Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DEDICARE.
Apri Voce completa

pag.94


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DEDICARE.
Definiz: Att. Consacrare con solenne cerimonia al culto religioso, riferito a tempio, altare, e simili, mettendolo sotto la protezione della Divinità, o sotto la invocazione della Vergine o d'alcun Santo; e al tempo del paganesimo, sotto il nome di una deità particolare.
Dal lat. dedicare. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 182: Così giugnemmo alla città soprana, Nel tempio pria, che dedicò Sulpizia.
Esempio: Bocc. Filoc. 697: Riparò il vecchio tempio, con gran divozione dedicandolo a Giove.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 281: L'ordine.... del dedicare, è ordine veramente antichissimo, poi che fin già da principio il tabernacolo da Mosè fatto fu in questa guisa dedicato.
Esempio: Bard. G. Grand. Uom. 70: Fu [il Panteon] da Bonifacio quarto, con miglior uso, per tempio della Beatissima Vergine dedicato.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 68: Il vescovo Giovanni,... insieme con Rinieri vescovo di Fiesole, a molti santi e sante di Dio dedicarono la chiesa di S. Iacopo in Campo Corbolini.
Definiz: § I. E per Consacrare checchessia all'onore della divinità, o di una deità, ovvero alla memoria di alcuno. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 22: Teseo, tornatovi dolente oltre modo del caso, lasciò a' paesani danari per sacrificare ad Ariadna, e due statuette vi dedicò, l'una d'argento, e di bronzo l'altra.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. appr.: Fatto ad Apollo sacrifizio, dedicò un'imaginetta di Venere, donatagli da Ariadna.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 102: A i già detti inalzate statue, dedicate immagini.
Definiz: § II. Dedicare, riferito a libro, scrittura, e simili, ed anche a lavoro d'arte, vale Offerire, Intitolare, ad alcuno, per segno di onore, di riverenza o d'affetto. –
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 251: Avendo così dissimulatamente dato fuora qualche opera, non l'hanno anche dedicata ad alcuno.
Esempio: Salv. Ded. Razz.: Sono senza fallo appienissimo sodisfatto dedicandola al nome di Vostra Eccellenza.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 40: Parendomi anco di scorgere un non so che di pregiudiciale alla grandezza del suo nome, quando io mi fussi di quello, col dedicargli il mio strumento, fatto scudo per un'opera usurpata, ho voluto ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 197: Egli mi fece l'onore di dedicarla a me.
Esempio: E Red. Lett. 1, 386: Ho aggiunto nel fagotto uno esemplare del Corso fisico matematico del padre Francesco Eschinardi gesuita, che questo buon padre ultimamente ha stampato, e per sua gentilezza ha voluto dedicarlo a me.
Esempio: Giord. Op. 1, 391: Alla quale aveva dedicate e mandate le sue lunghe fatiche sulla coltivazione del Riso.
Definiz: § III. Figuratam., vale Volgere, Consacrare, a persona o cosa, con tutta l'intensità dell'animo; e riferiscesi più spesso a cure, pensieri, fatiche, servitù, e simili. –
Esempio: Car. Lett. 2, 62: E questo anco mi sono sempre promesso da lei, per insino da ch'io me le dedicai qui per servitore.
Esempio: E Car. Lett. 2, 63: Le ricordo che si degni di valersi de la servitù che l'ho già dedicata.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 317: Quando mi succeda vedere il sig. Taureli, reputerò a mio guadagno e ventura il dedicargli la mia servitù.
Definiz: § IV. Dedicare sè stesso ad alcuno, vale Darsi tutto ad esso, Addivenire come cosa sua. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 414: Alla quale [Maestà] io ho dedicato e dato me medesimo.
Esempio: Fag. Rim. 3, 105: Io già le dedicai tutto me stesso.
Definiz: § V. Neutr. pass. dedicarsi Darsi tutto ad alcuno. –
Esempio: Red. Lett. 1, 204: Io me le dedico tal quale sono, assicurandola, che ella troverà in me sempre un uomo sincero.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 313: Un giovinetto di fresca età,... venuto... a trovarlo, ed a dedicarsegli o a vita o a morte.
Definiz: § VI. Riferito a professione, studio, occupazione, cura, e simili, vale Attendervi quasi esclusivamente.