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FEMMINA, e FEMÍNA
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FEMMINA, e FEMÍNA.
Definiz: Quell'animale, che concorre alla generazione col maschio; e più spezialmente si usa per Donna. Lat. femina, mulier. Gr. θήλεια.
Esempio: Cron. Vell. Il detto Mico ebbe un figliuolo maschio, e tre femine.
Esempio: Bocc. nov. 19. 9. E tu medesimo di', che la moglie tua è femmina.
Esempio: Tes. Br. 1. 13. Iddio fece Adam, ma la femmina fu fatta della costa dell'uomo.
Esempio: Petr. son. 150. Femmina è cosa mobil per natura.
Esempio: Amm. ant. 35. 1. 4. Che altro è femmina, se non nimichevole amistà, non fuggevole pena, necessario male, naturale tentazione, domestico pericolo, dilettevole dannaggio, natura di male dipinta per color di bene?
Esempio: E Amm. ant. 35. 1. 9. Alla femmina diede natura animo a male inchinevole, e a nuocere ammaestrò il suo petto, ma negolle la forza.
Esempio: G. V. 12. 51. 2. E più baroni, e altri fece mettere in prigione, e due femmine, la maestressa della Reina, e dama Ciancia Campana.
Esempio: Albert. 23. Con lagrime mette guato quando la femmina piagne.
Esempio: Dant. Inf. 4. Le turbe, ch'eran molte, e grandi D'infanti, e di femmine, e di viri.
Esempio: But. Alcuna volta è la femmina sì adornata, ch'ella s'avvisa più per gli ornamenti, che per la bellezza della persona.
Esempio: Tass. Ger. 19. 84. Femmina è cosa garrula, e fallace, Vuole, e disvuole, è folle uom, che sen' fida.
Definiz: §. I. Talora in signific. di Moglie; siccome uomo si dice per marito. Lat. uxor, coniux. Gr. γυνή.
Esempio: Nov. ant. 65. 4. E quelli, che aveva avuto 'l pane, dove non era la moneta, disse colla femmina sua.
Esempio: Tav. Dic. Tre cose cacciano l'uomo fuor di casa, la casa mal coperta, il fummo, e la ria femmina.
Definiz: §. II. Talora si disse Femmina di mondo, o mondana, o comune, per Meretrice. Lat. meretrix. Gr. ἑταίρα.
Esempio: Bocc. nov. 72. 10. Credete voi fare a me, come voi faceste alla Biliuzza? ec. ch'ella n'è divenuta femmina di mondo.
Esempio: Declam. Quintil. P. Un povero giovane amava una femmina comune.
Esempio: G. V. 12. 8. 8. Fece fare il luogo comune delle femmine mondane.
Esempio: M. V. 6. 56. Nel quale si trovarono 2500. barbute bene montate, e bene in arme ec. e femmine di mondo, e bordaglia da carogna più di 6000.
Esempio: Pass. 76. Al tempo di Valentiniano Imperadore fu in Grecia una femmina di mondo, la quale dalla sua fanciullezza, per colpa della disonesta madre, spuose il corpo suo a peccato.
Definiz: §. III. E talora si trova Femmina senz'altro aggiunto per Femmina comune, o di mondo, ec.
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 2. 6. Io non vo' fare la mia donna femmina, e me becco.
Esempio: Lasc. Sibill. 1. 1. Potrebbe anche sviarsi dietro alle femmine.
Definiz: §. IV. Talora per similit. in alcuni arnesi si chiama Femmina Quello, che ne riceve un altro in se, come nello strumento della vite la parte vota, detta Chiocciola, che riceve la vite, si chiama Femmina.
Definiz: §. V. E Chiave femmina, si dice Quella, che riceve in se l'ago della toppa, e del serrame.
Definiz: §. VI. Femmina, parimente fra le bandelle si dice Quella, che vota riceve l'ago della compagna, o dell'arpione; e così di molti altri arnesi, e strumenti.
Definiz: §. VII. Talora pur per similit. si distinguono l'erbe, e le piante in femmina, e maschio.
Esempio: Cr. 4. 4. 6. Ed è un'altra maniera (d'uva) che garganega è detta ec. la femmina è molto fruttifera, e la masculina niente vale.
Definiz: §. VIII. In proverb. indicante il ritroso, e difficile naturale delle femmine.
Esempio: Bocc. nov. 89. 5. Buon cavallo, e mal cavallo vuole sprone, buona femmina, e mala femmina vuol bastone.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 86. Comechè uno proverbio dica: buona femmina, e mala femmina vuol bastone.