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1) Dizion. 4° Ed. .
GLORIARE
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GLORIARE.
Definiz: Lodare, Magnificare, e Dar gloria. Lat. commendare, laudare, laudibus extollere. Gr. ἐπαινεῖν.
Esempio: G. V. 12. 15. 3. Al cominciamento delle sue prediche tanto il magnificava, e gloriava.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 64. Sonetto di Franco in gloriare i Malatesti.
Esempio: Dant. Par. 24. Ma perchè questo regno ha fatto civi, Per la verace fede a gloriarla, Di lei parlare è buon ch'a lui arrivi.
Esempio: E vit. nuov. 50. Quando il signore della giustizia chiamò questa gentilissima a gloriare sotto la insegna di quella reina benedetta.
Definiz: §. I. E neutr. pass. Prender gloria di se medesimo, e de' suoi fatti, Vantarsi. Lat. gloriari, se iactare . Gr. εὔχεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 91. 9. Acciocchè ec. meritamente gloriar vi possiate co' vostri vicini.
Esempio: E Lab. 104. In quella, che essa medesima, forse per gloriarsi d'avere un uomo maturo a guisa d'un semplice garzone, disonesta, e sconvenevole eleggerà.
Esempio: Petr. son. 101. Anzi mi glorio D'esser servato alla stagion più tarda.
Esempio: Maestruzz. 2. 7. 1. Quando alcuno si gloria d'alcuno falso.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 30. Solo Demarato Lacedemonio disse, che quella stessa moltitudine, onde egli tanto si teneva, e gloriava ec. doveva esser temuta da chi la menava.
Esempio: Bern. Orl. 2. 20. 1. Come talvolta fra l'ignota gente Lecito ad un ignoto è gloriarsi ec.
Definiz: §. II. Per Divenir glorioso, e beato.
Esempio: Com. Purg. 1. Che Dante fosse mostrato per lui, la gente ria, cioè la perduta nello Inferno, e poscia tanta di quella, che aspetta di gloriarsi nella eterna vita.
Definiz: §. II. Gloriare pure in sentim. neutr. pass. ma senza le particelle espresse.
Esempio: Dant. Par. 16. Se gloriar di te la gente fai.
Esempio: G. V. 10. 201. 3. E quando più gloriava, e trionfava, la sua oste fu sconfitta.