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Dizion. 5° Ed. .
CICERCHIA
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CICERCHIA. Definiz: | Sost. femm. Sorta di pianta leguminosa, che seminasi per pastura dei bestiami, e il cui legume talora si macina insieme col grano per farne pane, o si mangia cotto e condito con olio ed aceto. È il lathyrus sativus de' Botanici. – |
Definiz: | § I. Ed anche il Frutto di essa pianta. – |
Esempio: | Pallad. Agric. 57: La cicerchia si semina di questo mese in luogo lieto. |
Esempio: | Esop. Fav. S. 50: Trovò apparecchiato da mangiare e mochi e cicerchie e fave. |
Esempio: | Alam. L. Colt. 1, 176: Sian la fava pallente, il cece altero,... La ventosa cicerchia in parte, dove, Senza soverchio umor, felice e lieto Truovin l'albergo lor. |
Esempio: | Soder. Cult. Ort. 62: La cicerchia si semina nei luoghi caldi, di novembre e di gennaio. |
Definiz: | § II. Aver mangiato cicerchie, dicesi proverbialm. a chi non distingue bene le cose, a chi ha le traveggole, per la opinione che questo legume mangiato alteri la vista, e faccia vedere gli oggetti doppj. – | Esempio: | Varch. Suoc. 4, 6: Cotestui doveva avere le traveggole, o mangiato cicerchie. | Esempio: | Buonarr. Tanc. 5, 4: Costui ha mangiate cicerchie e non lenti. |
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