Lessicografia della Crusca in rete

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CINTO.
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CINTO.
Definiz: Partic. pass. di Cingere.
Definiz: § I. E in forma d'Add. per Circondato, detto di luogo. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 46: Trasse ove invitollo al rezzo estivo, Cinto di verdi seggi, un fonte vivo.
Esempio: E Tass. Gerus. 1, 75: Non è gente pagana insieme accolta, Non muro cinto di profonda fossa.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 33: Accursio stimò che col nome di vivaio s'intendesse un luogo di poco spazio, diverso dalle selve cinte di muro.
Definiz: § II. E figuratam., per Avviluppato, Ingombrato, Avvolto. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Ed io, ch'avea d'error la testa cinta, Dissi ec.
Definiz: § III. Detto di persona, vale Circondato a' fianchi da qualche cosa che avvinca e leghi. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Bellincion Berti vid'io andar cinto Di cuoio e d'osso.
Definiz: § IV. Riferito ad arme che si porti appesa alla cintura, vale Armato di essa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 75: Nè si lascian la spada, onde eran cinti.
Definiz: § V. Ben cinto, pur detto di persona, vale Che ha le vesti affibbiate e composte, ed è il contrario di Discinto. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 9: Un altro poeta dirà, che elle [le Grazie] sono molto ben cinte.
Definiz: § VI. Detto di cosa che avvinghi o che circondi, come catena, corda, veste e simili, vale Posto, Avvolto, intorno ai fianchi o alla persona. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Io aveva una corda intorno cinta.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 323: Vide uno bellissimo scheggiale d'oro cinto a Pallante.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 89: Portava cinta a' fianchi ignudi una grossa catena di ferro.
Definiz: § VII. E assolutam. detto di veste, vale Stretto, Affibbiato ai fianchi. –
Esempio: Bocc. Amet. 17 t.: Considera la coperta parte in piccioli rilievi sospesi sopra la cinta veste.
Definiz: § VIII. E in forza di Sost. trovasi per Colui che è cinto di corda, cintura e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Nè sommo uficio, nè ordini sacri Guardò in sè, nè in me quel capestro Che solea far gli suoi cinti più macri.