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1) Dizion. 5° Ed. .
MASCHERA
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MASCHERA.
Definiz: Sost. femm. Volto posticcio, per lo più di cartapesta, più o meno contraffatto, col quale alcuno si cuopre la faccia, o per divertimento o per non essere riconosciuto, specialmente nel carnevale.
Dall'arabo maskhara, Persona che fa ridere, Buffone; spagn. máscara e portogh. máscara; e mascara in molti dialetti italiani. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 242: Buffalmacco.... ordinò d'avere una di queste maschere che usare si soleano a certi giuochi, li quali oggi non si fanno; e messosi in dosso un pilliccion nero a rovescio, in quello s'acconciò in guisa, che pareva pure un orso, se non che la maschera avea viso di diavolo ed era cornuta.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 102: Pare a ciascuno d'essere il Secento, Com'al viso la maschera s'ha messo.... Solamente la carta con quel gesso Ti fa giovane e vecchio a posta tua, ec.
Esempio: Car. Apol. 117: Mi delibero di darvela grossamente ad intendere, prima con uno essempio materiale de le maschere; il qual mi soviene ora, perchè siamo di carnovale, che i mascherati vanno a torno, perchè voi siete da Modena, dove le maschere si fanno ec.
Esempio: E Car. Apol. 120: Che se voi volete contrafare un maestro di scuola..., non vi mettiate un grugno di porco o un teschio d'asino, ma una maschera o da filosofo o da dottore, che lo rappresentino a la prima vista.
Esempio: Cecch. Masch. 4, 12: Io ho accattato la maschera, e questo Abito.
Esempio: Capor. Rim. 93: In una cassa..., Fra molt'alga marina, intorno a cento Maschere modenesi di più sorte, ec.
Esempio: Chiabr. Firenz. 7, 53: Con maschera gentil copri l'aspetto; Così vedrai la peregrina gente, Ed a gli occhi di lor sarai nascosta.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 91, 2: Maschera.... Faccia o testa finta: fassene di più sorte, come di cartapesta, di cartone, di velluto, e d'altre simili materie.
Esempio: Fag. Pros. 49: Ma chi direbbe, che oltre al nascondere la persona, accrescesse anche bellezza la maschera? Che non appaiono alcune femmine colla moretta sul volto?
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 2, 11: Colla maschera al viso, chi vi puol riconoscere? A. Ad ogni abito ci sarà la sua maschera propria. Piglia quella da ussero co' baffi.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Diviz. Prol. 377: E sempre sempre trovai donne che si lisciavano.... – Diacin ne vadia, con tanto lisciarsi! – diceva io fra me medesimo: – può egli essere che queste meschine non si accorghino, che per voler parer più belle si fanno maschere, e si guastan la vita ec.?
Definiz: § II. E in locuz. figur. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 169: Usasi in poesia Parlar con una maschera sul volto; Ma el savio intende, e ridene lo stolto.
Esempio: Poliz. Pros. 30: Se tu sapessi che maschera e come grave t'ha messo addosso la fortuna, non lasceresti di far nulla di tracciare sempre come tu possa onore e gloria guadagnare.
Esempio: Car. Apol. 120: Egli a madama Margherita ha messo.... la maschera di perla; al suo sapere, la maschera di Febo; al desiderio, quella del foco; al favore, quella del lume; a i poeti, de' cigni; al Caro, d'uccello tarpato e roco; a lo scrivere ed al poetare, del volare e del cantare.
Esempio: Galil. Op. II, 556: È vero che (quella operazione) non era scopertamente tratta dal mio libro, ma era bene la mia seconda operazione mascherata; e la maschera non gli era stata messa dal Capra, ma dal Fiammingo.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 519: Da questa parabola del Vangelo si può anche trarre il quinto rimedio: ed è levar la maschera dell'escusazione al difetto. Con tal maschera cercò di coprirlo il già detto servo, ponendo avanti per sua discolpa, ch'egli ec.
Esempio: Segner. Op. 4, 574: Tolta questa, una tale autorità rimarrebbe bersaglio alle lingue stesse plebee, senza che bastasse a difenderla alcuna maschera, perchè alla fine nessuna maschera cuopre mai tutto l'uomo.
Esempio: Marchett. Lucrez. 133: Allor finalmente escon le vere Voci dall'imo petto, e via si toglie La maschera, e scoperto il volto appare (il testo lat. ha: eripitur persona).
Definiz: § III. E figuratam., con un compimento retto dalla prep. Di, vale Apparenza, Aspetto simulato, Copertina, e simili; e usato in modo assoluto, Falsa apparenza, Infingimento, o simile. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 86: Grandissimo affare è quello che m'avete conferito: io però vi prometto di portarlo a S. A., e m'ingegnerò di mettergli una maschera di facilità.
Esempio: Fag. Pros. 52: A chi colla maschera dell'onestà e dello zelo riesce di togliere, per suo privato vantaggio, ad altri pubblicamente la fama e l'onore; ec.
Esempio: E Fag. Pros. 55: Ed il mondo, ingannato da queste maschere, crede alla menzogna, premia la malizia, remunera la frode, e fa le grazie al demerito.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 2, 460: Questa è una maschera di pietà, e un imbratto di divozion falsa e veri peccati.
Esempio: Giord. Op. 2, 276: Ma tutto questo è finzione, vedete; è maschera presa a tempo; al primo cambiar di vento, uscirà dalle nubi la vera figura.
Esempio: Giobert. Apol. 11: Non fu altro che il desiderio di salvar la religione cattolica dall'eterodossia, invalsa prima sotto la maschera dell'eresia, e poi allo scoperto in forma di miscredenza.
Esempio: Lambr. Elog. 31: Quella (la probità) che non lascia alle passioni pigliar maschera onesta, nè si appaga dell'approvazione degli uomini, nè seconda i capricci della moda, nè cede alla furia delle mattezze.
Definiz: § IV. E con un compimento di persona, vale Nome falso o finto. –
Esempio: Galil. Op. VI, 219: E ben ch'io m'avvisi che questo nome, non mai più sentito nel mondo, di Lotario Sarsi serva per maschera di chi che sia che voglia starsene sconosciuto, non mi starò, come ha fatto esso Sarsi, a imbrigar in altro per voler levar questa maschera.
Esempio: E Galil. Op. VI, 220: E di questi secondi credendo io che debba esser quegli che si cuopre con questa maschera di Lottario Sarsi..., mi credo ancora che, sì come così sconosciuto egli si è indotto a dir cosa contro di me che a viso aperto se ne sarebbe forse astenuto, così ec.
Definiz: § V. Maschera, insieme col volto posticcio, denota altresì l'Abito che veste la persona, e che è conveniente ad esso volto, o imitante un dato costume. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 100: Ogni anno andavo attorno, Quando con una veste alla leggieri, Quando s'un cavallaccio di ritorno, Con maschera d'un vecchio da brachieri, Quando appiè ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 366: Smascherato. Tolta via la maschera, l'abito finto; contrario di Mascherato ec.
Definiz: § VI. Per similit., e in ischerzo o per dileggio, dicesi di Qualsivoglia abito non proprio della persona che n'è rivestita, o non conveniente ad essa. –
Esempio: Giust. Vers. 51: Eh torna Becero, Torna droghiere, Leva la maschera Di cavaliere.
Definiz: § VII. E per Persona mascherata: e nel plur. denota altresì La turba delle persone mascherate, e il loro andare attorno tumultuosamente. –
Esempio: Bern. Orl. 33, 48: Una maschera par, non cavaliero; Tutto coperto s'ha gli occhi e la faccia.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 103: Maschera ognun si chiama, e vassi a spasso In compagnia di musiche e buffoni, Di liuti e sonagli in gran fracasso.
Esempio: E Franz. M. Rim. burl. 2, 104: Alle maschere s'usa aver rispetto, E raro è chi le noie o chi l'affronte.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 132: Stette pochi giorni in Roma, e fu di carnevale, che, rispetto alle maschere, Monsignore andava attorno mal volentieri.
Esempio: Tass. Lett. 2, 6: Nè cercherei men volentieri fra le prediche quel che non potei ritrovar fra le maschere; perchè non sono tanto desideroso di piacere, quanto di quiete.
Esempio: Galil. Op. VI, 220: Così non gli debba dovere esser grave che, valendomi del privilegio conceduto contro le maschere, possa trattar seco liberamente.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Cannamusini, e tali altri di donne Abiti e vestimenti che portaro Già l'avole dell'avole,... regali E da scene e da maschere.
Esempio: E Buonarr. Cical. III, 1, 22: Comparsero le prime persone dell'invenzione, molte maschere a piedi, che venivano con abito che, ricoprendo l'ignudo, l'ignudo imitavano.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 2, 264: Fuori del sudetto tempo del carnevale, e delle publiche maschere, è proibito il travestirsi.
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 3, 8: Signore maschere, il mio padrone ha le sue ragioni per comandarmi, ed io ho le mie per ubbidirlo.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 178: Proibiscano alle maschere il fermarsi avanti le chiese.
Esempio: Not. Malm. 1, 367: Si chiama maschera, tanto il volto finto, fatto di cartapesta o d'altra materia, che chi porta la maschera.
Definiz: § VIII. E per similit., Persona travestita, e fingentesi alcuno. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 89: A cavar via questa maschera Di casa non mi fia molta fatica, Ma allo spiccarlo dal vecchio ti voglio; Perchè ec.
Definiz: § IX. E figuratam., Persona finta, simulatrice, o, come anche dicesi, doppia. –
Esempio: Giust. Vers. 68: Briganti e maschere D'ogni paese.
Esempio: E Giust. Vers. appr.: E ghibellini, E guelfi, e maschere D'ogni paese.
Definiz: § X. Maschera, dicesi Quel personaggio teatrale, inventato un tempo a rappresentare, per via di maschera e di conveniente vestiario, chi esercitava alcuna professione, o il tipo speciale di un uomo volgare, di una città o provincia; come la Maschera del Dottore, di Arlecchino, di Pantalone, di Pulcinella, di Stenterello, e via discorrendo. –
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 2, 11: Se ascoso sotto qualcun di questi abiti posso arrivare a chiarirmi di qualche cosa, la signora Dianira vuol far più d'un carnevale in villa.... Questo da Arlecchino non mi si conviene. Nè men questo da Dottore, e quest'altro da Pantalone. Son maschere parlanti, sarei forse riconosciuto. Questo da Ussero non mi dispiace. Proviamocelo un po', per vedere se mi stesse bene.
Definiz: § XI. E dicesi pure la Guardia del teatro, che un tempo era una delle stesse Maschere teatrali, ed oggi veste una speciale foggia di abito o livrea.
Definiz: § XII. Maschera, per similit., si dice Quel riparo che soglion tenere alla faccia, durante i loro esercizj, gli schermitori.
Definiz: § XIII. E anche dicesi La pelle che avvolge la testa del filugello. –
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 381: A poco a poco la pelle si fende (nelle mute), cade quella del capo che dicesi maschera, e per quell'apertura adagio adagio esce il baco dalla vecchia pelle come da un fodero.
Definiz: § XIV. E così pure chiamasi comunemente La forma del volto di un cadavere, rilevata col gesso o con la cera.
Definiz: § XV. Maschera scenica, per lo più con l'aggiunto di scenica, intendesi Quella fatta di cuoio o di legno che gli attori teatrali, e propriamente presso i Greci e i Romani, si mettevano al volto, o s'infilavano in capo (essendo più spesso una testa vuota), per rendere più sonora la voce, raccolta in essa e mandata fuori per mezzo della grande bocca. –
Esempio: Don. Music. scen. 13: E le bocche delle maschere virili formarle con certa concavità, che veniva a mandar fuori la voce più unita, come ho visto usare in Francia da qualche basso, che ec.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. XX: Sono in questo museo molte teste di gorgoni, Giovi Ammoni, baccanti, maschere sceniche, e teste di leone servite.... come per capi di chiodi e per ornamento delle sedie, delle porte, o d'altre cose simili.... Una maschera scenica su un clipeo.... si vede che è servita per qualche bocchetta di fontana.
Esempio: Salvin. Casaub. 35: Giacciono in terra quinci il cantaro del Sileno, versato il vino; quindi la maschera tolta dal capo d'un istrione co' suoi ciondoli, o laccetti.
Esempio: Fag. Pros. 44: Il che mi conferma la maschera scenica, con deforme apertura di bocca, con ispida e rabbuffata barbaccia, orecchi satireschi e corna caprine, posta in mano a Talia..., usatissima perciò da' comici latini: ed in ispezie da quei che recitavan la parte di servo balordo e ridicolo, la qual pur chiamavasi larva, pretendendo con essa mettere un vano ridicoloso timore; il che facilmente ne' fanciulli seguiva.
Esempio: E Fag. Pros. 46: E quell'apertura e concavità così caricata di bocca, che tal maschera avea, vuole Aulo Gellio che rendesse maggiore il tuono della voce, e fusse chi cantava o recitava con essa meglio sentito: quasi che sotto di quella, la voce raccolta, più chiara e più sonora n'uscisse.
Definiz: § XVI. Term. delle Arti del disegno. Faccia, o Testa, di persona, oppure di animale vero o fantastico, spesso in forma bizzarra, che ponesi per ornamento in certi membri architettonici, in lavori di scultura, d'intaglio, di oreficeria, e in cose da servire di abbigliamento, come borchie, fermagli, spille, cinture, e simili. –
Esempio: Cellin. Vit. 24: Era intagliato in esso un gruppo di fogliami, fatto all'antica, con molti puttini ed altre bellissime maschere.
Esempio: E Cellin. Pros. 137: Ancora avvertirai, che avendo fatto maschere in sul tuo vaso, quando tu arai fatto le sopradette diligenzie alla tua cera, e spiccata che l'arai dal tuo vaso, piglierai la tua forma di maschera, ed in quel cavo della maschera metterai una grossezza di cera quanto una sottil costola di coltello, o più o manco che tu vorrai che la tua maschera venga grossa.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 109: Avere straforato sfere di astrologi,... ed in altre (opere di travertino) libri aperti con le carte, lavorati con diligenza trofei e maschere.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 127: Dove si vede il musaico lavorato con quadretti di marmo piccoli, conducendo fogliami, maschere ed altre bizzarrie.
Esempio: Ross. B. Appar. Est. 8: Apollo aveva una biondissima capelliera crespa,... e una maschera d'oro in fronte.
Esempio: E Ross. B. Appar. Est. 10: In dosso una ricca vesta accollata,... e riccamente abbigliata con borchie e maschere d'oro, e con veli in gran quantità.
Esempio: E Ross. B. Appar. Est. 23 t.: Affibbiati (i calzari) con lame d'oro e d'argento, e all'ultima affibbiatura una bella e vaga maschera d'oro.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 440: Un simil Bacco si vede scolpito in un topazio di questo museo, della grandezza del presente disegno, che ha inoltre su una colonna una maschera, che era altresì delle cose a lui consecrate.
Definiz: § XVII. E talora è usata per lo stesso che Mascherone. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 109: Ma più d'ogni altro maestro ha nobilitata questa pietra (il travertino) Michelagnolo Buonarroti nell'ornamento del cortile di casa Farnese, avendovi, con maraviglioso giudizio, fatto d'essa pietra far finestre, maschere, mensole e tante altre simili bizzarrie, lavorate tutte come si fa il marmo.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 124: Le fontane che nei loro palazzi, giardini ed altri luoghi fecero gli antichi, furono di diverse maniere; cioè alcune isolate, con tazze e vasi d'altre sorte; altre allato alle mura, con nicchie, maschere o figure od ornamenti di cose marittime; altre poi ec.
Definiz: § XVIII. Mezza maschera, vale Maschera che cuopre la faccia dalla fronte alla bocca.
Definiz: § XIX. In maschera, usato a modo di aggiunto, vale Portando la maschera, Nascosto sotto la maschera, Vestito con abito da maschera, Mascherato; anche per similit., e figuratam. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 101: Fansi in maschera cose, che in palese Non si farieno.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 109: Compagni in maschera furono i due Arciduchi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 247: Il medico Andò la notte a quella veglia in maschera.
Esempio: Dat. Lepid. 46: Essendo in maschera cadde di carrozza, e battè leggermente un ginocchio sopra una ruota.
Esempio: Magal. Lett. scient. 296: Chi sa che la B, dalla quale comincia indispensabilmente il patronimico orientale, siccome è passata nel paese di Gales in maschera da P, non sia passata a noi senza maschera, nel suo suono vergine, che ella ritiene a casa sua, quando ec.
Esempio: Fag. Comm. 1, 222: Il signore Anselmo è voluto andare in maschera a vegghia dal signor Orazio.
Esempio: Giust. Vers. 50: Salute a Becero, Viva il droghiere; Bellino, in maschera Di cavaliere!
Definiz: § XX. E figuratam., per Nascosto, Che si tien occulto, Che non si palesa. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 365: E' non e' è male alcuno. B. E' potrebb'essercene, Chè questo star nascosto, e aspettar commoda Occasïone.... E ehi è questo giovane? O che fa qui attorno così in maschera?
Definiz: § XXI. Pur figuratam., detto di cosa o fatto, per Occulto, Non palese, Segreto. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 218: Come, come? Ess'ei pacificato col figliuolo? N. Non per ancora, e fors'anco che sì; Ma ell'è ancora come dire in maschera.
Definiz: § XXII. In maschera, posto avverbialm., vale figuratam. Copertamente, Sotto mentite spoglie. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 81: Egli è vero, io tel confesso, Ch'io l'ho, e ch'io la godo (la dama) in casa; ma Con poco pro, in maschera, e con tema Sempre ch'e' non si scuopra questo inganno.
Definiz: § XXIII. E pure per Copertamente, Senza farsi chiaramente intendere, e simili, usato coi verbi Dire in maschera, Favellare in maschera, e simili. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 156: Non volendo io favellare in maschera, e mandar cosa nessuna, come si dice, in capperuccia, a chi dimandasse perchè ec.
Esempio: Cecch. Dot. 1, 1: Bindo, di grazia, parlami più chiaro. Questo tuo dire in maschera: Tu eri tenuto a fare, e tu eri tenuto a dire; mi par che dia in non nulla.
Definiz: § XXIV. E per Fintamente, Simulatamente. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 252: Deh! di grazia ditemi Come sta questa cosa: è egli, o datemi A creder voi di voler moglie in maschera?
Definiz: § XXV. Senza maschera, posto avverbialm., vale Senza alcun travestimento, e figuratam. Senza modificazione o alterazione. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 296: Chi sa che la B, dalla quale comincia indispensabilmente il patronimico orientale, siccome è passata nel paese di Gales in maschera da P, non sia passata a noi senza maschera, nel suo suono vergine, che ella ritiene a casa sua, quando ec.
Definiz: § XXVI. Sotto maschera, pure posto avverbialm., vale Non schiettamente, Simulatamente. –
Esempio: Poliz. Lett. 253: E da qui inanzi, quando mi scriverete con tali colori e lustre e circuizione, e sotto maschera, non vi risponderò.
Definiz: § XXVII. Andare in maschera, o Ire, in maschera, vale Mascherarsi, Andare mascherato in pubblico, e anche semplicemente Uscir fuori mascherato, a fine di divertirsi, specialmente di carnevale. –
Esempio: Cecch. Masch. Prol.: Son certo.... Che in questi dì del Carnovale, la Maggior parte degli uomini, e fors'anco Delle donne, o e' vanno, o e' desiderano, Per disfogare i capricci che vengono Nella testa, di andare attorno in maschera.
Esempio: E Cecch. Masch. 4, 12: Benedetto sia colui Che trovò l'ire in maschera, chè pure Tu puoi, senz'esser conosciuto, andare A fare i fatti tuoi.
Esempio: Galil. Op. VI, 219: Molte volte coloro che vanno in maschera, o son persone vili che sotto quell'abito voglion farsi stimar signori e gentiluomini...; o talora son gentiluomini che deponendo, così sconosciuti, il rispettoso decoro richiesto a lor grado, si fanno lecito, come si costuma in molte città d'Italia, di poter d'ogni cosa parlare liberamente con ognuno, ec.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 12, 21: Corsesi un palio e fessi una barriera, E in maschera s'andò mattina e sera.
Esempio: Fag. Comm. 1, 121: Ma che avete fatto così travestito co' miei panni? Qual urgenza v'ha fatto andare in maschera?
Definiz: § XXVIII. Per similit. –
Esempio: Fag. Pros. 51: Ed in quante diverse figure non andarono in maschera Acheloo, Proteo,... e tutti quegli altri infiniti, de' quali ec.
Definiz: § XXIX. E figuratam. –
Esempio: Fag. Pros. 52: Bastando, per far tutto, essere una cosa ed un'altra parere; e ciò non vuol dir altro, che andar sempre in maschera, cioè mai non dire il vero, sempre fingere ed ingannare.
Esempio: E Fag. Pros. 59: Perciò vanno in maschera tutti gli uomini ogn'ora: volontariamente i tristi, per viver felici; per forza i buoni, per non morir disperati.
Definiz: § XXX. E in costrutto con un compimento retto dalla prep. Da, vale Travestito in quella foggia o forma indicata dal compimento; anche per similit., e figuratam. –
Esempio: Fag. Pros. 50: Quindi videsi Giove sempre andare in maschera: ora da uomo, in figura or di pastore, or di birbante: ora da donna; una volta, da Diana, un'altra, da vecchia: spessissime volte da bestia, ec.
Esempio: E Fag. Pros. appr.: Giunone sua sorella.... anch'ella andò in maschera, da vecchia, e talora da vacca.
Esempio: E Fag. Pros. 55: In somma,... tutti i vizj da virtù vanno in maschera: nessun mostra più la vera sua faccia, dalla quale l'interno chiaramente si scorga; e se pur trovasi alcuno che non voglia ire in maschera, in misero stato rimane.
Esempio: E Fag. Pros. 57: La cicalata, se ionon ci badava, anch'ella andava in maschera da predica, ed il carnoval da quaresima.
Esempio: E Fag. Pros. 60: E non imparan già da Giunone, che andò in maschera da Pasquella, per così scoprire gli andamenti di Giove...; ma l'istesse Pasquelle più grinzose e sdentate vanno in maschera da ragazze, non per iscoprir del marito i rigiri, ma ec.
Definiz: § XXXI. Cavar la maschera a checchessia, vale Scoprirlo, Renderlo palese. –
Esempio: Red. Osserv. Vip. 7: Non potrei mai a bastanza.... spiegarvi, quante esperienze.... si sono fatte, e per mezzo di quelle a quante menzogne si è cavata la maschera.
Esempio: Fag. Pros. 53: Ond'è che.... scoprir la verità, Cavar la maschera, da' più accreditati scrittori di nostra lingua fu detto.
Definiz: § XXXII. Cavarsi la maschera, Levarsi la maschera, Togliersi, o simile, la maschera, vale figuratam. Lasciare le false apparenze o le simulazioni, Cessare di fingere, Scoprire il proprio sentimento, Appalesarsi quale uno è. –
Esempio: Varch. Ercol. 136: Cavarsi la maschera, è non volere esser più ippocrito, o simulatore, ma sbizzarrirsi con uno senza far più i fraccurradi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 297: Com'e' sente dir che il nostro medico Abbi conchiuso, e' si trarrà la maschera, E verrà via soffiando com'un istrice.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 210: Finalmente cavandosi, come si suol dire, la maschera, per venir ad un fine, bandivano guerra implacabile alli seguaci della fazione Ugonotta.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 44: Ma le faville entrateci da Trespiano, lavorando a poco a poco, levarono un incendio tale, scoprendosi in più luoghi ammalati contagiosi, che, per estinguerlo, fu di mestieri cavarsi la maschera e dichiararsi per infetti.
Esempio: Segner. Mann. ott. 458: Ma dipoi; pigliato più cuore gettò la maschera, con farla da rapitore, ec. (qui in locuz. figur.).
Esempio: Fag. Pros. 53: Ond'è che.... dir il suo parere alla libera e con isdegno, Cavarsi la maschera.... da' più accreditati scrittori di nostra lingua fu detto.
Definiz: § XXXIII. Pure per Scoprirsi, Palesarsi, detto di cosa il cui procedimento sia rimasto per alcun tempo nascosto. –
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 81: Nel terzo o nel sesto o nell'ottavo, ed in alcuni pochi nel decimo giorno, è finito l'inganno, e la malattia si è cavata la maschera, poichè la febbre inaspettatamente.... ha fatto un notabile risalto, ec.
Definiz: § XXXIV. Dipingere le maschere, trovasi per Usare, Commettere, falsità e inganni. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 7, 81: Or se il peccato a Ascalona t'ha giunto, Non vo' che più le maschere dipinga; Per tanto son disposto che tu moia.
Definiz: § XXXV. Fare le maschere, ed anche trovasi Fare maschere, vale Mascherarsi insieme con altri. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 262: Messalina, più sfrenata che mai, faceva in casa le maschere de' vendemmiatori nel buono dell'autunno (il lat. ha: simulacrum vindemiae per domum celebrabat).
Esempio: Ambr. Furt. 5, 11: Padrone, io sono il Gualcigna. M. L. Il Gualcigna? Oh che abito è questo, eh? G. Abbiam fatto maschere; ma ascoltate.
Esempio: Fag. Pros. 41: Altro non resterammi a provare, perchè il carnovale in ogni sua parte sempre si mantenga, e mai non finisca nè muoia, che si facciano ancor queste maschere che voi negate.
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 2, 11: Oh! che vuol far le maschere, signor padrone?
Definiz: § XXXVI. E figuratam., Fare le maschere o la maschera, vale Fingere, Simulare. –
Esempio: Bern. Orl. 20, 4: Non hanno a far le maschere i Cristiani; Chi non mostra quel ch'è, va con inganni.
Esempio: Fag. Pros. 53: Far le maschere,... per Fingere.... si piglia.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 185: Per certi miei padroni Sarà breve il carnevale, Nè la maschera faranno Tutto l'anno.
Definiz: § XXXVII. Mandare in maschera, vale Trafugare nascostamente, Togliere furtivamente e di soppiatto; anche figuratam.; ma non è oggi maniera comune. –
Esempio: Fag. Pros. 53: Mandare in maschera, per.... Trafugare nascosamente si piglia.
Esempio: E Fag. Comm. 1, 114: O canchita, che ti pilucchi chiunche tu sia, che vai in maschera per mandare in maschera la riputazione de' galantomini.
Definiz: § XXXVIII. Non conoscer maschere, dicesi proverbialm. per Non aver riguardo a nessuno. Così diciamo, ad esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Eh lui non conosce maschere: e quel che deve avere, lo vuole.
Definiz: § XXXIX. Parlare con la maschera sul volto, vale Non dire la verità, Non parlare sinceramente, Mentire. –
Esempio: Fag. Pros. 53: Onde è che Parlar colla maschera sul volto, che denoti l'Essere un mentitore, un bugiardo,... da' più accreditati scrittori di nostra lingua fu detto.