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Dizion. 5° Ed. .
MACCO
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MACCO. Definiz: | Sost. masc. Vivanda grossa di fave sgusciate, cotte nell'acqua, ammaccate e ridotte in pasta. – | Esempio: | Senec. Pist.: Un poco di farinata, o di macco, e dell'acqua da bere. |
Esempio: | Buonarr. Tanc. 4, 1: I' ho versato la farina e 'l grano, Pe' pellicini m'è rimasto 'l sacco. Sol m'è restato qui 'l tegame in mano, E dato ho per la via la volta al macco. |
Esempio: | Bart. D. Ital. 3, 37: Il suo vitto poi, per le terre e villaggi, era sempre il medesimo, cioè non mai altro che pane e acqua; e quanto al pane, dove si poteva dir pane, il migliore era di panico: altrove macco e castagnacci: e per carestia che trovò per su l'alpi, panicci di crusca, e sì duri, che i cani penerebbono a roderli. |
Esempio: | Nom. Catorc. Angh. 2, 31: E più tosto che quello, io volentieri Mangerei macco ed un popon da ceste. | Esempio: | Mont. Poes. 2, 368: Viziar coll'unto il macco anche i villani. |
Definiz: | § I. E figuratam. – | Esempio: | Pulc. L. Morg. 3, 42: E da' pur broda e macco all'uom ch'è grosso. |
Esempio: | E Pulc. L. Son. 89: Al tuo goffo ghiotton darò del macco, Che più dell'o di Giotto mi par tondo. | Esempio: | Cecch. Ass. 3, 5: Orsù, io sono contento; perchè la ragion vuole che a l'uom grosso gli si dia del macco. | Esempio: | Salv. Granch. 2, 4: Agli uomini grossi Bisogna dar del macco a iosa. |
Definiz: | § II. E pur figuratam., per Strage di persone, Uccisione grande, Macello. – |
Esempio: | Stor. Nerbon. volg. M. 105 t.: Vedendo questo Guiscardo che l'Amiraglio facia tanto macco de' cristiani, disse: Costui farebbe pericolare questo campo. |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 27, 92: E benchè i Saracin fugghino all'erta, Un macco ne facea da Filistei; E quante volte calava Frusberta, Non ne faceva cader men che sei. | Esempio: | E Pulc. L. Morg. 27, 182: L'Arcaliffa ribaldo di Baldacco Uccise Ulivier nostro a tradimento, E prima fe' della tua gente un macco, Tanto che molto ci dette spavento. |
Definiz: | § III. Vale altresì Abbondanza, Copia grande, di checchessia, oggi più comunemente Macca. – | Esempio: | Franc. Son. 6: Credo sarà gran macco di sonetti. | Esempio: | Not. Malm. 1, 116: Dice il Vocabolista Bolognese, che Macco vuol dire Abbondanza che induce disprezzo; e così è vero nel parlar nostro, che si dice Smaccare, per intendere Vituperare o Screditare. |
Definiz: | § IV. Quindi A macco, posto avverbialm., vale In grande copia o abbondanza, A macca. – | Esempio: | Cas. Rim. burl. 3: Chi non ha 'n capo del cervello a macco, Vadi a sentir lodar le pere cotte. | Esempio: | Car. Mattacc. 230: Credea che la treggea fosse civaia, Però ne dava a macco a' paperelli. | Esempio: | E Car. Lett. fam. 2, 68: De' melloni ci dà speranza che n'aremo a macco. | Esempio: | Nom. Catorc. Angh. 1, 20: Ben si calcoli il conto, sicchè a macco Da pappar siaci, e n'avanzi alcun sacco. | Esempio: | E Nom. Catorc. Angh. 10, 55: E colla man che le gramigne svelse, Questo Golia son d'affrontare arditi; Vadan pur là, ne leveranno a macco; Solo a me duol ch'avrò compagno stracco. |
Definiz: | § V. E per A ufo, Senza spendere. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 30, 8: Ma non però ch'Orlando a piedi vada, Che di vetture vuol vivere a macco, E quante ne trovò, tante ne mise In uso, poi che i lor patroni uccise. |
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