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1) Dizion. 5° Ed. .
CHIOSA.
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CHIOSA.
Definiz: Sost. femm. Breve dichiarazione di una parola o di un passo oscuro, che si fa ad alcun testo.
Dal lat. glossa. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 295: Le chiose mostreranno A quei che leggeranno, ec.
Esempio: Leggend. quattr. M. 11: Qui dice la chiosa, che propria cosa è delli buoni Angeli, quando appariscono, che confortano altrui.
Esempio: Dant. Conv. 97: Questo non si può dire dello latino, che per comento e per chiosa a molte scritture è già stato domandato.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 82: Pur quand'io sento dire, oltramontano, Vi fo sopra una chiosa col verzino, Idest nimico al sangue italiano.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 223: Dove si va egli ogni mattina Così all'alba? E. A casa d'un dottore Amico mio, a studiar certe chiose.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 135: Vi faceva chiose e comenti nell'una lingua e nell'altra.
Esempio: Red. Esp. nat. 69: Lo scoliaste greco scrisse queste chiose in quel paese, dal quale di primo volo partono le gru.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 32: Alle leggi poi di Giustiniano fecero le chiose i primi interpreti di quel gius risuscitato, cioè Irnerio, Martino ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 77: Che repliche, domande, citazioni, Voti, chiose, pareri, atti, scritture?
Definiz: § I. E per similit. Spiegazione di parole o discorsi di senso alquanto oscuro. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Ciò ch'i' dicea.... e che ti fece Verso me volger per alcuna chiosa.
Esempio: E Dant. Parad. 17: Figlio, queste son le chiose Di quel che ti fu detto.
Definiz: § II. Fare la chiosa, o le chiose, a un discorso, a un fatto, e anche sopra una persona, vale Farvi sopra osservazioni che sentono del maligno. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 43: Io son sempre il bersaglio a ogni mira, Ognun fa sopra me sue belle chiose.
Definiz: § III. Non accordarsi la chiosa e il testo, trovasi per Non corrispondere il fatto o i segni del fatto con le promesse, le speranze e simili. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 81: E non si fida a Bianciardin di questo, Chè non s'accorda ben la chiosa e 'l testo.
Definiz: § IV. Chiosa dicesi familiarmente una Macchia d'inchiostro, d'olio e simili, alquanto larga, fatta o in un foglio o nelle vesti.
Definiz: § V. Ed anche Macchia, Livido, Chiazza nella persona, o Crosta di bolla. –
Esempio: Not. Malm. 1, 295: Questa voce Chiosa per similitudine significa ancora le Croste delle bolle.
Definiz: § VI. Chiosa si disse anche una Piastrella di piombo sottile e tonda, gettata in forme dette Petrelle o Pretelle, che i fanciulli adoperavano nei loro giuochi invece di monete. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 146: Dove tu vai, to' sempre qualche cosa, Ch'io tirerei l'aiuolo a una chiosa.
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 119: Chiose, dicono i nostri fanciulli quelle monete di piombo, con che e' giuocano.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 378: Par che e' si giuocassino Dugento scudi in su la fede. M. Noccioli Son forse, o chiose?
Esempio: Allegr. Lett. ser Poi 9: Però quelle une son da agguagliarsi a queste altre, come le chiose agli scudi d'oro.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 178: La lasciassimo cadere [la ruzzola] su qualche pietra che avesse pendio, come fanno i fanciulli con le chiose, e che, battendo a sbiescio su la pietra pendente, acquistasse movimento in se stessa in giro.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 3 Introd.: Ed or non fia meschina Chi mi fidasse 'l suo, per quanto vale Il peso d'una chiosa.
Definiz: § VII. Ed anche una Piastrella di piombo, gettata, nel modo medesimo, con la quale saldavansi le pentole ed altri vasi di coccio. –
Esempio: Varch. Suoc. 4, 6: Pistoia, come interpreti tu quelle parole? P. Questa è una pentola, che non ha bisogno di chiosa nè di mezzugli. (Si scherza sul doppio senso di Chiosa, e sul Testo e la Pentola; volendo dire, che questo discorso non ha bisogno di dichiarazione.)