Lemma

1) Dizion. 4° Ed. . GIÀ. Apri Voce completa pag.600 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 4 ° Ed. GIÀ CON TUTTO CHE Dizion. 4 ° Ed. GIÀ FU Dizion. 4 ° Ed. GIÀ SIA CIÒ CHE, e GIASSIACIOCCHÈ Dizion. 4 ° Ed. GIÀ SIA COSA CHE, e GIÀ SIA CHE, e GIASSIACOSACHÈ. Dizion. 4 ° Ed. GIÒ Dizion. 3 ° Ed. DA INDI IN GIÙ, e DA INDI IN GIUSO Dizion. 4 ° Ed. DA INDI IN GIÙ, e DA INDI IN GIUSO Dizion. 4 ° Ed. DA MEZZO IN GIÙ, e DA MEZZO IN SÙ Dizion. 4 ° Ed. DI LÀ GIÙ, Dizion. 4 ° Ed. IN GIÙ

GIÀ. Definiz: Monosillabo. Avverbio di tempo passato; e vale Per lo passato. Lat. olim, quondam. Gr. πάλαι. Esempio: Bocc. nov. 78. 2. In Siena, siccome io intesi già, furon due giovani. Esempio: Dant. Inf. 1. E molte genti fe già viver grame. Esempio: Petr. son. 4. Venendo in terra a illuminar le carte, Ch'avean molti anni già celato il vero. Definiz: §. I. Già, per Oramai. Lat. iam, tunc. Gr. ἤδη, τότε. Esempio: Bocc. intr. 3. Già erano gli anni della fruttifera incarnazione del Figliuolo di Dio al numero pervenuti di mille trecento quaranta otto, quando ec. pervenne la mortifera pestilenza. Esempio: E Bocc. nov. 1. 10. Il buon uomo, il quale già era vecchio, e disordinatamente vivuto ec. andava di giorno in giorno di male in peggio. Esempio: E Bocc. nov. 13. 25. Dove già la fama aveva la novella recata. Esempio: Amet. 49. E in tutto s'ingegnò (Bacco) di torre via le forze della già poco potente Tetide. Esempio: E Amet. 69. E tanto in questo il tira il disío, che già desso si reputa. Esempio: Dant. Inf. 2. Tanto m'aggrada il tuo comandamento, Che l'ubbidir, se già fosse, m'è tardi. Esempio: E Dan. Inf. 7. Già ogni stella cade, che saliva. Esempio: E Dan. Purg. 28. Già m'avean trasportato i lenti passi Dentro all'antica selva, tanto ch'io Non potea rivedere, ond'io m'entrassi. Esempio: Petr. canz. 2. 1. Che già vi sfida amore, ond'io sospiro. Definiz: §. II. Già, talora è particella riempitiva, ed ha lo stesso signific. che presso i Lat. quidem, sanè. Gr. μέν, δή. Esempio: Bocc. intr. 45. Ora fossero essi pur già disposti a venire. Esempio: Petr. son. 135. Or sia, che può; già sol io non invecchio. Definiz: §. III. Già, particella riempitiva, ma che aggiugne alquanto di forza al parlare, e gli dà ornamento, e talora ha dopo di se una particella corrispondente. Esempio: Bocc. intr. 55. Le quali, non già da alcun proponimento tirate, ma per caso ec. cominciarono a ragionare. Esempio: Petr. canz. 14. 1. Del mio fermo voler già non mi svoglia. Esempio: E Petr. son. 51. Caddi, non già come persona viva. Definiz: §. IV. Di tal particella v. più distesamente il Cinonio, e i Deput. Decam. 59. 60.