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1) Dizion. 5° Ed. .
IRACONDO.
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IRACONDO.
Definiz: Add. Inclinato, Proclive, all'ira, Che agevolmente s'adira: detto così di persona, come di animo, cuore, e simili.
Dal lat. iracundus. –
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 231: Essendo [i giovani] iracondi e pieni di speranza, l'iracondia è cagione che non temono, conciosia che nessuno adirato tema.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 53: Fu senza misura iracondo, quando montò in autorità.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 517: E 'l Poliziano fa una dissertazione, gl'ingegnosi essere iracondi: volendo difendere o piaggiar l'indole del suo nobil discepolo.
Esempio: Crudel. Pros. 144: Pensoso, torbido, malinconico, o fiero e iracondo, passa (l'uomo) nelle pene l'adolescenza.
Esempio: Manz. Poes. 130: Non ha più nemici Il tuo Romano: intera, e tal che basti Al cor più fiacco ed iracondo, ei gode La sicurezza e la vendetta.
Definiz: § I. E per semplicemente Irato, Adirato. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 70: Io dico il buon Frontin, per cui Ruggiero Stava iracondo e più che mai sdegnoso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 44, 92: Come bambin, se ben la cara madre Iraconda lo batte e da sè caccia, Non ha ricorso alla sorella o al padre, Ma a lei ritorna, e con dolcezza abbraccia: Così ec.
Definiz: § II. Figuratam., e poeticam., detto di mare o di grosso fiume, per Impetuoso, Violento. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 53: Figarolo e Stellata il legno passa, Ove le corna il Po iracondo abbassa.
Esempio: Bern. Orl. 30, 9: Raffrena alquanto il tuo corso veloce, Altiero fiume, lucido e profondo, Benchè t'aspetti alla tua larga foce, Vago di sì bell'acqua, Adria iracondo.
Definiz: § III. In forza di Sost. Persona iraconda; ad altresì, figuratam., Indole, Natura, propria delle persone iraconde. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 167: Dice Seneca: Gli pensieri degl'iracondi sono fatti come gli figliuoli della vipera, che rodono la lor madre nel ventre.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 15: Dipinse con bellissima invenzione il genio, e, come sarebbe a dire sotto una figura stessa, la natura del popolo ateniese, quale ella era: dove in un subietto medesimo volle che apparisse il vario, l'iracondo, il placabile, il clemente, ec.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 33: Nel rimanente poi tutti gli altri, che da' viziosi, da' voluttuosi, dagl'iracondi e da' vendicativi si hanno per beni,... mali e colpe gravissime sono e non beni.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 337: Questa malagevolezza che pruovasi in curar l'ira ed in soggettarla, concorre anche potentemente ad addensare e ad accrescere le tenebre nel cuore di questi iracondi.