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1) Dizion. 5° Ed. .
INGORDO.
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INGORDO.
Definiz: Add. Avido in estremo grado di cibo o di bevanda che si appetisca, ed altresì Che non se ne sazia mai; detto tanto di persona quanto di animale, e usato così assolutam., come col compimento espresso.
Dal lat. barbaro ingordus, che trovasi detto di misura di vino, per Eccedente il giusto, Più grande del giusto, e che potrebbe derivare da gurdus, Pingue, e figuratam. Balordo, premessavi la particella intensiva in: la qual voce gurdus è, secondo i Latini stessi, di origine spagnuola; e in fatti gordo, in quella lingua, vale anche oggi Grasso, Corpulento, Grosso, e figuratam. Ottuso. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 111: Hai famiglia, hai forestieri; e fra questi sono de' temperati e degl'ingordi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 14: Ferraù..., de l'acqua ingordo e frettoloso, L'elmo nel fiume si lasciò cadere.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 33, 121: Astolfo, come l'ira lo sospinge, Contra gli ingordi augelli il ferro stringe.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 522: Non solamente (l'animale detto marmotta) mangia de' frutti, ma eziandio del pane, de la carne, de' pesci, de la broda e minestra: è ingordo di latte, di butiro e di cacio.
Esempio: E Flor. Agric. Met. volg. 534: La vipera non pure è ingorda del latte, come l'altre serpi, ma del vino ancora.
Esempio: Tass. Amint. 4, 1: Lanciai un dardo, e 'nvano; Chè.... In vece sua (di un lupo) colsi una pianta: allora Più ingordo incontro ei mi venia; ed io, ec.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 2, 265: Ingordo. Avidus. Questo principalmente si dice de' gran mangiatori.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 98: Dopo alquanti dì Messer Orso sentì Certo disgusto al miel non pria provato, A tal che quando al pasto si ponea, Non più ingordo, affamato, Ma nuovo all'erbe un agnellin parea.
Esempio: E Fiacch. Fav. 2, 111: Questo tenero parto, or or rapito Di lupa ingorda alla materna cura, ec.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Capor. Rim. 319: Corre la turba ingorda alla pagnotta.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 191: Fino a quando queste ingorde arpie..., Si pasceranno di soverchierie?
Esempio: Capp. Econ. 413: Più si va in alto in quella scala delle ricchezze, che noi da principio abbiam figurata, e più le spese private si allargano fuori dello stretto necessario; il capriccio delle voluttà diventa più estesamente malefico, la voragine del lusso più ingorda consumatrice.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 11: Sì morte è presta e 'ngorda, Che quel ch'è stato, non par fusse mai.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 306: Siccome l'incurabil cancro ingordo Serpendo rode un corpo, e sempre acquista, ec.
Esempio: Car. Eneid. 3, 676: Nel destro lato è Scilla: nel sinistro È l'ingorda Cariddi.
Definiz: § III. Pur figuratam. e poeticam., detto così di gola, come di ventre. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 108: Col grifo e con l'ugna predatrice Spargeano (le Arpie) i vasi, e rapian le vivande; E quel che non capia lor ventre ingordo, Vi rimanea contaminato e lordo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 46: E perchè del tornar la via sia tronca A quelle bestie (alle Arpie) ch'han sì ingorde l'epe, Raguna sassi, e molti arbori tronca.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 2: Sebben del gran ventre omai ripiene Ha (il lupo cacciato da un ovile) l'ingorde voragini profonde, Avido pur di sangue anco fuor tiene La lingua, e 'l sugge dalle labbra immonde.
Esempio: Mont. Iliad. 13, 133: Come timide cerve che vaganti Per la foresta, e imbelli e senza core, Son di linci, di lupi e leopardi L'ingorde canne a satollar serbate.
Definiz: § IV. Altresì figuratam., dicesi di quei rami delle piante fruttifere, i quali si nutriscono dell'umore di esse senza dar frutto. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 183: Bisogna anche distinguere i rami di buono e di falso legno, quegli da frutto, gl'ingordi o succhioni, e gli sparsi inutilmente per la pianta.
Esempio: E Lastr. Agric. 1, 184: Non si debbon neppure risparmiare i rami ingordi, purchè non convenga servirsene a rilevarli per meglio provveder la pianta.
Definiz: § V. E dicesi anche di certi strumenti, quando sono acconciati, o adoperati, in modo, da logorare, consumare, tritare, prendere, e simili, grandemente e prestamente, o in copia, la materia sulla quale agiscono. –
Esempio: Not. Malm. 1, 348: Aguzzare la macine del mulino vuol dire Metterla in taglio in maniera, che si renda più ingorda.
Definiz: § VI. Pure figuratam. e poeticam., detto di fuoco che distrugga, divori, con gran violenza. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 95: E mostrando le fiamme ingorde e preste Che fa nel mondo il destruttor del gielo, Disse: Arderà, se da noi gli è permesso, La terra, il cielo, ec.
Definiz: § VII. Riferiscesi, pur figuratam., e più che altro poeticam., a certi bisogni fisici, a certi affetti, e simili, e vale Che agogna checchessia, Avido di conseguirlo, di ottenerlo, Insaziabile, Sfrenato: anche in locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 176: Incauto,... Corro sempre al mio male; e so ben quanto N'ho sofferto e n'aspetto; ma l'ingordo Voler, ch'è cieco e sordo, Sì mi trasporta, che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 4: E chiaman lupi di più ingorde brame Da boschi oltramontani a divorarne.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 17: Però che 'l cuor, le cuoce e le manuca L'ingorda voglia e il desiderio ardente Di riveder Ruggier.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 43, 1: O esecrabile avarizia, o ingorda Fame d'avere, io non mi maraviglio Ch'ad alma vile.... Sì facilmente dar possi di piglio.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 15: O umana speranza ingorda e frale! Quant'è verace il precetto divino, Che non si debba amar cosa mortale!
Esempio: Alam. Op. tosc. 1, 245: Cieco sperar, che dalla Libra al Tauro Quello ingordo desir che l'alma rode Nodrito hai sempre con tue dolci frode, ec.
Esempio: Bandell. Novell. 2, 18: Tanto da l'ingordo appetito trasportar si lasciò, che tutto il suo amore pose in costei.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 425: L'innamorato giovane, che mira Che 'l pesce con ingorde ed empie voglie A quello sventurato scoglio aspira, Per tòrre a lui la convenuta moglie, Gli vola incontra, ec.
Esempio: Varch. Boez. 40: Se bene i prieghi vostri..... tutti adempia largamente Dio, Dando a questi oro, a quei porpore ed ostri, Nulla non scema, anzi cresce 'l disio, Perchè l'ingorda voglia, Divorando l'avuto, Apre più bocche e maggior canne mostra.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 62: Ti diè [natura] l'ire ancor veloci e pronte Non perchè l'usi ne' civili assalti, Nè perchè sian di desiderj ingordi Elle ministre.
Esempio: Salvin. Georg. 3, 196: Abita negli stagni, e sulle ripe Soggiornando, sciaurato, il nero gozzo E l'ingorda sua fame empie di pesce E di rane loquaci anco satollala.
Esempio: Fag. Comm. 3, 286: Povera giustizia, quando doveresti a chi ti chiede esser con sollecita amorevolezza esibita, sei per ingorda fame dell'oro, o crudelmente occultata o sordidamente venduta!
Definiz: § VIII. Ingordo, vale anche semplicemente Molto cupido o bramoso, Avidamente desideroso, costruito con un compimento retto dalla particella Di. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Quei mi sgridò: Perchè se' tu sì ingordo Di riguardar più me, che gli altri brutti?
Esempio: Colonn. Guid. N. 380: Acciocchè alcuno non pensi ch'io sia molto ingordo e desideroso della Signoria, assai m'è grazioso che un altro ne sia eletto.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 482: Elli (Mida), come avaro, ed ingordo dell'oro, dimandò che ciò che elli toccasse diventasse oro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 51: Quella ch'a piè rimase, dispettosa, E di vendetta ingorda e sitibonda, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 30, 26: Il popol di veder la pugna ingordo, S'affretta a gara d'occupar la stanza.
Esempio: Varch. Boez. 66: Ingordo d'udire, e pieno di stupore, stava con gli orecchi tesi ed a bocca aperta per ascoltarla.
Esempio: Car. Eneid. 8, 404: Ingorde (le genti) Di veder gli occhi biechi, il volto atroce, L'ispido petto e l'ammorzato foco.
Esempio: Tass. Lett. 2, 76: Se questo dunque solo chiedo, o signori Napolitani, più tosto come troppo largo e trascurato donator del mio, che come ingordo de l'altrui avere, dovrei essere biasimato.
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 75: Sapea quanto Balisarda ingordo Il taglio avea di fare all'arme oltraggio.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 247: Scocca l'arco; ci sta fermo per vedere Volar la freccia di ferire ingorda.
Definiz: § X. E nel medesimo senso trovasi poeticam. costruito con la particella A. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 113: Marfisa.... Dicea: Signori, udite il mio consiglio: Differire ogni lite è buon ricordo Fin ch'Agramante sia fuor di periglio. S'ognun vuole al suo fatto esser ingordo, Anch'io con Mandricardo mi ripiglio.
Definiz: § XI. E usato assolutam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 291: Devete dir pietosa e senza sdegno: Che può questi altro? Il mio volto 'l consuma, Ei perchè ingordo, ed io perchè sì bella.
Definiz: § XII. Pure assolutam., e in senso speciale, usasi per Molto avido, Cupido, Smodatamente bramoso, di lucri, di roba, di averi, di ricchezze. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 57: E di questi cotali fu questo Popolo d'Ancona, uomo piacevole e ingordo, che, avendosi recato nella mente d'acquistare una roba da qualche signore,... giammai non restava che veniva a effetto del suo proponimento.
Esempio: Varch. Stor. 3, 264: Mentre pendeva la lite dell'eredità, ne nacque un'altra, nella quale si mostrò il Papa nè meno ingordo nè meno ingiusto.
Esempio: Car. Eneid. 1, 5: A mano, a mano Fei pingui e colti i campi, e pieni i voti D'ogni ingordo colono.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 17: Non è meglio che godano gli autori, Che quegl'ingordi degli stampatori?
Definiz: § XIII. E figuratam., detto di atti, per Che muove da cupidigia, o Che dimostra cupidigia, di averi, ricchezze, lucri, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Noi ripetiam Pigmalïone allotta,... E la miseria dell'avaro Mida, Che seguì alla sua dimanda ingorda.
Definiz: § XIV. Ingordo, dicesi figuratam. di misure e di pesi, e vale Che per fine disonesto è più grande o grosso, o più grave, di quello che dovrebbe essere, Che eccede il giusto; anche in locuz. figur. –
Esempio: Burch. Son. 2, 49: E temo che la mia non s'accapricci, Vedendo le misure tanto ingorde.
Esempio: Legg. Band. C. 9, 119: Occorre tutto il giorno che.... nascono liti, perchè il comperatore (dei vini) gli manda a levare con barili o fiaschi ingordi, ed il venditore non vuole caricare.
Esempio: E Legg. Band. C. appr.: E quando al venditore paressi che i barili o fiaschi fussino ingordi, sia lecito al venditore dare il vino a peso.
Definiz: § XV. Altresì per Che eccede d'assai il giusto o il convenevole, Molto maggiore del giusto o del conveniente, Eccessivo, dicesi, pure figuratam., di prezzo, spesa, gravezza, guadagno, e simili. –
Esempio: Real. Franc. 13: Furono d'accordo di domandar soldo ingordo a quel Duca.
Esempio: Vill. G. 782: E nota, lettore, se messer Mastino seppe fare savia e alta vendetta della guerra e ingiuria ricevuta da' Fiorentini per lo suo tenere di Lucca, vendendo loro per ingordo pregio sì fatta medesima azione di Lucca assediata, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 285: E appresso disse, che già per pregio ingordo non lascerebbe, strignendolo il bisogno.
Esempio: Tor. Miser. 272: Noi veggiamo li uomini del mondo, per potere tenere ad agio il loro corpo, disporsi a ogni pericolo e asprezza, per potere fare un poco d'ingordo guadagno di loro mercatanzia.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 365: Ma a noi non pare licito star qua alle nostre spese: chè non sarebbe iusto nè onesto, e massime a' pericoli e disagj abbiamo portati, oltre alle spese ingorde c'è convenuto fare per la carestia de' paesi.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 421: E nel campo chiedranno soldo ingordo, Per non aver con Irlacone accordo.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 349: Le mercatanzie e robe, che vengono di necessità a consumarsi ne' paesi nostri, non accade alleggerirle di gabelle, perchè, avendoci a venire di necessità, ci verranno ancora che la gabella sia ingorda.
Esempio: Varch. Stor. 1, 254: Del quale errore si diede la colpa.... all'avarizia di messer Marco Perusco tesoriere del fisco.... che chiedeva troppo ingorda somma di danari.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 319: E con ingordo interesse provide duecentomila ducati.
Esempio: Sassett. Lett. 110: Molte volte questo procede.... dal volere fuggire l'ingorda gabella di Venezia.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 213: Parimente, se lasciando io di comprare un palazzo, parendomi il prezzo ingordo, e comprandolo poi un altro, quivi.... trovasse un tesoro, ec.
Esempio: Dav. Oraz. 484: Ecco le spese ingorde, che furon passate sì subito.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 52: Si gravavano sì fattamente d'ingorde gabelle le robe,... che venne, come suole, ad originarsi un contrabbando frequentissimo in ogni cosa.
Definiz: § XVI. Trovasi detto di pena, per Soverchiamente grave, Troppo rigoroso. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 6: Si meravigliava de l'ingorda pena imposta al giovine, e de la lunga prigionia del vecchio.
Definiz: § XVII. Ingordo, in forza di Sost., vale Chi è ingordo; detto anche figuratam. di cosa. –
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 626: Quante truova Picciole barbe in lei,... co 'l ferro ardito Le taglie e spenga; perchè queste ingorde, Furando il cibo alle profonde e vere, Le fan perire al fin.
Definiz: § XVIII. In forza di Avverb. Ingordamente, Avidamente. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 126: Del sesso io voglio farti per tua doglia, Che tanto ingordo quel diletto agogna, Acciò che quando n'averai più voglia, T'impedisca il baston della vergogna.
Definiz: § XIX. All'ingorda, posto avverbialm., vale In modo ingordo o proprio di persona ingorda, Ingordamente, anche figuratam.; ma è maniera non comune. –
Esempio: Fag. Rim. 4, 223: Si messero a giocar, non all'ingorda Per rovinarsi, come spesso avviene, Ma ec.