Lessicografia della Crusca in rete

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DISCOLORARE.
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DISCOLORARE.
Definiz: Att. Togliere o Scemare il colore, e più specialmente quello del volto; Fare impallidire: ma è voce di uso più che altro poetico, dicendosi comunemente Scolorare. ‒
Esempio: Petr. Rim. 1, 56: Ma voi, che mai pietà non discolora,... Mi vedete straziare a mille morti.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 26: Discolorato hai, Morte, il più bel volto, Che mai si vide.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 54: Quella ora Che spiegando pel mondo oscuro velo, Tutte le belle cose discolora.
Esempio: Mart. V. Rim. 11: E lieto onora Lei che sì dolce m'arde e discolora.
Esempio: Tass. Rim. 1, 37: Quel vago pallor che discolora Le rose e i gigli del fiorito viso.
Definiz: § I. E figuratam. ‒
Esempio: Dant. Purg. 11: La vostra nominanza è color d'erba, Che viene e va; e quei la discolora, Per cui ell'esce della terra acerba.
Definiz: § II. Pur figuratam., per Toglier forza o importanza, Attenuare grandemente, Menomare, e simili. ‒
Esempio: S. Bern. Cosc. 67: Io ho seminate le discordie fra gli amici, e confermati gli discordanti nella divisione. Io ho discolorate colle bugie le opinioni che altri aveano delle buone persone.
Definiz: § III. Neutr. pass. discolorarsi Perdere il colore, Impallidire ‒
Esempio: Petr. Rim. 2, 34: Amor m'assale, ond'io mi discoloro.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 6: Coppia amorosa, ond'io mi discoloro, A voi non vide per Saturno e Giove.
Esempio: E Alam. L. Op. tosc. 1, 57: Io per altro desir mi discoloro.
Esempio: Tass. Rim. 2, 182: E l'acque, e i rami, E tutto ciò che spira e che verdeggia, Solo per lei si discolora e piagne.