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Dizion. 5° Ed. .
DECHINARE e DICHINARE.
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pag.75
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DECHINARE e DICHINARE. Definiz: | Neutr. Aver pendenza o inclinazione, Volgere gradatamente al basso; ma oggi è voce di uso più che altro poetico. |
Dal lat. declinare. – Esempio: | Dant. Inf. 28: Lo dolce piano Che da Vercello a Marcabò dichina. | Esempio: | E Dant. Purg. 1: Volgiamci indietro, chè di qua dichina Questa pianura a' suoi termini bassi. |
Definiz: | § I. E per Venire dall'alto al basso, Scendere a poco a poco. – |
Esempio: | Tass. Gerus. 7, 23: Ma quivi (nella selva) dalle piante orride e spesse Nera e folta così l'ombra dechina, Che più non può raffigurar tra esse L'orme novelle. |
Definiz: | § II. E figuratam. – |
Esempio: | Rucell. Or. Cical. III, 1, 136: Nascono [le lingue] rozze, perfezionansi, e poi dalla loro cima dechinano. |
Definiz: | § III. Detto degli astri, pianeti e simili, Volgere all'orizzonte, al tramonto. – |
Esempio: | Tass. Gerus. 13, 6: Girò tre volte all'orïente il volto, Tre volte ai regni ove dechina il sole. |
Definiz: | § IV. Figuratam. e poeticam., detto di notte, giorno, o d'altro periodo di tempo, Volgere al termine del proprio corso. – | Esempio: | Dant. Purg. 7: Ma vedi già come dichina il giorno, Ed andar su di notte non si puote; Però è buon pensar di bel soggiorno. | Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 1, 14: E prima descrive l'ora del tempo, cioè il dichinare del dì, e 'l cominciare della notte. | Esempio: | Tass. Gerus. 9, 16: Quando a mezzo del suo corso ascende La notte, onde poi rapida dechina. |
Definiz: | § V. Pur figuratam., detto dell'età dell'uomo o del bruto, e riferito a vecchiezza o altro termine, vale Avvicinarvisi. – | Esempio: | Tass. Gerus. 12, 33: Ma sendo io colà giunto, ove dechina L'etate omai cadente alla vecchiezza,... Nella patria ridurmi ebbi vaghezza. | Esempio: | Menz. Pros. 3, 24: Fanno d'invidia molta ir piena l'etade, che al suo occidente dechina (qui in locuz. figur.). |
Definiz: | § VI. Detto di persona, e riferito a cose morali, e più specialmente a peccato, passione, vizio e simili, vale Lasciarvisi andare, Cadervi. – |
Esempio: | Collaz. Ab. Isaac volg. 104: Come puote l'uomo uscire e dilungarsi da quella maravigliosa e divina contemplazione, e dichinare ad altra cosa? | Esempio: | S. Bern. Lett. F. 153: Quando [l'uomo] dichina alla curiosità del mondo, è allora concupiscenzia d'occhi; ma quando dichina a desiderio di gloria, overo d'onore, è superbia di vita. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 400: Potrà alcuno forse fare a credere.... che l'altiero animo vostro,... a guisa di nobile uccello a viva preda ammaestrato, in questo atto dichini ad ignobilità. |
Definiz: | § VII. Per similit., detto di animale. – |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 512: E queste cotali [aguglie] dechinano ad ignobilità e natura di nibbj. |
Definiz: | § VIII. E per Indursi, Condiscendere, Piegarsi, e simili, a checchessia, o a far checchessia. – |
Esempio: | Fr. Giord. Pred. 8: Oh com'egli (il demonio) si tenne lieto, quando egli vide ch'ella (Eva) dichinò a udirlo. | Esempio: | Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 48: Ma quando pur dichinassono a onesta domanda, non ci partiremo dal ragionamento, venendo Pistoia con noi insieme alla concordia. |
Definiz: | § IX. Detto di popolo, stato, istituzione, arte, e simili, vale Venir meno di potenza, di prosperità, di reputazione, di perfezione; Decadere. – | Esempio: | Baldin. Vit. Brunell. A. 159: Come egli era addivenuto negli altri luoghi, avvenne quivi (in Roma), che dichinando lo 'mperio, dichinò l'architettura e gli architettori. |
Definiz: | § X. E per Cadere, Venir giù, scostandosi dalla linea dritta; Deviare. – | Esempio: | Marchett. Lucrez. 76: È pur forza al certo Che dechinino alquanto i primi semi. |
Definiz: | § XI. Att. Piegare, Volgere in basso, Abbassare. – |
Esempio: | Car. Eneid. 9, 1179: Egli morendo Giacque rovescio, e dechinò la testa, Parte a l'omero destro, e parte al manco. | Esempio: | Mont. Iliad. 13, 788: Al cono dell'elmetto irto d'equine Chiome sotto il cimier Pisandro indarno La scure dechinò. |
Definiz: | § XII. E poeticam., trovasi per Appoggiare, Posare, checchessia, dandogli una tal qual inclinazione. – |
Esempio: | Car. Eneid. 12, 228: Chi di qua, chi di là preso il suo loco, Piantar le lance, dechinar gli scudi. |
Definiz: | § XIII. Neutr. pass. dechinarsi Andare gradatamente abbassandosi, Inclinarsi. |
Definiz: | § XIV. E per Scendere, Scorrere in giù, ed altresì Volgersi in basso; detto di cose naturali. – |
Esempio: | Dant. Inf. 32: La valle, onde Bisenzio si dichina. | Esempio: | Cic. Tusc. 16: Queste due parti (fuoco ed aere) niente hanno che si dichini, e sempre le superiori regioni addomandano. |
Definiz: | § XV. E per Scender giù da luogo elevato; Discendere: anche figuratam. – | Esempio: | Dant. Conv. 249: Dove la filosofia è in atto, si dichina un celestiale pensiero, nel quale si ragiona questa essere più che umana operazione. | Esempio: | E Dant. Rim. 192: Quivi, dov'ella parla, si dichina Uno spirto dal ciel, che reca fede, Come l'alto valor ch'ella possiede, È oltre a quel che si conviene a uno. |
Definiz: | § XVI. Detto di astri, vale Volgere all'occaso. – |
Esempio: | Sannazz. Arcad. 10: Veggendo che 'l sole era per dechinarsi verso l'occidente,... cominciammo con lento passo a movere soavemente i mansueti greggi. |
Definiz: | § XVII. Dichinarsi ad una cosa, detto di persona, vale figuratam., Esser tirato a quella, Esservi inclinato. – |
Esempio: | Bocc. Com. Dant. M. 1, 484: Come la cosa amata sentirà e' costumi e le maniere dell'amante conformi alle sue, incontanente si dichinerà a doverlo così amare, come ella è amata da lui. |
Definiz: | § XVIII. E riferito a vizio, passione, ed altresì a cose ignobili e basse, vale Abbandonarvisi, Darsi ad esse. – |
Esempio: | S. Bern. Lett. F. 153: Quando si dichina alle cose carnali, è concupiscenzia di carne. | Esempio: | Bocc. Laber. 106: La qual [morte] più tosto chiamar dovevi, avendo riguardo a quello a che l'anima tua s'era dechinata. |
Definiz: | § XIX. Per Avvilirsi, Perdersi d'animo, Sgomentarsi. – |
Esempio: | Vill. M. 544: Indurati ne gli affanni e ne' pericoli, non si dichinavano a nulla: ma con fronte dura e pertinace più si mostravano fieri che mai. |
Definiz: | § XX. E per Umiliarsi, Abbassarsi, ed altresì Sottomettersi, Assoggettarsi. – |
Esempio: | Vill. G. 2, 18: Non si volle dechinare all'obbedienza della Chiesa; anzi fu pertinace, vivendo mondanamente. | Esempio: | Cellin. Vit. 392: A me pareva avere molte gran ragione, e non mi volevo dichinare; perchè pensavo, se io mi fussi dichinato a scrivere umilmente, quelli uomini alla franciosa arebbono detto che io fussi stato peccatore. | Esempio: | Cecch. Spirit. 2, 3: Ch'i' non vo' che si vanti questo succido, Ch'i' me li sia dichinato. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 129: Essendo di lingua troppo libero, e non usato a dichinarsi. | Esempio: | Bonc. Serm. 33: Gesù Cristo.... da mensa levatosi, si dechinò a lavare i piedi de' discepoli suoi. |
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