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PAROLA
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PAROLA.
Definiz: Voce articolata, significativa de' concetti dell'huomo. Lat. verbum.
Esempio: Albert. cap. 29. Parole di mele, spesse volte son piene di fiele.
Esempio: Bocc. Introd. n. 45. Perchè, senza più parole, Pampinea levatasi in piè.
Esempio: E Bocc. nov. 4. 9. D'una parola in altra procedendo, ad aprirle il suo disiderio pervenne.
Esempio: Dan. Purg. c. 1. E con parole, e con mani, e con cenni.
Esempio: E Dan. Purg. cant. 5. Quivi perdei la vista, e la parola.
Esempio: Petr. Son. 138. Ond'io non potei mai formar parola.
Esempio: Amm. ant. Essendo tu fedele interpretatore, non ti curare di sponere parola per parola.
Definiz: ¶ Diciamo Chieder la parola, domandar licenzia. Lat. veniam petere, petere facultatem.
Esempio: Passav. 94. Chiese la parola allo Scolaio di poterne ragionar con l'Abate suo.
Definiz: Dar parola, acconsentíre, e promettere. Lat. assentiri, promittere.
Esempio: G. V. 5. 31. 2. Mai non vollono dar parola alla detta vendita.
Definiz: Dar la parola, obbligarsi a parola.
Esempio: Bocc. nov. 23. 22. Infino ad ora ti do la parola, che tu ne facci quello, che l'animo ti giudica, che sia ben fatto.
Definiz: Romper le parole in bocca: interrompere il parlare.
Esempio: Bocc. nov. 79. 28. Il medico, rompendogli le parole in bocca, verso Brun disse.
Definiz: Venire a parole: venire a rissa, e contesa di parole.
Esempio: G. V. 6. 2. 2. Vennono insieme a villane parole, e di parole vennono a' fatti.
Definiz: Pigliare in parole: attaccarsi a una parola del parlar d'uno, stravolgendo il senso di sua intenzione. Lat. capere in sermone, dice la scrittura.
Esempio: Bocca. nov. 3. 4. S'avvisò troppo bene, che 'l Saladino guardava di pigliarlo nelle parole.
Definiz: Huomo di sua parola, cioè che mantiene quel ch'e' promette.
Definiz: Pigliar parola, è farsi dar la parola di quel che si debba fare.
Definiz: Andar sopra la parola. Assicurarsi sotto altrui fede.
Definiz: ¶ E dar parole: intertenere non venire a' fatti.
Definiz: ¶ In proverbio. Le parole disoneste corrompono i buon costumi. Gr. φθείρουσιν ἤθη χρησθ' ὁμιλίαι κακαί. L. corrumpunt bonos mores colloquia mala.
Definiz: Le buone parole acconciano i ma' fatti. Lat. responsio mollis frangit iram.
Definiz: Le parole non s'infilzano: col quale s'avvertisce a non si fidar di parola, ma assicurarsi con iscrittura, o con pruove.
Definiz: Le parole non empiono il corpo: a chi, in cambio di fatti, da parole.
Definiz: Ogni parola non vuol risposta: cioè non bisogna tener conto, e levarsi in collora d'ogni minima cosa, che ti sia detta.
Definiz: ¶ E pesar le parole: parlar con gran cautela.
Definiz: Parole da vegghia: chiacchiere, cose di niun momento, perchè, comunalmente, nelle vegghie si dicono delle favole. Lat. anicularum deliramenta.
Definiz: Le parole son femmine, e i fatti maschi: che è lo stesso, dove bisognano i fatti le parole non bastano. Lat. facere virorum est, loqui mulierum. Flos 123.
Definiz: Parola di Re. cioè, da osservarsi, senza alcuna eccezione, e che, come disse. Ar. Fur. non ne manchi pure un iota.
Esempio: Ar. Fur. Sta Rinaldo ostinato, che non vuole, Che manchi un iota delle sue parole.
Definiz: Non ne far parola. Acconsentire.
Definiz: Masticar le parole. Pensarla ben prima ch'e' si parli.
Definiz: Mangiarsi le parole. Non esprimerle bene.
Definiz: ¶ Ingoiarsele ingoiarsi le parole, di chi l'esprime peggio.
Definiz: ¶ E biasciarle biasciare le parole de' vecchi, e sdentati, che tentennano a profferirle.