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Dizion. 3° Ed. .
RAMO.
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RAMO.
Definiz: | Parte dell'albero, che deriva dal pedale, e si dilata, a guisa di braccio, sul quale nascon le foglie, e i fiori,
e si producono i frutti. Lat. ramus. |
Esempio: | Boc. Nov. 60. 9. Il quale era più vago di stare in cucina, che sopra i verdi rami
l'usignuolo. |
Esempio: | Petr. Son. 218. Come già fece allor che i primi rami Verdeggiar, ec.
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Esempio: | Dan. Par. 26. E come fronda In ramo, che sen va, e l'altra viene. |
Definiz: | §. E nel numero del più Rami, e Ramora. |
Esempio: | Dan. Purg. 32. S'innovò la pianta, Che prima avea le ramora sì sole. |
Esempio: | Vit. S. Gio. Bat. E avevavi un'albuscello dall'un lato, che avea le ramora basse
basse, e le foglie spesse. |
Esempio: | Pallad. Lo ramo lieto verde, e sterile nello mezzo dell'ulivo si dee tagliare, sì
come nimico di tutto l'albero. |
Esempio: | Tac. Dav. Ann. 2. 230. Dietro sale una selva con alte ramora. |
Esempio: | Sag. Nat. Esp. 66. Scelgasi un cannel di cristallo, sì che torni co' suoi duoi
rami, ec. |
Esempio: | Red. Esp. Nat. 108. Se le corna non cadessero ogni anno a' cervi, sarebbe
impossibile, che elle potessero crescer di rami. |
Esempio: | E Red. Esp. Nat. appresso. Il numero de i rami, e palchi
delle corna, varia, secondo l'età. |
Esempio: | E Red. Esp. Nat. 109. In Toscana, per lo più i cervi vecchi,
sogliono avere sei, o otto rami per corno. |
Definiz: | §. Per quei Rivi, o fiumi minori, che si staccano da' maggiori, uscendo fuor del lor letto, e spandendosi a guisa
di rami d'albero. Lat. cornua. |
Esempio: | G. V. 11. 139. 2. Passarono due rami del fiume, e del Serchio; il terzo ramo era
sì ingrossato, per acqua ritenuta, che, ec. |
Esempio: | Tesoret. Brunet. Così serva suo filo, ed è chiamato Nilo, D'un suo ramo si dice,
Ch'è chiamato Calice. |
Definiz: | §. Per Ischiatta. Lat. soboles. |
Esempio: | Filoc. 1. 2. Ancora un picciol ramo della ingrata progenie era. |
Esempio: | Dan. Purg. 7. Rade volte risurge per li rami L'umana probitade [cioè per li
discendenti] |
Definiz: | §. Avere, ec. un ramo di pazzo, o di pazzia: dicesi del Mostrare, senza esser pazzo, in qualche
sua azione poco senno. |
Esempio: | Capr. Bott. Sappi Giusto, che ogni huomo n'ha un ramo, ma ecci questa differenza
da' savj a' matti, che i savj lo portan coperto, e i pazzi in mano, di sorte, ch'e' lo vede ognuno.
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Esempio: | §. Sag. Nat. Esp. 128. Ramo dell'oro, vien
nominato il diamante di quel divino Filosofo. |
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