Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
COGNATO.
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COGNATO.
Definiz: Sost. masc. Nome denotante la parentela che nasce, per causa del matrimonio, fra ciascuno dei coniugi e i fratelli e le sorelle dell'altro; ma si estende altresì ai mariti di esse sorelle, respettivamente a quello dei coniugi al quale son cognate. Fratello della nostra moglie, Marito di una nostra sorella, o di una sorella della nostra moglie: e respettivamente alla moglie stessa, Fratello nostro, Marito di una sua o di una nostra sorella. Usato però al plur. comprende così i cognati come le cognate.
Dal basso lat. cognatus, e questo dall'Add. dell'aurea latinità cognatus, Consanguineo. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Al tornar della mente che si chiuse Dinanzi alla pietà de' duo cognati,... Nuovi tormenti e nuovi tormentati Mi veggio intorno ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 89: E possessioni e case ci ha date, e dà continuamente al mio marito e tuo cognato.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 280: Avete voi udito come il buon vostro cognato tratta la sirocchia vostra?
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 167: Dice che stando un dì soli in una camera, sicuramente come cognati, e leggendo,... Paolo acceso d'amore baciò Francesca ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 14: E come fosse suo cognato vero, D'accarezzar non cessa il cavaliero.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 275: Come sa che 'l cognato è già in Atene, Di Progne la bellissima sirocchia Con ricco abito e vago a lui ne viene.
Esempio: Cellin. Vit. 181: Comparse il mio cognato, marito della detta mia sorella.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 69: Ed incontro correndo al suo cognato, Ecco Florian, dicea [Doralice], risuscitato.
Esempio: Not. Malm. 1, 212: Cognato. I Latini per cognazione intendevano ogni sorta di parentela; ma noi per cognato intendiamo un fratello di nostra moglie, o un marito d'una sorella di nostra moglie, o un marito di nostra sorella: e nello stesso modo respettivamente il fratello del marito si dice cognato, come s'intende nel presente luogo.
Esempio: Crudel. Rim. 64: Misera giovinetta! Sempre a temer costretta, Che 'l valente cognato Non l'abbandoni ingrato.
Definiz: § E per Qualunque parente dal lato di femmina; ed è propriamente termine de' legisti, che l'adoperano al plur., contrapponendolo per lo più ad Agnati. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 11, 2, 26: Hanno creduto che gli statuti e le altre leggi particolari, che sono quasi comuni in tutte le città e luoghi d'Italia, sopra l'esclusione delle donne in concorso de' maschi, o degli agnati in concorso de' cognati, siano esorbitanti,... e per conseguenza che vadano intese strettamente e con qualche rigore.
Esempio: EDe Luc. Dott. volg. 11, 2, 27: Gli antichi romani.... portavano di mantenere le robbe nelle fameglie, e per conseguenza di avere per estranee le figlie, le madri, le sorelle, ed altre femine, ed anche i maschi attinenti per canto loro, che diciamo cognati.