Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GOTA.
Apri Voce completa

pag.428


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» GOTA.
GOTA.
Definiz: Sost. femm. Ciascuna delle due parti laterali della faccia, tra mezzo alle quali sono il naso e la bocca; Guancia.
Forse dal provenz. gauta, che vale lo stesso. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 99: Poi che 'l dì chiaro par che la percota, Tornasi al ciel, chè sa tutte le vie, Umida gli occhi e l'una e l'altra gota.
Esempio: Bocc. Laber. 207: Estimando che l'aver ben le gote gonfiate e vermiglie, e grosse e sospinte in fuori le natiche,... fossono grandissima parte di bellezza in una donna, ec.
Esempio: Gio. Fior. Nov. 12: Quando alcuna volta rideva, [veggendo] in quelle sue gote vermiglie due fosserelle, che arebbono per dolcezza ogni quore di marmo fatto innamorare, ec.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 9, 2: È da sempre porgere l'altra gota a ehi ci percuote l'una?... A chi percuote l'una gota, quanto a prontitudine d'animo, è da porgere l'altra.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 31: Ed a colui che 'l suo destrier percote, Tra i cigli parte il capo e tra le gote.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 23: Vergine bianca il bel volto, e le gote Vermiglia, è quivi presso un drago avvinta.
Esempio: Vai Rim. 14: Fors'è di me più bianca? Ha delle man più morbida la pelle? Ha le gote più belle?
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 35: Avevo un par di gote da fattore, E adesso, eccole qui, son flosce, flosce.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam., e usato più spesso nel plur., prendesi per Volto, Faccia. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Quinci fur quete le lanose gote Al nocchier della livida palude.
Esempio: E Dant. Inf. 20: Allor mi disse: Quel, che dalla gota Porge la barba in su le spalle brune, Fu, quando Grecia fu di maschi vota Sì che appena rimaser per le cune, Augure, e diede ec.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 76: Ma il chiaro umor che di sì spesse stille Le belle gote e 'l seno adorno rende, Opra effetto di foco, il qual in mille Petti serpe celato e vi s'apprende.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 22: In tutti allor s'impallidir le gote,... Né disciplina tanto o ragion puote, Ch'osin di gire innanzi o di fermarse.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 28: Onde in terra s'asside, e pon le gote Su la destra, che par tremula canna.
Esempio: Mont. Poes. Append. 73: O giovane la gota, o grinza e vecchia, Ognuna in quelli [specchi] come vuol si specchia.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 63: Se gli tocca a rendere la dote, Bagna d'eterne lagrime le gote.
Definiz: § II. E pur figuratam., prendesi talora per Bocca. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Ma quando scoppia dalla propria gota L'accusa del peccato, in nostra corte Rivolge sè contra il taglio la ruota.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 759: Ma quando scoppia da la propria gota; cioè quando esce la colpa de la propria bocca del peccatore per la confessione, ec.
Definiz: § III. E poeticam., per Uno dei lati della persona. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Lo mio Maestro allora in sulla gota Destra si volse indietro, e riguardommi.
Definiz: § IV. Gota, trovasi detto per Quella parte della celata, che difendeva le gote del soldato. –
Esempio: Salvin. Iliad. 324: Dolipete con asta ferì Damaso Per la celata, ch'ha di rame gote.
Definiz: § V. Gota, chiamasi Ciascuna delle due parti laterali della testa del porco, spiccata dall'animale e salata a modo di prosciutto. –
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 1, 4: Non d'oro e non d' argento, Nè di velluto, o dommasco sian elle, Ma di falde di gota di prosciutto.
Definiz: § VI. A gote, a modo d'aggiunto, si disse di una specie di cappuccio, fatto in modo da coprire anche le gote; ed era proprio delle persone di maggiore stato o dignità, chiamandosi A foggia quello delle persone di minar conto. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 211: Messasi prestamente una delle robe del prete con un cappuccio grande a gote, come noi veggiamo che i preti portano, avendosel tirato un poco innanzi, si mise a sedere in coro.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 255: Egli intendea di portare il cappuccio a gote, che sempre l'avea portato a foggia. E trovatone uno largo, la mattina sel mise, e uscì fuori col cappuccio a gote, e andando per Firenze, pensate nuova cosa che parea, che sempre l'avea portato a foggia.
Esempio: Deput. Decam. Proem. 17: L'abbiamo voluto (il Boccaccio) con quel cappuccio a gote, o pur a foggia che sia, il quale gli usava.
Definiz: § VII. In gote, posto avverbialm., e più spesso coi verbi Stare in gote, Sedere in gote, e simili, vale Con gravità, Altezzosamente, Con aria alquanto burbanzosa. E si disse anche In gota contegna. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 218: E' mi conviene pur pur mangiare, s'io voglio vivere; lascia stare; e Dino in gote, e non mangia, e parea il volto santo.
Esempio: Sacch. Nov. Pataff. 1: E' calameggia e sta 'n gota contegna.
Esempio: Franc. Son. 77: Tu ch'ercoleggi a gambe larghe in gote, Catoneggiando con la voce crocchia Parole bolse, ec.
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 104: Volsimi da man destra e vidi il Casa, Che a quel garzone era più presso al segno, In gote un poco, e colla zucca rasa.
Definiz: § VIII. Per gota, trovasi detto avverbialm., per Di traverso, Di fianco. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 58, 38: Poi diede per gota A Sanminiato e a Monte Topoli anco.
Definiz: § IX. Baciar gota, si disse per Baciare la sposa, ciò che faceva lo sposo nell'atto del fidanzamento. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 294: Mi delibero Di voler ir così da me di pratica A chetichelli,... a far motto alla Livia, E toccar mano e baciar gota.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 129: Or odi, Mosca, perchè io voglio Ir ancor oggi a far motto alla Livia, E toccar mano e baciar gota; intendimi!...
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 427: Quello è lo sposo che debb'ire adesso A toccar mano e baciar gota!
Definiz: § X. Stare in gote, dicevasi per Fare allegria, Divertirsi, Godersela. –
Esempio: Not. Malm. 1, 171: Quando uno sta allegramente, diciamo: Il tale sta in gote, o sta in barba di micio.
Esempio: Fag. Rim. 1, 302: Chi strippa alla taverna e stassi in gote: E in tanto fa vigilie la famiglia.