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1) Dizion. 5° Ed. .
DISVOLERE.
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DISVOLERE.
Definiz: Att. Non volere più, Non volere altrimenti; riferito a cosa voluta, desiderata, approvata, e simili, antecedentemente. Più comunemente usasi in contrapposizione di Volere.
Ant. franc. desvoloir. ‒
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 168: L'ufficio di questa virtù è volere e disvolere una medesima cosa, ma ch'ella sia onesta.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 46: Volere e disvolere una cosa con altrui, è ferma amistade.
Esempio: Dant. Inf. 2: E quale è quei che disvuol ciò che volle.
Esempio: Magal. Donn. immag. 242: Tutto ciò, che più anelante ei volle, Se divenne comun, tosto il disvolle.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 109: Incerta di quello che disvolesse o volesse.
Definiz: § I. Anche assolutam. ‒
Esempio: Vill. G. 816: Dimandato che cosa era parte, cavallerescamente in brieve rispuose: volere e disvolere per oltraggi e grazie ricevute.
Esempio: Poliz. Rim. C. 156: E mille volte il dì [la donna] vuole e disvuole.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 189: Lubrica ed inconstante, Fermar non sai [Fortuna] le piante; Tant'è 'l voler e 'l disvoler tuo breve.
Esempio: Varch. Boez. 154: In tutti coloro, ne' quali è la ragione, ne' medesimi è ancora la libertà del volere e del disvolere.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 84: Femmina è cosa garrula e fallace; Vuole e disvuole; è folle uom che sen fida.
Esempio: Alf. Trag. 3, 151: Assai, mel credi, Nel tuo volere e disvoler si affida Or l'accorto Timofane.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 473: Così tra il volere e il disvolere, non riusciva a nulla.
Definiz: § II. E figuratam., detto dell'anima o di alcuna sua facoltà; anche in modo assoluto. ‒
Esempio: Rim. Ant. F. Miglior. Fir. 2, 155: Lo cor ciò ch'ha voluto non disvole.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 10: La fantasia de' bruti a un tratto senza atti reflessi le riconosce, e con furia lo vuole o disvuole.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 6: Non è libera la volontà cui stringe il bisogno; vuole ella insieme, e disvuole; onde ad ogni tratto si muta.
Esempio: Magal. Lett. At. 440: Qual più atroce tortura di quella di una volontà forzata a volere e a disvolere, e così l'uno che l'altro, siccome perversamente, così inutilmente?
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 1, 119: Si muta l'anima, che or vuole, or disvuole.
Definiz: § III. In forza di Sost., per Divieto, Ripulsa e simili. ‒
Esempio: Bemb. Lett. 4, 200: Ogni vostra diliberazione, ogni vostro volere, ogni disvolere, a me fia sempre dolce, sempre caro.
Esempio: E Bemb. Asol. 74 t.: Alcuni dalle amorose fiamme più riscaldati ogni disvolere levando de' loro amori, niuna cosa si niegano giamai, ma quello che vuole l'uno vuole l'altro.