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CANTO.
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CANTO.
Definiz: Sost. masc. Modulazione della voce umana con certa regola e misura.
Dal lat. cantus. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 38: Vide dinanzi a sè quasi moltitudine infinita di Santi a modo di processione, a due a due,.... e andavano con canti e suoni d'agnoli.
Esempio: Dant. Parad. 12: E moto a moto, e canto a canto colse; Canto, che tanto vince nostre Muse ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 77: Con funeral pompa di cera e di canti.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 206: Canti e balli.... vi si fecero assai.
Esempio: Alam. L. Gir. 1, 106: Nè canti e suoni, e favole amorose Ci son, come all'ipocrite, noiose.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 6: Nè credo il canto amar peccato sia.
Definiz: § I. E detto della Voce modulata degli uccelli, e per estensione anche di certi altri animali, come cicale e grilli. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 31: Allora tutti quelli uccelli si levarono in aria con maravigliosi canti.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 3: Quando Fiammetta, da' dolci canti degli uccelli incitata, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 97: Io la farò ancora addormentare al canto delle cicale.
Definiz: § II. E per Arte di cantare. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 17: Non solamente la rozza voce e rustica in convenevole e cittadina ridusse, ma di canto divenne maestro e di suono.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 143: Mille canzonette, più sollazzevoli di parole, che di canto maestrevoli.
Definiz: § III. Canto si disse Una delle quattro voci della musica, che oggi chiamasi Soprano. –
Esempio: Pulc. L. Son. 85: I' ho veduto questi Veneziani Che aspettano in Rialto il chiamatore: Ma e' non s'accorda il canto col tenore (qui in locuz. figur.).
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 30: Al poeta accade il medesimo come al musico, che canta solo un canto composto di quattro cantori, e canta prima il canto, poi il tenore, e così seguita il contralto, e poi il basso.
Definiz: § IV. Ed anche la Corda ultima del violino e d'altri simili istrumenti, detta oggi più comunemente Cantino. –
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 146: Lombrichetti bianchi, lunghi più di un terzo di braccio, e grossi quanto quella corda del violino, che dicesi il canto.
Definiz: § V. Canto trovasi per Coro di cantori. –
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 347: E i sacerdoti colle trombe precedevano il canto.
Definiz: § VI. E poeticam. anche per Suono. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 32: L'uccellatore inganna l'uccello col dolce canto della sampogna.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 12: Ma da marmo o d'acciar percosso alquanto, Puro rendea di quella cetra il canto.
Esempio: Rinucc. O. Eurid. 10: Vagliami il dolce canto Di questa nobil cetra, Ch'io ricovri da te la donna mia.
Definiz: § VII. Canto fermo, è il Canto prescritto dalla liturgia della Chiesa, introdotto da S. Gregorio Magno; onde dicesi ancora Canto Gregoriano, od Ecclesiastico. Chiamasi Fermo per la gravità con la quale procede nel valor delle note e nella misura del tempo. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 102: Celebrossi tosto la messa con ogni possibile solennità,.... con l'assistenza.... di alcuni soldati, che sapevano di canto fermo.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 6: Il canto fermo.... Quello è il mio canto.
Definiz: § VIII. Canto figurato, dicesi, per contrario, Quel canto, nel quale cadono tutti gli accidenti della musica. –
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 7, 32: Vien anche Saladin; più che d'Orfeo La pretende ne' canti figurati.
Definiz: § IX. Canto vale anche Poesia, Poema. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Così vidi adunar la bella scuola Di quel signor dell'altissimo canto.
Esempio: Petr. Rim. 213: Or sia qui fine al mio amoroso canto.
Esempio: Ar. Rim. 1, 295: Le ricche fila d'oro Materia potrian dar d'eterno canto.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 2: Tu spira al petto mio celesti ardori, Tu rischiara il mio canto.
Esempio: Salvin. Teocr. 6: Incominciate, o care Muse, il canto.
Definiz: § X. E detto di Quelle parti in cui si divide un poema o altro componimento poetico di qualche lunghezza, per lo più in ottava o in terza rima. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Di nuova pena mi convien far versi, E dar materia al ventesimo canto Della prima canzon ch'è de' sommersi.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 255: De' quali tre libri egli [Dante] ciascuno distinse per canti.
Esempio: Bern. Orl. 27, 65: Siate, signori, a quest'altro invitati, A quest'altro crudele, orrendo canto.
Esempio: Red. Lett. 3, 196: Le rimando i due canti del Malmantile del Lippi.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 72: E preso il Tasso, recitò quel canto Dove parla d'Ismeno e d'Idraotte.
Definiz: § XI. Canto è anche un Componimento di genere lirico, per lo più senza ordine stabilito di rime.
Definiz: § XII. E per Cantico religioso. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 27: Ne' dì delle feste.... dee l'uomo più intendere alle cose divine, come si è in inni, in salmi e canti spirituali.
Definiz: § XIII. Canti carnascialeschi, erano Certe canzoni cantate in Firenze da mascherate nel carnevale, detto anche carnasciale.
Definiz: § XIV. Canto dicevasi anche la stessa Mascherata. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 218: Lorenzo de' Medici fu primo inventore.... di quelle mascherate che rappresentano alcuna cosa, e sono dette a Firenze canti, non si trovando che prima ne fossero state fatte in altri tempi.
Esempio: Grazz. Rim. 1, 242: Tante già feci, e tante mascherate, O vogliam pur dir canti.
Definiz: § XV. Canto trovasi poeticam. per Cosa degna di esser cantata, celebrata in versi. –
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 6: L'anime a te congiunte peregrine, Ben son canto da cigni.