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1) Dizion. 5° Ed. .
ONORARIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
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ONORARIO.
Definiz: Sost. masc. Somma che si paga, in una volta o anche periodicamente, per compensare il lavoro di chi esercita un'arte o una professione liberale.
Dal lat. honorarium. ‒
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 23: Da cui, oltre ad altri nobilissimi onorarj, ebbe una pensione di cinquecento scudi l'anno per l'abate Pier Filippo suo figliuolo.
Esempio: E Baldin. Vit. Bern. 35: Il quale (ritratto) condotto a perfezione egli mandò al duca, ed èbbene in tanti argenti onorario di valore di 3000 scudi.
Esempio: E Baldin. Vit. Bern. 51: Egli si contentò di concedergli licenza per lo ritorno in Italia, accompagnatolo con onorario tale appunto, quale alla sua reale magnificenza si conveniva. Ventimila scudi, con annua pensione in vita d'altri due mila, furono il regalo per lui.
Esempio: Viv. Lett. ined. 2, 8: S. A. mi dichiarò primo ingegnere della Parte con aggiunta d'altra provvisione il mese, insieme con tutti gli emolumenti, onorarj di gite, ec.
Esempio: E Viv. Lett. ined. 2, 11: Nel discutersi della quantità dell'assegnamento da lasciarmisi, in luogo di quel che negli ultimi anni io aveva ritratto al netto il mese dal solo ufizio della Parte, fra provvisioni, emolumenti ed onorarj delle mie gite, ec.
Esempio: Fag. Comm. 6, 161: Intendetemi bene, io non vi voglio dar nulla mai.... F. L'onorario gli pare (al dottor di leggi) un po' scarso.
Esempio: Leopard. Epist. 1, 288: Resterebbe assai meravigliato se oltracciò si ardisse di proporgli l'accrescimento dell'onorario in favore di questo forestiero.
Esempio: Card. Pros. 900: Carlo VI nel 1714 chiamò al suo servizio con l'onorario di fiorini 2600 Pietro Pariati di Reggio d'Emilia.
Definiz: § E per estensione, Ricompensa qualsiasi. ‒
Esempio: Magal. Lett. 117: Bisognerà adesso, che io pensi a qualche onorario per il poeta; e nel rifrustare le mie guardarobe mi hanno dato negli occhi alcuni ritratti di fiori e di frutte ec.