Lessicografia della Crusca in rete

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NULLO
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NULLO.
Definiz: Niuno; e si adopera anche in forza di sust. in signific. di Nessuna persona. Lat. nemo. Gr. οὔτις.
Esempio: Bocc. Teseid. 4. 28. E sì era del tutto trasmutato, Che nullo l'avría mai raffigurato.
Esempio: E Bocc. nov. 99. 47. Con maraviglia guatato da chiunque il vedeva, ma riconosciuto da nullo.
Esempio: Pass. 219. Nullo parla volentieri al mutolo, e al sordo uditore.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 38. Essendo venuto un indemoniato alla Chiesa ec. e per l'orazioni di nullo lo Dimonio non partendosi ec.
Definiz: §. I. Talora si usa con appoggio di altro nome in forma di add. Lat. nullus. Gr. μηδείς.
Esempio: Petr. canz. 5. 5. In nulla sua tenzone Fur mai cagion sì belle, o sì leggiadre.
Esempio: E Petr. canz. 42. 2. E il ciel qual è, se nulla nube il vela.
Esempio: G. V. 3. 5. 3. E mai poi non fu nullo Imperador d'Italia.
Esempio: E G. V. 7. 134. 2. Era morto in quell'anno il Re d'Unghería, del quale non rimase nullo figliuolo maschio.
Esempio: Dant. Purg. 7. I' son Virgilio, e per null'altro rio Lo ciel perdei, che per non aver fe.
Esempio: E Dan. Purg. 8. Nullo bel salutar tra noi si tacque.
Esempio: E Dan. Par. 9. Sicchè nulla Voglia di se a te puote esser fuia.
Definiz: §. II. Per Invalido, Di nessun valore. Lat. invalidus, irritus. Gr. ἀσθενής.
Esempio: Guicc. stor. 15. 749. Il che non facendo, questa capitolazione fosse nulla.
Definiz: §. III. In alcuno antico si trova Nul, accorciato da Nullo.
Esempio: Rim. ant. Dant. Maian. 86. Valente donna, è prò Amar senza nul prò di fin coraggio.
Esempio: Franc. Barb. 372. 14. Che nul di noi è forte a sofferire.