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1) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICE, MOLTEPLICE, ed anche MULTIPLICE
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Dizion. 4 ° Ed.
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MOLTIPLICE, MOLTEPLICE, ed anche MULTIPLICE.
Definiz: Add. Che è in gran numero; e altresì Che ha varie forme, aspetti, significati, o simile; contrario di Semplice; anche figuratam.
Dal lat. multiplex multiplicis. –
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 63: La cui sapienzia semplicemente multiplice, ed uniformemente moltiforme, comprende.... tutte le cose incomprensibili.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 3: Per la moltiplice significazione e intenzione delle parole della santa Iscrittura, muto in certi, ma in pochi luoghi l'ordine delle parole.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 220: Per non gli parer trovare qualità di morte, convenevole a tanta e così moltiplice iniquità.
Esempio: E Firenz. Pros. 2, 227: Parendomi.... aver macchiata la coscienza dalli miei grandi e moltiplici errori.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 1: A questa così varia e moltiplice e, come nel vero dire posso, sommamente faticosa scrittura mi son posto nell'anno della mia vita sessantesimo.
Esempio: E Bemb. Stor. 1, 27: La occasione è varia, molteplice, subita.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 101: Nè poteva se non esser cosa di divina possanza lo scoprirei la monarchia di Dio, e liberarci dalla multiplice schiavitù de' demoni.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 70: Delle ventole già, delle lumiere S'accendon le moltiplici facelle.
Esempio: Giobert. Buon. LVII: Il perfetto moralista dee studiare l'uomo in concreto e non in astratto, qual è in effetto fra le moltiplici sue attinenze cogli esseri che lo circondano ec.
Esempio: Lambr. Elog. 179: Faceva introdurre moltiplici e alternate semente.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 284: Chi diede a Sparta que' suoi costumi, ed a tante altre città nature varie, bene ciascuna contraddistinte, e forte e molteplice diversità di caratteri?
Esempio: E Capp. Pens. Educ. 330: Chieggono attenzione lunga e esame paziente e combinazioni laboriose d'idee moltiplici e composte.
Definiz: § I. Aggiunto di nome, trovasi per Collettivo. –
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 107: Dopo i quali venivano i comparativi, i superlativi, i possessivi, i patronimici, i gentili, i numerali e i multiplici.
Definiz: § II. Term. dei Matematici. Aggiunto di qualsivoglia quantità o grandezza, vale Che è misurato da una minore un determinato numero di volte; Che contiene una quantità minore un dato numero di volte. –
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. 1: La proporzione razionale d'inegualità maggiore chiamata multiplice, la quale è la più antica e la più nobile di tutte l'altre, è quando una quantità maggiore comparata a una minore la contiene più d'una volta, e la contiene a punto e precisamente come contiene 2. 1. 4. 2. ec.
Esempio: Galil. Op. II, 374: Prenderò un numero multiplice dell'altro undici volte, come saria 110 e 10.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 1: Tra due grandezze omogenee e terminate disuguali, la maggiore si dice multiplice della minore, quando la minore presa più volte pareggia e misura appunto la maggiore.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 83: Moltiplice si dice poi questa maggior grandezza di quella minore, da cui alquante volte è misurata.
Definiz: § III. Quindi Ugualmente moltiplici si dicono Due o più quantità o grandezze in relazione ad altrettante quantità o grandezze, quando una delle prime contiene esattamente tante volte la sua corrispondente delle seconde, quante volte ciascun'altra delle prime contiene la corrispondente delle seconde. Usato anche in forza di Sost. –
Esempio: Galil. Op. VIII, 350: Per cominciar dunque per ordine dal principio del trattato de' moti, proporrò a V. S. uno scrupolo mio antico, rinnovatomi nel considerare la dimostrazione che l'Autore apporta nella sua prima proposizione del moto equabile, la quale procede.... per via degli ugualmente multiplici.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 351: Allora quattro grandezze sono proporzionali, quando gli ugualmente multiplici della prima e della terza, presi secondo qualunque multiplicità, si accorderanno sempre nel superare, mancare o pareggiare gli ugualmente multiplici della seconda e della quarta.
Esempio: Tratt. Resist. V. V. 18: Lo stesso sarebbe delle (proporzioni) suttriple, suqquadruple, ec., e d'altre quantosivoglia ugualmente moltiplici o summoltiplici di esse.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 23: Dico esservi modo di prender in certa particolar maniera l'ugualmente multiplici della prima e della terza, ed altre ugualmente multiplici della seconda e della quarta, sicchè ec.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 52: Quando due quantità prese egual numero di volte ne misurano due altre, queste due diconsi egualmente moltiplici di quelle. Ed è manifesto che di due quantità che sieno egualmente moltiplici di due altre, così sarà la prima a quella di cui è moltiplice, come la seconda a quella di cui è ugualmente moltiplice.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 88: Se siano quante si vogliano grandezze.... ugualmente moltiplici di altrettante..., ciascuna di ciascuna, quante volte è moltiplice una di una..., tante volte sarà moltiplice la somma, di tutte l'antecedenti.... dell'aggregato di tutte le conseguenti.
Definiz: § IV. Term. dei Musici. Aggiunto d'Intervallo, vale Che comprende più d'un'ottava; contrario di Semplice. –
Esempio: Galil. V. Dial. Music. 8: Potrei ancora, in proposito del ridurre ne' minori termini loro gli intervalli multiplici ed i superparticulari, darvi per regola di partire quelli per il minor termine, e questi per l'eccesso.