Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
PROPOSIZIONE
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PROPOSIZIONE.
Definiz: Proposta, Deliberazione. Lat. propositio, deliberatio. Gr. προαίρησις.
Esempio: Bocc. g. 4. f. 3. La qual proposizione a tutti piacque.
Esempio: Amet. 74. La mia bellezza fu cagione di rompere le mie proposizioni.
Definiz: §. I. Per Detto comunemente approvato, al quale non può contraddirsi, Massima. Lat. axioma. Gr. ἀξίωμα.
Esempio: Dant. Conv. 183. E fondansi sopra una proposizione filosofica, che dice, che quando queste due cose si truovano convenire in una, che ambo queste si deono riducere ad alcuno terzo.
Definiz: §. II. Per li Membri, o Parti, delle quali si compongono i sillogismi.
Esempio: Dant. Par. 24. Io udí' poi l'antica, e la novella Proposizione, che sì ti conchiude.
Esempio: Circ. Gell. 9. 211. Non sarà ella provata ogni volta che sien provate le proposizioni, che la inferiscano?
Esempio: Boez. Varch. 4. pros. 4. A chi pare strano concedere la conchiusione, ragionevole cosa è, che ec. dimostri alcuna delle due proposizioni, che sono andate innanzi, le quali i loici chiamano premesse, essere falsa.
Esempio: Bern. Orl. 1. 27. 1. Che necessaria tengon, non che vera, Una lor logical proposizione.
Definiz: §. III. E per Una parte dell'orazione, lo stesso, che Preposizione. Lat. praepositio.
Esempio: Salv. Avvert. 2. 1. 15. Perciocchè a questo diletto de' casi supplisce in parte con le proposizioni il volgare.
Esempio: E Salv. Avvert. appresso: Quelle poche particelle, le quali segni di casi si chiamano dalla più parte, in niuna lor cosa sono nel vero differenti dalle proposizioni.