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MITIGARE
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MITIGARE.
Definiz: Att. Far mite, benigno; Placare, Acquietare; riferito a persona, e all'indole o animo di essa.
Dal lat. mitigare. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 425: In questi luoghi guastando il contado, finalmente furono mitigati da' Fiorentini con simili doni.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 52: Cerca Ruggier con parlar molto umano Marfisa mitigar; ma contra lui La trova in modo disdegnosa e fiera ec.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 14: Confortò Ferdinando che disponesse Virginio a mitigare con qualche onesto modo l'animo del Pontefice.
Esempio: E Guicc. Stor. 1, 36: Affinchè, tentando privatamente i principali con premj e offerte grandi, e proponendo al Re, quando altrimenti non si potesse mitigarlo, condizioni di censo, e altre sommissioni, si sforzasse di ottenere da lui la pace.
Esempio: E Guicc. Stor. 2, 32: Giudicarono essere più sicuro il mitigarlo consentendo, che esasperarlo negando.
Esempio: Guidicc. Op. M. 2, 36: Quel punto della lettera, che il Re Cristianissimo non può più chiedere, nè Vostra Signoria Reverendissima proporre, altro, per dubbio di quegli incontri che ha provati, ha dato da pensare, e ha mitigato assai.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 181: È noto a ciascuno, quanto facilmente ci mitigano verso di loro quegli i quali si umiliano, e non ci s'oppongono con le parole, ma cedono e si sottomettono.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 115: Romoreggiando (i soldati) e tumultuando, egli solo senza dubbio alcuno colla sua presenza gli mitigò.
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 83: Uom già crudel, ma 'l suo feroce ingegno Pur mitigato avea l'età matura.
Esempio: Dav. Tac. 1, 234: Non mitigavan Tiberio, dopo tre anni che Seiano fu morto, le cose che pur sogliono gli altri; tempo, preghi, satollanza.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 7: Mandò da Fano un suo gentil uomo a Federigo, imponendogli, che tentasse tutte le vie di mitigarlo e, quanto più potesse con parole piacevoli, di addolcirlo.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 20: L'orazione lenisce e mitiga Dio, e la lagrima lo sforza: quella lo unge, e questa il punge.
Definiz: § II. Per Temperare, Scemare, Moderare; riferito a dolori, e simili, ed anche a certi affetti dell'animo, come sdegno, ira, avversione. –
Esempio: Orig. Omel. volg. 284: Due dolori gravi aveva Maria, i quali volea mitigare colle lagrime, ma non potea.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 45: Pregavano adunque la Maestà Sua, che s'egli aveva nel suo petto riserbato alcuna ira o alcuno sdegno, conosciuta la verità, la volesse mitigare.
Esempio: Belc. F. Rappr. 13: La santa tua risposta, o dolce figlio, Ha mitigato alquanto il mio dolore.
Esempio: Machiav. Comm. 82: Una speranza, se non vera, falsa almeno, per la quale io mi nutrisca un pensiero, che mitighi in parte tanti miei affanni.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 6: Parendo loro, che per questo mezzo fosse lor dato ottima via e modo al poter mitigare la durezza di Nostro Signore verso la nostra gravata ed affannata Republica.
Esempio: Salv. Oraz. Garz. 1: Se non dappoi ch'ella (la doglia) sia mitigata con alquanto conforto e addolcita con alcuna consolazione, acciò ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 410: Ma bene poi misurata la sua felicità (di persona passata a miglior vita), che se ne può sperare per la santa vita, non solo il contento mitiga il dolore, ma lo sopraffà assai.
Esempio: Tass. Lett. 3, 27: Vostra signoria è prudentissima, e può consolarsi con la sua prudenza, non aspettando l'aiuto del tempo, che suol mitigar tutti i dolori.
Esempio: Dav. Tac. 2, 173: Il che Affricano non ardiva confessare e non poteva negare, ma voltatosi a Vibio Crispo, che lo serrava con le domande, accomunando seco le colpe che non poteva difendere, mitigò l'odio.
Esempio: Chiabr. Ang. 30: O Dio sommo ed eterno, Omai mitiga l'ira, E dal colmo del cielo Su noi, miseri tanto, Benigno il guardo gira.
Definiz: § III. Pure per Temperare, Attenuare; riferito a giudizj, affermazioni, opinioni, e simili. –
Esempio: Cocch. Op. 3, 502: Il Vallesio, ammettendo la medesima spiegazione della breve dimora (di certi cibi nel corpo dell'uomo), mitiga l'assurdità dell'altra spiegazione, intendendo ec.
Definiz: § IV. E per Alleviare, Alleggerire; riferito a pene, leggi, o rigore di esse, e simili. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 11: Ma la divina pietade, benignamente sguardando umana fragilità, mitiga la severità e rigore della giustizia colla dolcezza della sua misericordia.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. 84: Ma imperocchè quella pena del purgatorio non è proporzionata alla forza dell'uomo che vive in questa vita...; ha trovato la divina misercordia modo, che.... il ministro, cioè il prete,... quella pena si mitiga e temperala, e falla sì proporzionata al podere dell'uomo, che ec.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 83: E se si credesse che rimanessero (i nobili) contenti mitigando le leggi, che sarebbe bene mitigarle, ec.
Esempio: Stat. Car. S. Stef. I. 74: Data la sentenzia, potrà chiunche vorrà, intercedere e pregare che la pena del condennato si moderi; e quelli a chi s'aspetterà rimettere la pena, potrà o mitigarla o farla eseguire, secondo l'arbitrio e volontà sua.
Definiz: § V. Pure per Temperare, Moderare, Attenuare, riferito a fenomeni fisici, a bisogni corporali; ed altresì, figuratam., a cose morali. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 331: La regolizia, masticata e tenuta sotto la lingua, mitiga la sete e l'asprezza della lingua e del gozzo.
Esempio: Bern. Orl. 3, 56: Non doveva egli tanto almeno stare, Ch'io potessi vederlo in viso un poco? Chè forse quella vista mitigare Aria potuto questo ardente fuoco.
Esempio: Cas. Rim. 1, 9: Tempo ben fora omai, stolto mio core, Da mitigar questi sospiri ardenti.
Esempio: Car. Eneid. 1, 92: Eglino (i venti) impetuosi e ribellanti Tal fra lor fanno e per quei chiostri un fremito, Che ne trema la terra e n'urla il monte. Ed ei (Eolo) lor sopra, realmente adorno Di corona e di scettro, in alto assiso L'ira e gl'impeti lor mitiga e molce.
Esempio: Giobert. Bell. 90: Il male dee essere adoperato con gran misura e mitigato col bene; e da questo squisito temperamento nasce la stupenda perfezione ec.
Definiz: § VI. E riferito a sensazioni spiacevoli, dure, aspre, o simili, vale Renderne men grave l'effetto, Attenuare. –
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 137: Lucio, considerando la nostra pronunzia e la siciliana, e vedendo che la durezza delle consonanti offendeva tanto l'orecchio, quanto per voi medesimo conoscete per le rime de' provenzali, cominciò, per addolcire e mitigare quella asprezza, non a pigliare le voci de' forestieri, ma ad aggiugnere le vocali nella fine di tutte le nostre.
Definiz: § VII. E riferito a malori, infermità, alterazioni, patimenti, e simili, vale Rendere men grave, men violento, Alleviare, Alleggerire. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 173: Mitiga (l'uva) il vomito, e la soluzion collerica strigne.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 297: Il vino della decozion dell'anice e del finocchio e della mastice, o la polvere di questi in cibo, aggiunto polvere di cinnamomo, il dolor degl'intestini, fatto per freddezza, mitiga.
Esempio: Belc. F. Son. 167: L'Agnus Dei.... Salva le donne gravide, e l'acute Pene del parto mitiga.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 25: E se bene i primi si apposero e non i secondi, ebbero però un disavvantaggio: di anticipare molto tempo il male con l'immaginazione: dove questi con la speranza, avanti che venisse, lo scortarono: e venuto, con essa lo mitigarono.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 40: Nè sia chi dicami che ciò non era un incrudire le pene del Redentore...; era solo un non mitigarle. Perchè io gli risponderò, che l'istesso non mitigarle, in un caso tale, era un incrudirle.
Esempio: Red. Cons. 1, 22: Non è bene lasciarsi mai persuadere a farsi impiastri od unzioni, o per mitigare il dolore, o per iscacciarne via l'umore concorsovi, perchè ec.
Esempio: Magal. Lett. scient. 93: Persuaso questo principe che l'ambra fosse lo specifico più appropriato, non so se a mitigare o a vincere una sua favorita, e in parte volontaria, malattia, la masticava a tutto pasto dalla mattina alla sera.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 518: Così anderemo addolcendo e mitigando la febbre e i sintomi, sino alla più propizia e propria stagione.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Niccol. Poet. 1, 361: Il pianto istesso, il pianto. Solo conforto agl'infelici, in crudo Tormento mi cangiò del padre ignaro La crudele pietà. La mia ferita Ei credea mitigar.
Definiz: § IX. Neutr. pass. Mitigarsi Farsi, o Divenire, mite, benigno: Placarsi, Acquietarsi; detto di persona o di divinità. –
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 24: Sacrificj s'apparecchiassero a Marte, acciocchè la sua deità, la quale verso loro pareva indebitamente crucciata, sacrificando si mitigasse.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 38: Per natura si mitigava facilmente verso coloro, contro ai quali era in potestà sua l'incrudelire.
Definiz: § X. E per estensione, parlandosi di animali. –
Esempio: Soder. Op. 4, 5: Alcuni scrivono che bucate le corna (dei montoni) nel torto da banda a banda con un succhiello, si mitighi lor questa violenta lor furia e s'ammansino.
Definiz: § XI. Detto di sentimenti, affetti, passioni, per Temperarsi, Calmarsi. –
Esempio: Giamb. Vegez. 113: Per lo detto remedio si mitiga la paura (il lat. ha: hoc remedio formido lenitur).
Esempio: Bocc. Lett. 22: Come il sangue a raffreddar si comincia, così le concupiscenze tutte a mitigar si cominciano.
Definiz: § XII. Per Accomodarsi, Aggiustarsi, Ricomporsi; detto di cose morali. –
Esempio: Machiav. Pros. Stor. pol. 2, 415: E in brevissimo tempo la sua presenza rendè tanta riputazione alla parte dell'Imperio, che senza sangue o altra violenza si mitigò ogni cosa.
Definiz: § XIII. E per Attenuarsi, Scemare; detto di cose materiali. –
Esempio: Viv. Disc. Am. 60: Di tutte le róse o lunate inferiori..., parlando di quelle in particolare che si formano fra due pescaie, siccome ne è sola e necessaria cagione la prima rósa di sopra,... cosi, nel proceder con ordine a riparare a quella prima, vengono per necessità le seguenti ancore, se non a rimuoversi in tutto, almeno a mitigarsi o a variare a segno che ec.
Definiz: § XIV. Detto di aria, stagione, o simile, vale Divenire più temperato, più mite, Diminuire d'intensità o di violenza. -
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 615: Incomincia l'aere a noi a lasciare la rigidità del freddo e mitigarsi per l'approssimamento del sole.
Definiz: § XV. Si usò in forma di Neutr., per Acquietarsi, Calmarsi; detto di persona e di sentimenti. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 171: Allora la badessa, di ciò molto contristata, tolse olio e ale, e unselane; e fatta sopra lei orazione, mitigò un poco e tornò in se medesima.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 161: Per la qual cosa si dimostra.... di quanto merito e di quanta virtù appo Dio era l'anima di Eutichio, per lo cui vestimento alzato e portato in aere la ira sua (di Dio) mitigava, e mandava l'acqua.