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1) Dizion. 4° Ed. .
PUNTIGLIO.
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PUNTIGLIO.
Definiz: Cavillazione, Sottigliezza nel ragionare, o nel disputare. Lat. cavillatio, cavillus. Gr. σόφισμα.
Esempio: Borgh. Fir. disf. 252. Voler far forza in su questo sarebbe più presto puntiglio, e sottigliezza, che real disputa, e combatter de' nomi, non della cosa.
Esempio: Cas. lett. 33. Non cerchi tanti puntigli, ma faccia la pace col capitan Francesco.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 5. 3. Io veggo, che tu se' tristo a bastanza, Cioè astuto, che tu non pigliassi Meco il puntiglio.
Definiz: §. I. Puntiglio, vale anche Pretensione d'esser preferito, o di soprastare altrui in checchessia.
Esempio: Salvin. disc. 1. 73. Un piccolo puntiglio le amistà già vecchie, e con ufici scambievoli confermate distrugge.
Esempio: E Salvin. disc. 2. 35. La vanità, l'arroganza, il puntiglio, la tenacità delle proprie opinioni, la vaghezza di contendere ec.
Definiz: §. III. Onde Star sul puntiglio, si dice del Non tralasciare alcuna circostanza, ancorchè minima, per mantenersi sul decoro del grado suo, che diciamo anche Stare in sul punto, e sulle puntualità. Lat. minima quaeque in rem suam curare.
Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 3. 85. E sol piantar carote, e su' puntigli Star giorno, e notte intento, fisso, e sodo.