Lessicografia della Crusca in rete

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MOLTO
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MOLTO.
Definiz: Avverb. quantitativo: vale Assai, in gran copia, grandemente, e si usa così in compagnia di nomi, come di verbi, o d'avverbj; riferendosi a luogo, e a tempo, e ad ogni altra cosa. Lat. admodum, multum, valde.
Esempio: Boc. Nov. 19. 38. De' quali, quel paese è copioso molto.
Esempio: E Bocc. Nov. 18. 43. Mio Padre, voi siate il molto ben venuto.
Esempio: Dan. Purg. 24. Non hanno molto a volger quelle ruote.
Esempio: Petr. Canz. 5. 7. Perchè inchinare a Dio, molto conviene.
Definiz: §. Gli antichi usarono spesso di darlo al superlativo.
Esempio: Nov. Ant. n. 43. Narciso fu molto bellissimo, ec. e dentro l'acqua vide l'ombra sua molto bellissima.
Esempio: Lib. Dicer. Tuttavia nel presente piato molto grandissimo, sovra 'l quale io intendo parlare.
Definiz: §. Diciamo Di qui a poco, non è molto: Quando, minacciando, si vuol dire, che tosto ne verrà il tempo di vendicarsi.
Definiz: §. In vece di Per qual cagione. Lat. cur, qua de caussa, quare.
Esempio: Franc. Sacch. Molto ha presso oggi la gentilezza romitana forma.
Esempio: Fir. Trinuz. Molto s'è rimutato, che fino a iersera non ha, ec.
Definiz: §. Aggiunto al verbo Sapere, e posto assolutamente, ha senso ironico, e vale il contrario. Latin. scilicet.
Esempio: Fir. Luc. E' sa molto dov'e' s'è.
Esempio: Cecch. Incant. 1. 2. Egli è ancora un cucciolo, Che sa molto, che cosa sia moglie.
Definiz: §. Da molto, contrario di Da poco. Latin. praestans, bonus, frugi.
Esempio: Boc. Nov. 49. Li fratelli, udendo l'animo di lei, e conoscendo Federigo da molto, lei con tutte le sue ricchezze gli donarono.
Esempio: E Bocc. Nov. 12. E veggendo la donna, e da molto parendogli, riverentemente la salutò.
Definiz: §. Con altra particella avanti si costruisce talora.
Esempio: Fiam. lib. 7. E certo io giudico i suoi dolori, i miei in molto avanzare.