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DASSAI, che più comunemente scrivesi D'ASSAI.
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DASSAI, che più comunemente scrivesi D'ASSAI.
Definiz: In forza d'Add. usato anche sostantivam. Riferiscesi a persona, e vale Da molto, contrario di Dappoco; ed altresì Buono, Virtuoso, Valente, Dabbene. ‒
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Perchè si tengono dassai, però in niuno modo condiscendono agli uomini umili.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 266: El maggiore è un dassai garzoncello, en modo che lo tiene presso a sè.
Esempio: Allor. A. Cap. 12: E quei pochi danar c'ha guadagnati (il dappoco) Onestamente a i lor bisogni spesi, E non, com'i dassai, chiusi e serbati.
Esempio: E Allor. A. Cap. 14: Temere Dio, dare a' suoi Santi Debito onor, non cercar sette o prove, Per parer più dassai di tutti quanti.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 18: Mogliama l'ha allevata, e non vedesti Mai la più dassai e più benigna Creatura di lei.