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CICERCHIA
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CICERCHIA.
Definiz: Sost. femm. Sorta di pianta leguminosa, che seminasi per pastura dei bestiami, e il cui legume talora si macina insieme col grano per farne pane, o si mangia cotto e condito con olio ed aceto. È il lathyrus sativus de' Botanici. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 115: La cicerchia è nota, e desidera aria umida.
Definiz: § I. Ed anche il Frutto di essa pianta. –
Esempio: Pallad. Agric. 57: La cicerchia si semina di questo mese in luogo lieto.
Esempio: Esop. Fav. S. 50: Trovò apparecchiato da mangiare e mochi e cicerchie e fave.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 176: Sian la fava pallente, il cece altero,... La ventosa cicerchia in parte, dove, Senza soverchio umor, felice e lieto Truovin l'albergo lor.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 62: La cicerchia si semina nei luoghi caldi, di novembre e di gennaio.
Definiz: § II. Aver mangiato cicerchie, dicesi proverbialm. a chi non distingue bene le cose, a chi ha le traveggole, per la opinione che questo legume mangiato alteri la vista, e faccia vedere gli oggetti doppj. –
Esempio: Varch. Suoc. 4, 6: Cotestui doveva avere le traveggole, o mangiato cicerchie.
Esempio: Buonarr. Tanc. 5, 4: Costui ha mangiate cicerchie e non lenti.