biasimatori.
Esempio: Salv. Granch. 2, 5: Conosci tu ora, Fortunio, ove volevan riuscire Gli andirivieni, le 'nvolture, e i tanti castelli in aria?
Esempio: Not. Malm. 2, 745: Castelli in aria, pensieri senza fondamento, ed assegnamenti di cose vane e che non possono riuscire.
Esempio: Magal. Lett. At. 414: Tutta la fabbrica di questo propriamente castello in aria, non ha appresso di me altro fondamento ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 387: Castelli in aria: fabbriche di cervello senza fondamento, chimere, immaginazioni.
Esempio: Fag. Comm. 6, 115: Finalmente questo mio castello in aria è in un tratto svanito.
Esempio: Targ. Disam. 61: Vi sarà senza dubbio, chi dirà che poco è costato a me questo castello in aria, ma costerebbe moltissimo al pubblico, il ridurlo in pratica.
Definiz: § XXI. Onde Fare castelli in aria o Fabbricare castelli in aria, vale Fantasticare vanamente, Perdersi in pensieri senza costrutto. –
Esempio: Gell. Capr. Bott. 7: Come può ben conoscere in sè ciascuno, quando standosi talvolta in ozio, pensa e discorre seco stesso, facendo mille ghiribizzi e mille castelli in aria.
Esempio: Cecch. Donz. 4, 3: Gli è 'l proprio Dell'uomo non quietar nel grado suo: Anch'io talora fo castelli in aria.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 3: Direi..... Ch'è bella cosa, ove nessun contraria, Starsi nel letto e far castelli in aria.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 1: Non m'abbia Per goffo o mal creato, S'io 'l lascio in asso del ragionamento, E divertisco in far castelli in aria, E parlo meco stesso, or piano, or forte.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 7: Così la strega in cella solitaria Attende a far mille castelli in aria.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 409: Far castelli in aria, immaginarsi cose, col pensiero, non sussistenti e senza alcun fondamento.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 391: Cade il vase, si spezza, e versa il latte. Castelli in aria. È la fortuna chiusa Da nera nube.
Definiz: § XXII. Far castelli sopra checchessia, vale Farci sopra giudizj, congetture, più o meno probabili. –
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 3, 5: Chi dice che sia stata bizzarria,.... Chi dice amor, chi dice gelosia; E si fan sopra lei [Filli] mille castelli.
Definiz: § XXIII. Non esserci da mettere in castello, propriam. vale Non essere in una terra assediata più viveri; e in ischerzo, Non esserci da mangiare. –
Esempio: Lipp. Malm. 9, 1: Non ch'altro s'e' comincia quel bordello Di quell'artiglierie che son malsane, E ch'e' non v'è da mettere in castello, E stenti poi per altro com'un cane, Senz'un quattrino e pien di vitupero, Ditelo voi se questo [la guerra] è un bel mestiero.
Esempio: Not. Malm. 2, 683: Non v'è da mettere in castello,.... è frase militare, preso qui castello per fortezza, la quale nella strettezza degli assedj è quella parte della città dove si riduce il fiore della soldatesca, e le robe di maggior valore, ma in modo particolare i viveri. Ora quando la città penuria di vettovaglia, allora si dice Non v'è da mettere in castello; significandosi così, che il fatto va male, e che il caso è come disperato.
Definiz: § XXIV. Tre fratelli, tre castelli. –
V. Fratello.