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CATINELLA.
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CATINELLA.
Definiz: Sost. femm. Vaso più piccolo del catino, fatto di terra cotta, di rame o d'altro, ad uso per lo più di lavarsi le mani. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 38: Poi abbi una pezza bianca di lino, e cola queste cose in una catinella invetriata.
Esempio: Cellin. Pros. 16: E' si piglia la detta opera intagliata, e si mette in un vaso o catinella con acqua freschissima e nettissima.
Esempio: Ner. Art. vetr. 15: Si macini sottilmente sopra porfido, ed in catinelle di terra invetriata con acqua calda si lavi.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 2: Io avrei da contarne delle belle, Ch'onestà m'interdice, Di vasi, di bicchier, di catinelle.
Esempio: Red. Lett. M. 121: Nella catinella, che riceve la colatura, si tenga un manipolo di fiori d'arancio freschi, e la colatura si serbi per pigliarne once IIIJ una mattina sì e una mattina no.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 83: Catinella è quasi piccolo catino.
Definiz: § I. E per la Quantità di liquido contenuta in una catinella. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 76: A pane a pane, mettilo [il gesso] in una catinella d'acqua chiara; lascialo bere quant'acqua e' vuole.
Definiz: § II. E per una Sorta di vaso da fondere il vetro, detto anche Padella. –
Esempio: Targ. Viagg. 5, 278: L'uso principale di queste terre di Poggio Baldino è per farne catinelle o padelle, cioè vasi da fondere il vetro, che si usano per tutte le fornaci di vetri di Toscana, e si mandano anche fuori di essa.
Definiz: § III. A catinelle, posto avverbialm., vale In grandissima copia, In abbondanza smisurata; onde diciamo Venir l'acqua a catinelle, Andarne il sangue a catinelle o Versarsi il sangue a catinelle, e simili, per Piovere dirottamente, Uscire il sangue dalle vene in gran quantità. –
Esempio: Benciv. Cur. Malatt. volg.: Se ne disperano, come se n'andasse il sangue a catinelle.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 20: Tentenna tanto, zoppica ed arranca, Ch'ei vien dove n'ha a ir, non dico a once, Ma a catinelle il sangue ed a bigonce.
Esempio: Not. Malm. 1, 99: Ne va il sangue a catinelle, cioè: esce il sangue da dosso non a bicchieri, siccome suol misurarsi, quando dal cerusico si trae, ma a catinelle, cioè in abbondanza smisurata, da far prestissimo morir uno per la mancanza del medesimo.
Esempio: E Not. Malm. 1, 201: Si dice anche: ella viene a bigonce, a catinelle ec., tutte iperboli per denotare che piova gagliardamente.
Esempio: E Not. Malm. 2, 754: N'ha da ir, non dico a once, Ma a catinelle il sangue ec. Ha da versarsi moltissimo sangue... Iperbole usata quando due poltroni si sfidano a duello.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 399: Tentar la vendetta Voglio finch'avrò pelle, E vadiane anco il sangue a catinelle.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 10, 57: L'armi in più parti avean forate o rotte, E versavan già sangue a catinelle.
Definiz: § IV. Andarne ad uno il sangue a catinelle, vale figuratam. Essere quegli in grave dispiacere o apprensione di un male che non può impedire. –
Esempio: Not. Malm. 2, 754: Quando l'indugio piglia vizio, e che fa di bisogno la prestezza,.... dichiamo: Me ne va il sangue a catinelle.