Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INCAPPARE.
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INCAPPARE.
Definiz: Neutr. Cadere, d'improvviso e inopinatamente, in cosa che acchiappi, impedisca, offenda, o comecchessia noccia; e propriamente in insidia, agguato, e simili: così nel senso proprio come nel figurato.
Probabilmente dal lat. capere, premessa la particella in, quasi per Impigliarsi in checchessia. Secondo altri da cappa, quasi Impigliare il piede nella cappa, Inciampare nella cappa. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 160: Io n'aveva mille altre (vie alla vendetta), e mille lacciuoli.... t'aveva tesi intorno a' piedi, nè guari di tempo era ad andare, che di necessità.... ti conveniva in uno incappare: nè potevi incappare in alcuno che in maggior pena e vergogna, che questa non ti fia, caduta non fossi.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 78: Ma pur se da questo è scampato, forse ne gli aguati de' ladroni è incappato.
Esempio: Bern. Orl. 19, 3: Orlando, ch'è incappato in questo laccio (d'amore), Pur conoscea che non faceva bene: E di sè si vergogna e si riprende.
Esempio: Dav. Tac. 2, 260: Son poche compagnie, e contemplano stupidi questo nuovo cielo, fattici dagl'iddii quasi incappar nella ragna.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 9, 77: Ma forse incapperà nella sua ragna, E farà come i piffer di montagna.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 23, 4: Parlo di quei che incappan nella rete Di prender moglie, e si fanno legare.
Esempio: Martin. T. V. 10, 97: Incappino nella tua mano tutti i tuoi nemici: incappino nella tua destra tutti color che ti odiano.
Esempio: Giobert. Primat. 469: Questa è l'unica via per cui gli odierni Alemanni possono spegnarsi dai lacci del panteismo, in cui gli avi loro, per averla trascurata, incapparono.
Definiz: § I. E detto di animali. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 183: Massime quand'ell'è (la rete) provata e forte, E serra bene i pesci che v'incappano!
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 96: Chi non istupisce al pasto del ragnatelo che non conosce se non le mosche, ma mosche che incappino nella sua rete?
Definiz: § II. E per Cadere, Incorrere, più o meno imprudentemente, in qualsiasi male, pericolo, condizione spiacevole o gravosa, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 163: In mare gittarono un paliscalmo, e sopra quello.... si gittarono i padroni; a' quali appresso or l'uno or l'altro di quanti uomini erano nella nave.... tutti si gittarono, e credendosi la morte fuggire, in quella incapparono.
Esempio: E Bocc. Filoc. 622: Gl'infiniti pericoli, ne' quali i pellegrinanti possono incappare, tutti per lo petto loro si rivolgevano, con paura non forse in alcuno incappasse il lor figliuolo.
Esempio: Machiav. Comm. 269: Io sono stato per incappare in uno male da farsi beffe di me.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 250: S'io non mi ci abbattevo, oh poverina! V. Vedetelo, il venir col mio sgraziato Mi ci facea incappar.
Esempio: Fag. Comm. 3, 355: Or che io sono in piena libertà, ed ho il modo di soddisfare al mio genio, pensa s'io voglio incappar nel secondo (marito), il quale anche è di aspetto più spiacevole e di età più avanzata di quello (cioè del primo).
Definiz: § III. Pure per Cadere, Incorrere; con relazione a difetto, vizio, atto o costume biasimevole, e simili. –
Esempio: Mars. Lett. 27: Ma non prendo tante scuse, quante voi, del non scrivere spesso; perchè la carità dimette ogni misfatto, anzichè ne sia richiesta: e così mi fido che fate verso me voi, che spesso incappo in questo e negli altri difetti.
Esempio: Borgh. V. Disc. scriv. 6: Tu dirai che questo sia uno insolubile, poichè ho preso assunto di biasimare chi biasima, non si potendo far questo senza incappar nel difetto che si riprende.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 475: Vanità per gli scrittori facile ad incapparci: potendo riuscire facilissimamente nelle narrative lo stiracchiare e l'amminicolare i fatti.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 395: A costoro che fanno i saputi, diceva Luciano..., facciamo scuola in pubblico.... Imperciocchè in questa maniera svergognati divengon migliori, e dal più incappare in quello, in che già incapparono, se ne guardano.
Definiz: § IV. E in costrutto con la prep. A, per Trascorrere a far checchessia, Venirci fatto checchessia, contro il nostro dovere o proposito, inconsideratamente, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 310: La quale il giudice menata con grandissima festa a casa sua, e fatte le nozze belle e magnifiche, pur per la prima notte incappò una volta per consumare il matrimonio a toccarla, e di poco fallò che ec.
Esempio: Red. Ditir. 4: Del sì divino Moscadelletto Di Montalcino Talor per scherzo Ne cheggio un nappo, Ma non incappo A berne il terzo.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 11: Come si sta per casa? M. Oh bene, bene; La non può ir mai meglio. (I' non c'incappo A dir mal de' padroni).
Definiz: § V. Per Incontrarsi inopinatamente, Abbattersi, in alcuna persona; e propriamente tale, la cui presenza riesca dannosa, pericolosa, molesta, spiacevole: Intoppare. –
Esempio: Lipp. Malm. 9, 47: Giunta a palazzo Bertinella intanto In Amostante e in Celidora incappa: E vuol che (gli odj omai posti da canto) Stien seco; ma ciascun ricusa e scappa.
Esempio: Not. Malm. 718: Incappa. S'imbatte, Riscontra.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Ma, toppe, eccoti il diavolo incappare Mi fa in quell'altro diavol per l'appunto, E non c'è modo di sgattaiolare.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 41: A chi gli à dato nòce (l'ingrato); Poco servendo rimprovera assai: Soverchio à guaj chi sè di tal confida; E saggio chi v'incappa, se si parte.
Definiz: § VII. E Incappare dinanzi ad uno, o Incappare ad uno, trovasi per Farglisi dinanzi o incontro a caso, per ventura, per disgrazia, e simili. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 35: E una lancia ad un pagano arrappa, Che il cor con essa passar gli volea (Orlando a Marsilio); Ma intanto un altro dinanzi gl'incappa, Sicchè la lancia nel petto giugnea ec.
Definiz: § VIII. E per Urtare, Cozzare, Incontrarsi, in checchessia, con recare, o riceverne, danno. –
Esempio: Pallad. Agric. 142: E quando adviene che s'incappi nella vite con ferro, e faccialesi male, se la calteritura è sopra a terra, o in terra, impiastrala con sterco di pecora, o di capra, con terra mischiata, e fasciale la fedita e la via dintorno (il lat.: cum vitis bidente laeditur aut ferro).
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 479: Chi cava la fossa vi cadrà entro, e chi pone la pietra incapperà in essa (il lat.: offendet in eo).
Definiz: § IX. Si usò assolutam., per Dare de' piedi in checchessia, Inciampare, Incespicare. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. M.: Essendo giunto innanzi alla chiesa di santo Pietro, lo cavallo incappò e cadde in terra.
Esempio: Fior. Virt. 154: Seneca dice: chi troppo corre, ispesso incappa.
Definiz: § X. Att. Urtare contro checchessia, detto anche di cosa: ma non è d'uso comune. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 31: Chi accompagna la pentola col paiuolo, quando s'incapperanno romperassi la pentola.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 469: Chi frettoloso è, incappa i piedi (il lat.: pedibus offendit).
Definiz: § XI. Trovasi per Chiappare, Acchiappare. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 64: Io con la rete uccello e con la trappola, Per non marcir nell'ozio, e tendo insidie Alla mal nata volpe, e spesso incappola.
Definiz: § XII. Neutr. pass. incapparsi Incontrarsi in una cosa con violenza e in modo da offendere o danneggiare; Urtare, Cozzare: ma non è di uso comune. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 66: Noia mi fa (parla del servire a tavola) chi tene Sì mal accorta, tagliando, manera, Ch'al mondar d'una pera Passa da terza infin ora di nona; Ed ancora chi non à Di sua man guardia, e tagliando s'incappa.
Esempio: Libr. Eccl. 80: Chi trassina pietre trafeleràvi dentro; e chi spezza legne, incapperassi con esse (il lat.: vulnerabitur ab eis).
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 50: Ritrovar poche tempre e pochi ferri Può la tagliente spada ove s'incappi, Ma targhe, altre di cuoio, altre di cerri, ec.
Definiz: § XIII. Trovasi per Inciampare, Incespicare. –
Esempio: Libr. Op. div. Andr. 149: Andando non molto adentro, sì vide uno lume e, movendosi con desiderio per andare più tosto, s'incappò in una pietra, e fecie alcuno busso e risonò.