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DORARE.
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DORARE.
Definiz: Att. Coprire d'oro, Mettere a oro; che si fa in varj modi dichiarati ai lor luoghi. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 6, 52: Patti dorare popolini d'ariento, che allora si spendevano ec.
Esempio: Biring. Pirotecn. 74: Altrimenti non si potrebbe [il rame] condur sottile nè dorare a fuoco.
Esempio: Cellin. Pros. 146: Rasciutta che la fu, demmo ordine a dorare quelle parte che volevamo che fussino dorate.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 172: Dorasi ancora in un'altra maniera, che si chiama a mordente; il che si adopera ad ogni sorte di cose, pietre, legni, tele, metalli d'ogni spezie, drappi e corami ec.
Esempio: Stat. Art. Por S. Mar. 2, 47: Non possino i detti orefici ancora per dorare o rischiarare, o per qual si voglia altro effetto, adoperare oro, o ariento, che non sarà della lega predetta ec.
Esempio: Borgh. R. Rip. 177: Chi volesse poi metter d'oro a bolo, gli fa luogo primieramente sopra il legno che vuol dorare, dar tre mane di gesso volterrano.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 53, 2: Dorare a bolo, mettere a oro, adoperando per attaccarlo il bolo.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 55, 1: Stata essa palla ridotta a ben essere, a Martino fu dato l'ordine di dorarla.
Esempio: Maff. Anfit. 272: Questa è la circonferenza interiore del teatro, cui fece dorar tutta Nerone ec.
Definiz: § I. Figuratam. ‒
Esempio: Petr. Rim. 1, 192: Nè mortal vista mai luce divina Vinse; come la mia quel raggio altero Del bel, dolce, soave, bianco e nero, In che i suoi strali Amor dora ed affina.
Definiz: § II. Pur figuratam., per Fare, Rendere, del color dell'oro. ‒
Esempio: Dant. Rim. 145: Ne' biondi capegli, Ch'Amor per consumarmi increspa e dora, Metterei mano e sazieremi allora.
Definiz: § III. E detto poeticam. del sole, per Illuminare, Investire della sua luce. ‒
Esempio: Pindem. Poes. 390: O il vivifico sol dorasse il cielo, O notte insignoritasi dell'etra, Stendesse il fosco stelleggiato velo.
Definiz: § IV. Altresì figuratam., per Vestire di belle, ma ingannevoli apparenze. ‒
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 200: Elli [il prologo] non vole esser dorato di lusinghe, nè di motti coverti, sì che non paia cosa pensata maliziosamente, ec.
Definiz: § V. Dorare, usasi per Inzuppare in uova sbattute le vivande che si vogliono friggere.
Definiz: § VI. Dorar la pillola. ‒
V. Pillola.