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Dizion. 5° Ed. .
CASSO.
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CASSO. Definiz: | Add. Vano, Inutile, Senza effetto: voce poco usata. |
Dal lat. cassus. – Esempio: | Liv. Dec. 1, 201: Le preghiere furono vane e casse, e non esaudite dagli Dei. | Esempio: | Ubert. Faz. Dittam. R. 1: Quando m'accorsi ch'ogni vita è cassa, Salvo che quella che contempla Iddio ec. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 21, 10: Non fu già l'altro colpo vano e casso. |
Definiz: | § I. Si adoperò per Irrito, Nullo. – |
Esempio: | Lemm. Testam. 94: Volle e comandò infino da ora essere stati ed essere vano e casso [il testamento] e vana e cassa [l'ultima volontà], irriti e cancellati, e di niuna efficacia, valore, ovvero momento. | Esempio: | Petr. Vit. volg. 68 t.: Ordinossi in quello concilio, che tutto quello che Stefano papa contra Formoso fatto aveva, fusse casso e vano, confermandosi i fatti di Formoso. |
Definiz: | § II. Casso di una cosa, vale Privo o Privato di quella; ma non userebbesi che in poesia. – | Esempio: | Petr. Rim. 2, 37: Amor della sua luce ignudo e casso. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 31, 47: Avuta l'avea, poi che fu casso Di vita Mandricardo. | Esempio: | Molz. Ninf. tib. 56: S'ella, che tu desii, di pietà cassa, Volando i fonti e le campagne passa? | Esempio: | Cas. Rim. 1, 21: Bene ha, Quirino, ond'ella plori e gema La patria vostra, or tenebrosa e sola, E del nobil suo Bembo ignuda e cassa. |
Esempio: | Varch. Boez. 11: Or ghiace, oimè, del miglior lume casso, E di gravi catene avvinto il collo. | Esempio: | Bart. D. Cin. 1, 142: Saran d'intorno a diciotto secoli, che soggiogati e cassi di lor signorie, tutte le corone di quell'imperio tornarono in capo ad un solo. | Esempio: | Marchett. Lucrez. 330: Casso D'aiuto e di consiglio, ed ignorante Di ciò che giovi alle ferite o noccia. |
Definiz: | § III. Casso, sincope di Cassato. – | V. Cassato.
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