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INTISICHIRE.
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INTISICHIRE.
Definiz: Neutr., e anche Neutr. pass. intisichirsi Divenire tisico. –
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 28: Continuando nella debolezza dello stomaco e nella macilenza del corpo, sembrò disposto ad intisichire.
Esempio: Fag. Comm. 5, 369: Talvolta s'innamorano (le fanciulle) d'un farfanicchio, che sarà un baroncello pieno di vizj, spiantato, che non avrà quattrini nè sanità, e s'arrabbiano, e intisichiscono.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 48: In lavoro sì astruso della mente Perdè (la merla) i suoi sonni, e diventò talmente Strutta della persona e allampanata, Che certo andò rasente D'intisichire e batter la capata.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 42: Le donne ci fan presto intisichire.
Definiz: § I. Figuratam., per Consumarsi dalla noia, dalla rabbia, dal dolore, ovvero dalla eccessiva applicazione, dai pensieri, e simili. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 152: Un nome vi ha tra gli altri, il qual m'ha dato tanto che far col suo doppio sentimento, ch'io ho creduto mille volte intisichirgli sotto davvero.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 8: Tener là questo giovane rinchiuso Oramai quattro mesi a intisichirsi.
Esempio: Vai Rim. 7: No, che spettacol tale Ti farebbe in poch'ore intisichire.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 60: Non ci posso far altro, Non so che mi ci dire, Non voglio intisichire.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 9, 77: A pensarci solo Mi sento intisichir dentro i polmoni.
Esempio: Fag. Comm. 1, 190: Le fanciulle non son fatte per intisichire in casa, senza pigliarne partito.
Esempio: E Fag. Rim. 5, 20: Ond'io, senza pigliarmi più altre doglie Di testa, non ci stetti a intisichire, E dissi: il tempo tutto svela e scioglie.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 10: Liti la sera, liti la mattina, C'è il sangue da marcirsi, e intisichire.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 216: Non vo' mica Intisichir con tanti affari addosso!
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 284: L'intisichire nelle biblioteche Erano idee de' secoli passati.
Definiz: § II. Pure figuratam., detto di piante, vale Intristire, Perdere il vigore, Dare indietro. –
Esempio: Tedald. Cult. Vit. 9: Il più delle volte, se [le viti] non si seccano, almeno intisichiscono; per il che non ingrassano, e non acquistano.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 40: Se avete un cipresso, un alberello piantato in un folto bosco, vedrete questa povera pianta allungarsi, intisichire, e sforzarsi a cercare la luce al di sopra dei quercioli e delle macchie che la circondano.
Definiz: § III. E in locuz. figur. –
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 578: Nei principj incorrotti del loro apostolato, Iddio benedisse con ubertosa ricolta le generose loro fatiche: ma poco durò la messe; chè imbastarditi i coltivatori, i rami intisichirono, i germogli invanirono, ec.
Definiz: § IV. Att. Far diventare tisico. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 106: Diavol è, che chi l'ozio intisichisce Ha pur qualche faccenda, s'ei fa questa, Che 'l dì comincia, e a sera non finisce.