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1) Dizion. 5° Ed. .
CARISSIMO
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CARISSIMO.
Definiz: Superlat. di Caro.
Dal lat. carissimus. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 36: Essendo da Dio rivelato a santo Francesco il pensiero del prete, sì lo fece chiamare a sè, e dissegli: Padre carissimo, quante some di vino ti rende questa vigna l'anno, quand'ella ti rende meglio?
Esempio: Libr. Amor.: Questo, Gualtieri, amico carissimo, voglio ec.
Esempio: Vill. G. 681: E però, carissimi fratelli e cittadini,.... chi leggerà e intenderà, dee avere assai gran matera di correggersi e lasciare i vizj.
Esempio: E Vill. G. 815: Il vino comune di vendemmia carissimo [valse], da fiorini cinque in sei il cogno, di soldi sessantaquattro il fiorino.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 114: Convenevole cosa è, carissime donne, che ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 11: La qual cosa a Cimone fu carissima.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 35: Anzi, ve ne priego io molto, e sarammi carissimo.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 69: Quale frutto risultargliene, se non l'avere comperato con carissimo prezzo una vergogna molto maggiore? (qui in locuz. figur.)
Esempio: Varch. Stor. 2, 142: Questa novella come giunse carissima e gioconda oltra modo ec.
Esempio: Tass. Dial. 1, 350: Ivi ancor si dimora carissimo al buon Cardinal Vercelli.
Definiz: § Aver carissimo checchessia, vale Gradirlo moltissimo, Averne, Provarne grandissimo piacere. –
Esempio: Gell. Lett. 444: Sua Eccellenza ha preso gran piacere de' vostri sonetti, ed halli più volte letti e mostri a più persone; sicchè venendovi bene far qualcosa altro, penso l'arà carissimo.
Esempio: Red. Lett. 3, 162: Gli distribuirò [gli esemplari] a questi dotti amici, i quali avranno carissimo di arricchirne le loro librerie.
Esempio: E Red. Lett. 3, 179: Credo infallibilmente che la serenissima Granduchessa abbia carissimo.... che V. A. S. conduca a Pisa il serenissimo sig. Principe Gastone.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 29: Ho poi carissimo che voi siate tuffato affatto negli studj delle mattematiche e della filosofia.