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1) Dizion. 4° Ed. .
PRIGIONIERE, e PRIGIONIERO.
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PRIGIONIERE, e PRIGIONIERO.
Definiz: Prigione. Lat. captivus. Gr. αἰχμαλωτός.
Esempio: Vit. Plut. E quanti prigionieri egli prese dell'oste di Fili, tutti gli lasciò.
Esempio: Petr. son. 56. E come vero prigioniero afflitto, Delle catene mie gran parte porto.
Esempio: Bern. Orl. 1. 17. 10. Rimaner conveniva prigioniero, Nè mai per modo alcun potea fuggire.
Definiz: §. Per Colui, che sta a guardia delle prigioni, Carceriero. Lat. carceris custos. Gr. δεσμοτηριοφύλαξ.
Esempio: Bocc. nov. 16. 21. Disse il prigioniere: che monta a te quello, che i grandissimi Re si facciano?
Esempio: E Bocc. lett. Pin. Ross. 273. Finalmente le catene trionfali, e la strettezza della prigione colla rigidezza del prigioniero infino alla morte ontosa provò.
Esempio: Dep. Decam. 134. Come anche prigioniere (significa) colui, che tiene le chiavi, e la cura della prigione ec. e colui, che è prigione.