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Dizion. 1° Ed. .
CARDO
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CARDO.
Definiz: | erba spinosa di più maniere. Lat. carduus. |
Esempio: | Lab. num. 26. Ortíca, e tríboli, e cardi, e simili cose. |
Esempio: | Pallad. Del mese di Marzo si semina il cardo, desidera terra letaminata, e sóffice.
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Definiz: | E questo si ricorica, e, divenuto tenero, e bianco, si mangia, e chiamasi anche cardone,
e cosi si ricorica la pianta del carciofo, che è una spezie di cardo, che fa una boccia, a
guisa di pina, il cui midollo è buono a mangiare, e, la pianta ricoricata, si chiama gobbo.
Lat. carduus altilis. |
Definiz: | E 'l fiore di questo è buono a rappigliare il latte per farne cacio, e chiamasi presume
presame, o presura. L. coagulum. |
Definiz: | Ed haccene anche una spezie, che fa nella cima una pannocchia spinosa, con la quale si cava fuori il pelo a'
panni, che si chiama CARDARE, o Dare il cardo. Da alcuni è detto in lat.
pecten. I Greci lo chiamarono στροβεύς. Onde il |
Esempio: | Ber. rim. Io non dico de' cardi da cardare. |
Definiz: | E da questo CARDO è nato il proverbio, Dare il cardo, che è dir male aspramente d'uno, tolta la metaf. dal
graffiar, che fa 'l cardo, che sollieva il pelo. |
Definiz: | E CARDO si dice anche a quello strumento, con punte di ferro a uncini, col quale si scardassa la lana. |
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