1)
Dizion. 3° Ed. .
RUBARE
Apri Voce completa
pag.1414
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
RUBARE.
Definiz: | Tor l'altrui, o per inganno, o per violenza. Lat. furari, surripere, rapere.
|
Esempio: | Boc. Nov. 14. 12. Diessi a rubar la roba d'ogn'uno. |
Esempio: | Bocc. Nov. 45. 13. La cui casa stata fosse quella, che Guidotto aveva rubata.
|
Esempio: | E Bocc. Nov. 42. 3. Cominciò a costeggiar la Barberia, rubando
ciascuno, che men poteva di lui. |
Esempio: | G. V. 4. 14. 4. E rubavano la Chiesa, e le sue possessioni. |
Esempio: | E G. V. 12. 51. 4. Rubandosi i cammini, sanza niuno ordine di
giustizia. |
Esempio: | Dant. Parad. 11. E chi regnar per forza, e per sofismi, E per rubare.
|
Esempio: | Bern. Orlan. 2. 22. 1. Chi ruba un corno, un cavallo, un'anello, E simil cose ha
qualche discrizione. E potrebbe chiamarsi ladroncello. |
Definiz: | §. In proverbio: Andare a rubare a casa il ladro: cioè Mettersi a ingannare chi è più tristo di
lui. Latin. in Cilicas piraticam exercere. |
Definiz: | §. Parimente in proverbio, Chi non ruba, non ha roba: per Dinotar la difficoltà di acquistar
giustamente. |
Definiz: | §. Pur con proprietà si dice Rubare: il Servirsi per sue dell'altrui invenzioni, o simili. |
|