Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ERBARIO.
Apri Voce completa

pag.202


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ERBARIO.
Definiz: Sost. masc. Raccolta di piante seccate, ben distese e conservate in tanti fogli che per lo più formano un libro; e talora le piante vi sono solamente disegnate o dipinte.
Dal lat. herbarium. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1182: Dipinge il Fuchsio in quel suo ultimo e più piccolo Erbario per l'ombilico di Venere, dell'una e dell'altra spezie, due sorti di fava grassa.
Esempio: Cocch. Disc. 1, 201: Lasciato ha egli (il Micheli) ancora complete dottissime annotazioni all'opera già mentovata del Cesalpino, avendo dall'Erbario istesso, da quel valent'uomo fatto,... sicuramente riconosciute molte delle piante da lui descritte, e le altre, di cui le mostre in quell'Erbario non sono, avendo ne' lor luoghi nativi ritrovate, ed aggiunti a ciascuna i differenti nomi.
Esempio: Targ. Prodr. Tosc. 84: Autori incerti di due Erbarj dipinti, del secolo XV.
Definiz: § Vale anche Libro in cui sono descritte le piante, più che altro medicinali, e le loro virtù. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 892: Tengo per certo, che quella pianta, la quale da tutti coloro che hanno scritto Erbarj è tenuta falsamente per il petasite, altro veramente non sia che la tossilagine maggiore.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 151: Castor Durante, a c. 203 del suo Erbario nuovo, lasciò scritto: il pane del grano vecchio è utile per quelli che patiscono il flusso del ventre.