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Dizion. 3° Ed. .
GLORIARE
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GLORIARE.
Definiz: | Lodare, magnificare, e dar gloria. Lat. commendare, laudare, laudibus extollere.
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Esempio: | G. V. 12. 15. 3. Al cominciamento delle sue prediche, tanto il magnificava, e
gloriava. |
Esempio: | Dant. Par. 24. Per la verace fede a gloriarla. |
Definiz: | §. Gloriare neutr. pass. Prender gloria di se medesimo, e de' suoi fatti, vantarsi. Latin.
gloriari, se iactare. |
Esempio: | Boc. Nov. 91. 9. Meritamente gloriar vi possiate co' vostri vicini. |
Esempio: | E Lab. n. 104. Per gloriarsi d'avere un'huomo maturo, a guisa d'un
semplice garzone, ec. |
Esempio: | Petrar. Son. 102. Anzi mi glorio D'esser servato alla stagion più
tarda. |
Esempio: | Maestr. 2. 7. 1. Quando alcuno si gloria d'alcuno falso. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 6. 30. Demarato Lacedemone disse, che quella stessa moltitudine
[onde egli tanto si teneva, e gloriava], ec. doveva esser temuta da chi la menava. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 20. 1. Come talvolta fra l'ignota gente Lecito ad un'ignoto è
gloriarsi, ec. |
Definiz: | §. Gloriare pure in sent. neutr. pass. ma senza le particelle. |
Esempio: | Dan. Par. 16. Se gloriar di te la gente fai. |
Esempio: | G. V. 10. 201. 3. E quando più gloriava, e trionfava, la sua oste fu
sconfitta. |
Definiz: | §. Gloriare neutr. pass. Divenir glorioso, farsi glorioso, acquistar gloria. L. gloriam
adipisci, in famam venire. |
Esempio: | Com. Purg. 1. Che a Dante fosse mostrato, per lui, la gente ria, cioè la perduta
nello 'nferno, e poscia tanta di quella, che aspetta di gloriarsi nell'eterna vita. |
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