Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
NATTA
Apri Voce completa

pag.321


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» NATTA
Dizion. 5 ° Ed.
NATTA.
Definiz: Giarda. Lat. illusio, ludus. Gr. ἐμπαιγμός.
Esempio: Varch. Ercol. 84. Quando si mostra di voler dare qualche cosa a qualcuno, e fargli qualche rilevato benefizio, e poi non se gli fa, si dice avergli fatta la cilecca, la quale si chiama ancora natta, o talvolta vescica, o giarda.
Esempio: Nov. ant. g. 2. 13. Della qual lettera subito avemmo risposta, e tale, che noi diliberammo in tutto fargli la natta a compimento.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 79. Che nessuno, Guarda, non ne facesse truffa, o natta.
Esempio: Lor. Med. canz. 68. 11. Non far mai volentier natte, Lascia farle a certe matte.
Definiz: §. I. Far la natta a' vermini, in proverb. si dice di Quelli, che sono abbruciati per via di giustizia, perchè non possono esser pasto de' vermini.
Esempio: Lasc. Sibill. 1. 3. E voi farete la natta a i vermini.
Esempio: Salv. Granch. 3. 13. L'un fece la natta A' vemini, e l'altro fece gheppio Sopra tre legni.
Definiz: §. II. Natta, è anche un Malore, che viene altrui in bocca, ed impedisce il masticare.
Esempio: Pataff. 3. Egli ha più d'una natta.
Esempio: Cant. Carn. 85. Abbiam certe medicine, Lime, e ingegni da curare Natte, nei, scrofe, e gavine.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 1. Annunziate lor cancheri, Predite lor gavoccioli, Gavine, e in gola noccioli, Natte, e perpetue fenici.